Il Dipartimento di Polizia di New York City è alla ricerca di un uomo che la mattina del 29 marzo ha brutalmente aggredito una passante nel pieno di Manhattan, a New York.
Secondo il comunicato del NYPD, l’aggressione è avvenuta attorno alle ore 11:40 AM di fronte al palazzo 360W sulla 43sima strada, a due isolati da Times Square. Il sospetto ha preso a pugni e calci una donna filippina di 65 anni, lanciando degli epiteti razzisti. Prima l’ha spinta a terra e, una volta al suolo, le ha calpestato la testa tre volte, per poi andarsene via. Se riconosci il ricercato puoi contattare il numero del Dipartimento di Polizia 800-577-TIPS.

L’altra notizia è che, dal video rilasciato dalle telecamere, si nota che nessuno dei dipendenti del palazzo di fronte al quale è avvenuta l’aggressione è intervenuto. Martedì 30 marzo l’impresa che gestisce il palazzo, Brodsky Organization, ha annunciato che i due membri dello staff che hanno assistito all’attacco sono stati sospesi dal servizio in attesa di un’indagine. L’organizzazione sta anche cercando di identificare una terza persona che stava effettuando delle consegne al momento dell’incidente.
Come abbiamo già raccontato, non si tratta del primo episodio. Dall’inizio della pandemia le aggressioni contro la comunità asiatica a New York City e in America sono in continuo aumento, riprendono vecchi stereotipi razziali e diventano sempre più violente. Una delle segnalazione arrivata al Stop AAPI Hate da New York racconta così: “Sono un operatore sanitario. Ho visto un uomo senza maschera seduto di fronte a me in metropolitana. Mi sono trasferito dall’altra parte del vagone e lui mi ha seguito. Mi ha sputato e tossito in faccia in metropolitana mentre urlava insulti razzisti. Nessuno mi ha difeso. (New York, NY)”.
Anche dopo la sparatoria di Atlanta in cui un ragazzo ha ucciso 8 persone tra cui 6 donne asiatiche, a New York City le aggressioni non si sono fermate. Anzi. Il 19 marzo un uomo dello Sri Lanka di 68 anni è stato colpito alla testa mentre era in metropolitana. Il 20 marzo un uomo asiatico di 66 anni è stato preso a pugni in faccia nel Lower East Side. Il 21 marzo, secondo la polizia, sarebbero stati registrati altri tre attacchi: una cino-americana è stata colpita due volte in faccia dopo aver finito di partecipare a una protesta anti-asiatica a Union Square con la figlia di 7 anni; una donna asiatica di 41 anni è stata gettata a terra a Midtown, e una donna asiatica di 54 anni è stata colpita al viso con un tubo di metallo da uno sconosciuto mentre camminava nel Lower East Side.
Parallelamente, negli ultimi mesi sono aumentate anche le proteste da parte della comunità asiatica in America. Lo scorso sabato, 27 marzo, 60 manifestazioni, di cui una nel quartiere Flushing nel Queens, si sono svolte in tutto il paese per denunciare gli episodi di razzismo.
Tutto questo succede nel pieno della campagna elettorale per la nomina del nuovo sindaco di New York (primarie il 22 giugno ed elezioni il 2 novembre). Al momento il favorito è Andrew Yang. Nato a New York da una famiglia di origine taiwanese, Yang ha un passato da imprenditore, è fondatore dell’organizzazione non-profit Venture for America e ha partecipato alle primarie del partito democratico per diventare Presidente degli Stati Uniti. Se vincerà le elezioni, sarà il primo sindaco di New York di origini asiatiche. Dopo l’ultima aggressione in pieno centro a Manhattan, Yang ha dichiarato sui social: “Ho visto il video della donna asiatica aggredita in Hell’s Kitchen. Sarebbe potuta essere facilmente mia madre, che cammina abitualmente in quelle strade. Questi episodi di violenza dettati dall’odio devono finire. #StopAsianHate”.
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