Solo 6 dei 50 stati americani hanno vietato i matrimoni infantili, tutti negli ultimi 5 anni, a partire dal Delaware a maggio 2018. Finalmente anche New York è diventato uno di questi questa settimana, grazie al voto unanime dell’assemblea statale e la firma del governatore Andrew Cuomo di ieri. La legge di portata storica, che entrerà in vigore il 21 agosto, viene chiamata “La legge di Naila” perché dedicata a Naila Amin, vittima di un matrimonio organizzato quando aveva solo 13 anni.
La donna, di origine pachistana, è nata e ha vissuto la sua infanzia in Long Island, prima di essere data in moglie ad un membro della sua famiglia in Pakistan. La legge newyorkese, che all’epoca permetteva i matrimoni ai minori di almeno 14 anni d’età, ha facilitato la famiglia nella richiesta di un visto coniugale per il marito.
Nonostante gran parte del matrimonio di Naila si sia svolto in Pakistan, le autorità newyorkesi hanno preso seriamente le proprie responsabilità di quanto accaduto, grazie al lavoro di attivista della donna. Per via di questo caso, quindi, l’età da matrimonio è stata spostata a 17 anni nel 2017, e solo nel caso di circostanze speciali.
La nuova legge è un ulteriore passo avanti nella protezione di bambini e bambine, che spesso subiscono soprusi e violenze e, come Nalia, finiscono per soffrire di disturbi post-traumatici da stress per via di essi. Spesso, questi matrimoni, la cui parte minorenne è solitamente una donna, causano l’abbandono delle scuole e, inoltre, una condizione di povertà.
“Questa amministrazione ha lottato duramente per porre fine, con successo, ai matrimoni precoci a New York e sono orgoglioso di firmare questa legislazione per rafforzare le nostre leggi e proteggere ancora di più i bambini vulnerabili dall’essere sfruttati,” ha detto il governatore Cuomo.
Negli Stati Uniti c’è una grande spinta a ritardare l’età in cui ci si può sposare nei vari stati, poiché in media 40 minori si sposano nel paese ogni giorno. Nonostante la maggior parte degli stati abbiano delle regole per quanto riguarda un matrimonio in cui almeno una delle due parti è un minore, queste sono spesso aggirate.
Dopo le leggi a riguardo firmate da Rhode Island e New York negli ultimi due mesi, si può sperare in una rivoluzione a livello nazionale per quanto riguarda i matrimoni infantili.