La settimana scorsa ha avuto luogo il settantaseiesimo Gala dell’organizzazione benefica A Chance in Life, grazie al quale sono stati raccolti più di 500.000 dollari.
L’organizzazione, che da più di 70 anni si occupa di supportare bambini su cinque continenti, è nata in Italia grazie al Monsignor John Patrick Carroll-Abbing, che ha visto l’estrema povertà dei giovani romani in seguito alla seconda guerra mondiale.
Ad oggi, pero, il team di A Chance in Life si concentra proprio a New York, da dove vengono organizzati i programmi in Italia, India, Etiopia, e America Latina. A partire da quest’anno, poi, i fondi donati al gala da Cipriani, vengono usati anche per programmi locali, iniziati con la pandemia.
Thank you to everyone who attended last night’s gala!
Wherever you celebrated, we are truly honored to see the extraordinary support for our work around the world.
There is still time to make a donation through our website: https://t.co/mpqmw74Xzt #ItTakesAVillage pic.twitter.com/zbqwj94nwZ
— A Chance In Life (@achance_inlife) September 24, 2021
Al Presidente Gabriele Delmonaco, infatti, sembrava impossibile stare fermo durante i lunghi mesi di pandemia, senza poter aiutare in prima persona. Ha così dato inizio, insieme al suo team, ad una serie di programmi proprio a New York, nel distretto di Staten Island, sperando di poter fornire ai giovani locali tra i 12 e i 24 anni i mezzi per una vita di successi e appagamento personale.
Anche una delle partecipanti al Villaggio di Staten Island ha avuto l’occasione di parlare sul palco della sua esperienza. Oltre a spiegare in linea di massima i tipi di programmi offerti ai ragazzi, per esempio alfabetizzazione finanziaria, un focus sulle materie scientifiche e anche supporto psicologico e legale, Nancy Mameli ha descritto i modi in cui A Chance in Life le ha cambiato la vita.
“Il Village, come si chiama la sede qui a New York, mi ha fornito le risorse, le esperienze e la direzione di cui avevo bisogno,” ha spiegato Mameli alla folla di investitori. “Adesso so che una persona come me, o come ognuno di voi, può fare una differenza enorme nella vita di un bambino.”
L’evento è stato, tra le altre cose, un’occasione per premiare tre personaggi per il loro impatto sull’organizzazione e sui bambini di A Chance in Life nell’ultimo anno. Tra questi, il Monsignor Guy Real Thivierge è stato il primo a salire sul parco, per raccogliere con orgoglio il suo premio per l’eccellenza nell’istruzione. Segretario Generale della Fondazione Pontificia e Presidente del Comitato Scientifico di A Chance in Life, Msgr. Thivierge lavora da decenni per garantire che la maggior quantità di bambini possibili, nel mondo, venga istruita
“Accetto questo premio con un grande senso di responsabilità,” ha cominciato Thivierge. “L’istruzione è la grazia della mia vita. È prima di tutto un dono, è bellezza, armonia. L’istruzione non è mai singola, è sempre collettiva. Non cresciamo mai da soli, ma solo insieme agli altri.”
Chris Augustine, CIO di Global Business Solutions, e Tami Erwin, CEO di Verizon Business, hanno ricevuto rispettivamente i premi di uomo e donna dell’anno per A Chance in Life.
“Le generazioni future non ci giudicheranno per le promesse che abbiamo fatto, ma per le azioni che abbiamo messo in atto,” ha evidenziato Tami Erwin, collegatasi all’evento tramite video per via di un’operazione subita recentemente. Essendo a capo di un colosso nel campo della tecnologia, Erwin ha voluto sottolineare l’importanza di colmare il divario digitale, permettendo a tutti i giovani di avere accesso alle nuove tecnologie.
La serata è stata, tra le altre cose, un’occasione per mostrare ai sostenitori dell’organizzazione il video introduttivo messo insieme negli ultimi mesi dal giornalista italiano Raffaello Siniscalco, che si può trovare all’inizio di questo articolo. Il lavoro di Siniscalco racconta brevemente la storia di A Chance in Life e le attività odierne, con immagini girate nei villaggi dell’organizzazione in India ed Etiopia.
Il Presidente Delmonaco ha ringraziato chi supporta le cause di A Chance in Life, donando non solo la sera del gala, ma contribuendo ai milioni di dollari donati annualmente all’organizzazione benefica. Il modello usato dall’organizzazione è uno volto all’efficienza, in cui l’88% dei fondi vengono usati direttamente per i progetti e per i bambini aiutati. Fin dagli albori di A Chance in Life, ai ragazzi vengono dati i mezzi per governarsi autonomamente e per decidere per sé stessi, in modo da creare una gioventù emancipata, responsabile, ed istruita.
“State dando a più di 3000 bambini un’opportunità nella vita, A Chance in Life. È proprio vero che ci vuole un villaggio intero,” ha detto Delmonaco. “Oggi festeggiamo i bambini che aiutiamo in giro per il mondo”.