Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login
  • Register

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in Sicilia
October 12, 2016
in Sicilia
October 12, 2016
0

In GB discriminano napoletani e siciliani… o vedono il futuro?

In Inghilterra per l'ammissione a scuola si fa distinzione tra italiani, napoletani e siciliani. Protesta l'Italia, Londra si scusa, ma...

Antonella Sferrazza e Giulio AmbrosettibyAntonella Sferrazza e Giulio Ambrosetti
italia mappa 1860

Una mappa britannica dell'Italia poco prima del 1860

Time: 4 mins read

In Sicilia tutto è cominciato con la Gran Bretagna. Sono stati gli inglesi, nel 1860, a pensare, programmare e organizzare, la spedizione dei Mille. Sono stati loro a corrompere i generali borbonici per consentire ai ‘desaparecidos’ di Garibaldi di ‘vincere’ le ‘battaglie’ in Sicilia. Sono stati gli inglesi a non dire no all’annessione della Sicilia allo sgangherato Regno dei Savoia.

E, oggi, sono gli inglesi a prendere atto che, dopo oltre 150 anni, l’Unità d’Italia, è solo una fiction. L’Italia è tornata quella fotografata da Metternick: “Una espressione geografica”. Da questa espressione geografica, gli inglesi salvano la Sicilia e Napoli con il suo ex Regno. Che vengono riconosciute come popolazioni a sé, definite e distanti da ciò che si chiama Italia.

Un riconoscimento, va da sé, che arriva indirettamente attraverso un episodio che sta facendo molto discutere.

Si è scoperto che, nel Galles, ma anche in Inghilterra secondo le testimonianza che circolano in queste ore, alcuni istituti scolastici, nello stabilire, attraverso dei moduli, le etnie dei propri aspiranti studenti distinguono tra Italian (any other), Italian (Sicilian) e Italian (Napoletan).

inglesi napoletani siciliani
Il modulo di alcune scuole britanniche

Apriti cielo: i giornaloni parlano di razzismo e ignoranza,  ricordano agli inglesi che nel 1861 l’Italia è stata unita (come se non lo sapessero), mentre l’ambasciatore Pasquale Terracciano, parla di visioni ottocentesche legate a distinzioni di natura linguistica e pur preciasndo che si tratta di fatti locali, protesta con il Foreign Office con tanto di indignazione. C’è anche chi collega l’episodio alla presunta chiusura inglese dopo la Brexit (chissà da quanto tempo i moduli sono così). Insomma, le solite sceneggiate all’ italiana.

Quelli del Foreign Office saranno balzati dalla sedia nel constatare che in Italia proprio non hanno niente meglio da fare. Tanto che ha inviato le sue scuse, promettendo il ritiro dei moduli colpevoli di avere messo nero su bianco una verità storica. Bisogna vedere come reagiranno in Galles, tradizionalmente allergici ai diktat di Londra e dotati di Autonomia.

In ogni caso con le scuse (chi è stato a Londra sa che non è difficile ottenere un sorry da quelle parti), ora sono tutti contenti.

Va tutto bene, tutto bello, ora si che siamo Italia.

Pazienza se il Governo, per tramite di questo ambasciatore, invece di preoccuparsi dello spopolamento del Sud, ridotto, grazie all’Italia Unita, in uno stato di povertà tale da costringere la sua gente ad andare all’estero (l’ultimo rapporto della Fondazione Migrantes della CEI conferma che il 51,4% degli emigrati iscritti all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero è composto da meridionali) si preoccupa dei moduli inglesi.

La verità è che gli inglesi hanno solo descritto una realtà. Non è da escludere, a volerla dira tutta, che in qualche parte del Regno Unito si possa avere qualche pregiudizio sui Siciliani e sui Napoletani, ma anche questo è merito di una Italietta che si diverte a finanziare fiction mediocri che danneggiano l’immagine del Sud . Danno su danno.

