Andrew Cuomo, Governatore dello Stato di New York, nella conferenza stampa di oggi non si è scusato per l’insabbiamento dei dati sui decessi da covid avvenuti nelle residenze per anziani. Negli scorsi giorni, un’inchiesta del New York Post aveva rivelato rallentamenti ed omissioni nel conteggio delle vittime da coronavirus nelle case di riposo, dopo che Cuomo era stato preso di mira da Donald Trump per la sua contrarietà al lassismo della Casa Bianca. Melissa DeRosa, braccio destro di Cuomo, aveva ammesso ai leader democratici dell’Assemblea legislativa statale che vi fossero state omissioni nei dati per evitare che questi fossero usati contro di loro dal governo federale: “We froze”.
Dalla seconda metà di gennaio, i dati sui decessi nelle case di riposo, fermi a circa 9.000 sono balzati adesso a quasi 15.000. Un dato importante se si considera che New York è fra gli stati più colpiti dal virus con circa 45.000 vittime accertate. La notizia getta delle ombre sull’amministrazione Cuomo, rea fra marzo e maggio 2020 di aver consentito a pazienti covid dimessi dagli ospedali di risiedere nelle case di riposo, causando così contagi di massa nelle strutture. La scorsa estate i numeri aggiornati erano stati oggetto di richieste da parte del Dipartimento di Giustizia e della stessa Assemblea legislativa dello Stato, provocando scompiglio nello staff di Cuomo. È stato in quel periodo che, secondo un report di Letitia James, Attorney General di NY, sono stati omessi fino al 50% delle vittime dai dati ufficiali.
Cuomo, incensato dalla stampa come uno degli amministratori più abili nel combattere il virus, ha fatto della trasparenza e dei “fatti” i suoi cavalli di battaglia, contrapponendoli all’atteggiamento noncurante di Donald Trump. Il suo nuovo libro in uscita, American Crisis, parla proprio della sua gestione virtuosa della pandemia nello Stato, un lascito sicuramente propagandistico in prospettiva di una sua nuova candidatura a Governatore nel 2022. Oggi, però, nonostante le accuse bipartisan piovute sulla sua amministrazione, ed un gradimento calato dal 64% al 52% in uno stato fortemente a vocazione democratica, Cuomo non chiede scusa e tira dritto, dopo giorni di silenzio.
“Avremmo dovuto fare meglio nel fornire più informazioni possibile nel più velocemente tempo possibile” ha affermato nella conferenza stampa di oggi. “Non ci sono scuse: accetto le responsabilità per questo” ha continuato Cuomo, riferendosi ai rallentamenti nella diffusione dei dati incriminanti registrati questa estate. Il Governatore non ha accettato le accuse di insabbiamento, la sua amministrazione ha dovuto affrontare una crisi senza precedenti, concentrandosi su più fronti e quindi rallentando la raccolta dati di conseguenza. E poi, Cuomo ha precisato che vi sono stati pazienti che dalle case di riposo sono stati ricoverati e poi dimessi, altri che sono deceduti in ospedale ed altri ancora che si sono spenti nelle strutture per anziani. Per Cuomo, vi è stato un modo diverso di categorizzare queste vittime, inserendoli comunque nel conteggio complessivo: “Tutte le vittime nelle case di riposo e negli ospedali sono sempre stati segnalati interamente, accuratamente e pubblicamente”.
Le accuse di insabbiamento, per il Governatore, sono motivate dallo scontro politico. “La verità è: tutti hanno fatto tutto ciò che potevano”. Ma intanto, dopo mesi di richieste di dati aggiornati da parte dell’Assemblea legislativa, sono molti a chiedere a Cuomo di rinunciare ai suoi poteri emergenziali o addirittura dimettersi. Secondo il Washington Post, i repubblicani dello stato hanno chiesto una sessione straordinaria per togliere i poteri speciali a Cuomo mentre i repubblicani di New York al Congresso hanno chiesto al Dipartimento di Giustizia di aprire un’indagine per ostruzione alla giustizia, per aver omesso particolari fondamentali per la difesa dei più deboli. Robert Ortt, leader dei repubblicani nello Stato ha spinto affinché Cuomo venga messo sotto impeachment e rimosso dalla sua carica.
Anche i democratici non si sono esentati da criticare fortemente l’amministrazione Cuomo. Nel Senato newyorkese, più di una dozzina di loro ha firmato una lettera chiedendo che il Governatore venga spogliato dei suoi poteri emergenziali mentre la Senatrice Jessica Ramos ha chiesto che Cuomo venga chiamato a giudizio e sia condotta un’indagine accurata sull’accaduto. Il Deputato Ron Kim, che ha perso uno zio per coronavirus, ha fatto sapere che “se [Cuomo] non si scuserà con la popolazione, credo che tutti noi – non solo me – continueremo ad avere problemi con questa amministrazione”.
Lo scandalo sui dati getta ombre insidiose sull’amministrazione Cuomo. Mentre i politici discutono la possibilità di spogliare il Governatore dei suoi poteri temporanei o procedere ad un impeachment, i commentatori si chiedono su cos’altro la sua amministrazione abbia mentito. Un duro colpo per l’immagine dei democratici dello Stato.