Incoraggiato dai sondaggi che vedono in forte aumento la sua popolarità mercoledì il presidente Joe Biden presenterà il piano da 3 mila, ma forse sono 4 mila, miliardi di dollari per rimodernare e costruire le infrastrutture nel Paese.
La lotta al covid-19 e la ripresa dell’economia gli stanno dando forti consensi che il presidente cercherà di sfruttare per avviare questo gigantesco piano per rimettere in sesto autostrade, ponti, porti, gasdotti e gran parte degli impianti pubblici, ma soprattutto per creare basi solide alla produzione di energia pulita. La passata amministrazione ha smantellato quasi 100 leggi ambientali per rendere l’aria più pulita, per salvaguardare la qualità dell’acqua, e ha allentato la regolamentazione del settore dei combustibili fossili. Tagliando anche i finanziamenti per la ricerca sul clima. Biden nel corso della campagna elettorale ha più volte ribadito che intende ristabilire le caratteristiche ambientali su diversi fronti. Si è impegnato a decarbonizzare la produzione di energia elettrica entro il 2035, passando alle energie rinnovabili sia con la produzione di energia eolica che con i pannelli solari, così come vuole dare un forte impulso alla produzione di veicoli ad energia elettrica eliminando gradualmente le auto a combustibile fossile. Ovviamente per mandare avanti le misure del suo piano Build Back Better deve prima sorpassare l’ostilità dei repubblicani al Senato e reperire i fondi per la realizzazione del progetto.
“Il presidente ha preparato il piano sia per le infrastrutture che per il finanziamento necessario per la loro realizzazione – ha detto la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki – continuando la discussione politica del progetto con i parlamentari” facendo capire che la speranza della Casa Bianca è quella di trovare sostegno anche tra i repubblicani.
In passato sia il presidente Barack Obama che Donald Trump hanno più volte espresso la necessità di migliorare la rete delle infrastrutture nel Paese. Ne hanno parlato sottolineandone la necessità e i benefici che gli Stati Uniti ne otterrebbero, ma non hanno affrontato il problema. Ora Biden si rende conto dei vantaggi che deriverebbero dalla realizzazione di questo gigantesco progetto, posti lavoro, impulso all’economia, miglioramento della qualità della vita, in un momento in cui il Paese ha dovuto forzatamente rallentare la produzione e le attività commerciali perdendo milioni di posti lavoro a causa del coronavirus.
Un progetto questo di Biden che punta sulla produzione industriale nazionale per il rilancio degli Stati Uniti in contrasto all’unilateralismo economico della precedente amministrazione. Un passaggio, insomma da “America First” ad “American Made”.
Secondo il Washington Post il piano di Biden è composto da due parti. La prima, quella che mercoledì il presidente esporrà a Pittsburg per la costruzione delle infrastrutture. La seconda, che dovrebbe essere presentata la prossima estate, affronterà i temi dell’assistenza all’infanzia, della retribuzione dei giorni di lavoro persi per assistere familiari in difficoltà di salute, per il miglioramento della copertura sanitaria e per i programmi scolastici. Il Washington Post scrive che Joe Biden ha messo come data per l’approvazione del suo piano la fine di maggio, in coincidenza del Memorial Day. Non è chiaro se la Casa Bianca voglia che il Congresso approvi subito tutto il pacchetto, o se anche il passaggio parlamentare sarà diviso.
Dal punto di vista politico è difficile fare delle previsioni. Scontata l’opposizione formale dei repubblicani resta difficile per parlamentari e senatori del Gop, con le elezioni di Midterm tra un anno, ostacolare i lavori di miglioramento delle infrastrutture nei loro Stati. Molti democratici centristi hanno detto che vorrebbero il dialogo (e il voto) dei loro colleghi dell’opposizione, almeno di quelli più moderati. La Casa Bianca terrà nei prossimi giorni incontri con i parlamentari sia democratici che repubblicani. Ancora da definire poi il modo per reperire i soldi i per far fronte a questo impegno finanziario. Secondo quello che scrive il “New York Times” Biden vorrebbe annullare i benefici fiscali alle classi più ricche che sono stati concessi dall’amministrazione Trump. Inoltre, molte delle iniziative proposte dalla Casa Bianca potrebbero essere cofinanziate anche dalle aziende che a lungo termine otterrebbero enormi benefici da questi cambiamenti.
Da Mar A Lago, dove l’ex presidente ha preso la residenza, Donald Trump controbatte alle accuse che gli sono state mosse da alcuni degli esperti da lui scelti per la lotta al coronavirus. L’intervista con le dichiarazioni del presidente sarà trasmessa venerdì dalla Cnn. Trump chiama il dottor Fauci, “il re del flip-flop” perché secondo l’ex presidente il maggior esperto degli Stati Uniti sulle malattie virali cambiava troppo spesso idea, mentre per la dottoressa Deborah Birx, che ha detto nei giorni scorsi che se Trump avesse agito immediatamente prendendo le misure necessarie per arginare la diffusione del coronavirus moltissimi americani sarebbero stati salvati afferma: “è una bugiarda che non ha credibilità della quale anche Fauci ne parlava male”.
L’ex presidente bandito da Twitter e Facebook per cercare di mantenere il contatto con i suoi seguaci ha lanciato 45office.com un sito web in cui elenca i suoi successi alla Casa Bianca, ovviamente senza nessun accenno ai due impeachment, agli scandali, alle indagini per corruzione e agli attacchi alle istituzioni democratiche che hanno caratterizzato il suo mandato. “L’ufficio di Donald J Trump si impegna a preservare la magnifica eredità dell’amministrazione Trump, mentre allo stesso tempo promuove l’agenda di America First” c’è scritto nel messaggio di presentazione sull’home page. Una serie di fotografie e strette di mano tra lui, Putin e Kim Jong-un fanno da corollario.