E più probabile invece che gli inglesi, intelligenti come sono – e lo prova tra le altre cose la loro non adesione al fallimentare Euro e la loro fuga da un’Unione Europea governata da Paesi furbi (i tedeschi) che sfruttano i Paesi deboli (la Grecia e purtroppo anche l’Italia) – non ce la fanno a pensare alla Sicilia, cui sono sempre stati vicini, ‘infognata’ in questa Italia e schiavizzata da una Europa e da una Germania che attende famelica di papparsi le sue miniere di sale potassico (a Pasquasia, provincia di Enna, ma anche in altre parti della Sicilia) e di mettere le mani su alcune delle Riserve più belle (Torre Salsa, Agrigento) per costruirci Resort dove fare svernare i pallidi concittadini.

Insomma, gli inglesi, piuttosto che vedere ridotta così quella meravigliosa terra di cui si sono sempre occupati, preferiscono pensarla così come dovrebbe essere: altro dall’Italia.

Non ci avrà riflettuto bene neanche il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, che parla di “discriminazioni degli studenti napoletani“. Dove è la discriminazione? Qualcuno è stato discriminato? Qualcuno è stato licenziato o non iscritto nelle scuole perché Siciliano o meridionale? Niente di tutto questo. Il Regno Unito è il secondo Paese, sempre secondo il rapporto della Fondazione Migrantes che ospita più migranti italiani e la maggior parte di questi, come detto, sono meridionali.

Siamo certi che De Magistris, che sogna una Napoli Autonoma e che non risparmia strali contro il Governo per il trattamento riservato al Sud Italia, non appena avrà il tempo di riflettere capirà che la visione inglese coincide con la sua.


Giulio Ambrosetti e Antonella Sferrazza sono rispettivamente direttore e vicedirettore del giornale online TimeSicilia.it

Share on FacebookShare on Twitter
Antonella Sferrazza e Giulio Ambrosetti

Antonella Sferrazza e Giulio Ambrosetti

DELLO STESSO AUTORE

italia mappa 1860

In GB discriminano napoletani e siciliani… o vedono il futuro?

byAntonella Sferrazza e Giulio Ambrosetti
Politica & Giustizia: Antonio Ingroia, Uomini e Vicerè

Pietro Grasso candidato alla presidenza della Regione siciliana?

byAntonella Sferrazza e Giulio Ambrosetti

A PROPOSITO DI...

Tags: Brexitemigranti italianiespressione geograficaGran BretagnanapoletaniRegno delle due Siciliesiciliani
Previous Post

Daniele Pronestì, l’architetto Dr. Strange

Next Post

Ciò che non vogliamo: gli inganni e le favole del regime renziano

Discussion about this post

DELLO STESSO AUTORE

Uno degli attentatori di Sousse

Attentati dell’ISIS in Sicilia? Rispondono sindaci e operatori turistici

byAntonella Sferrazza e Giulio Ambrosetti

Latest News

Say (Italian) Cheese! Celebrate National Cheese Day at NYC’s Best Shops

Say (Italian) Cheese! Celebrate National Cheese Day at NYC’s Best Shops

byPaolo Cordova
The Stunning Beauty of Sicily End-to-End: “Wild” Palermo to Smoking Mount Etna

The Stunning Beauty of Sicily End-to-End: “Wild” Palermo to Smoking Mount Etna

bySunny Day

New York

Say (Italian) Cheese! Celebrate National Cheese Day at NYC’s Best Shops

Say (Italian) Cheese! Celebrate National Cheese Day at NYC’s Best Shops

byPaolo Cordova
Teatri chiusi, anche in strada lo show è sparito: profondo silenzio a New York

La subway di New York investe $100 milioni sulle barriere anti-spinta

byPaolo Cordova

Italiany

Arriva il liceo del Made in Italy: approvato il disegno di legge

Arriva il liceo del Made in Italy: approvato il disegno di legge

byEmanuele La Prova
Urso a Washington: “L’Italia è affidabile e deve crescere insieme agli Stati Uniti”

Urso a Washington: “L’Italia è affidabile e deve crescere insieme agli Stati Uniti”

byLa Voce di New York
Next Post
matteo renzi

Ciò che non vogliamo: gli inganni e le favole del regime renziano

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2023 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2023
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017

No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Elezioni 2022
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Speciale Venezia
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In
By clicking on "Create my account" or by registering, you accept the Term of Service and the Privacy Policy.

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?