Oggi si è conclusa la telenovela rosanero con la vittoria di un palermitano e di un siculo-americano per Palermo. Dopo aver scrupolosamente valutato ed analizzato le varie proposte presentate da 6 concorrenti, tra cui il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero, il sindaco Leoluca Orlando ha deciso di affidare il titolo del nuovo Palermo alla società “Hera Hora” appena fondata dal duo dell’imprenditore palermitano Dario Mirri e di quello newyorkese Tony Di Piazza.
Dario Mirri, imprenditore palermitano nel campo della pubblicità e nipote dell’indimenticabile presidente del Palermo Renzo Barbera, si è unito quindi con l’italo-americano Tony Di Piazza, imprenditore immobiliare originario della Sicilia (San Giuseppe Jato) e Presidente dell’Associazione Culturale Italiana a New York, per rilanciare il Palermo dalla D alla A.
Dall’esame del sindaco è emerso che la proposta di Hera Hora di Mirri-Di Piazza era la migliore: “Non recava l’indicazione di somme ma aveva un capitale sociale di un società già costituita.” Inoltre, questo progetto si colloca perfettamente nel piano di internazionalizzazione voluto da Orlando, dimostrando il desiderio di investire nel potenziale che le grandi comunità di siciliani in America e nel mondo possono offrire. E Tony Di Piazza, in questo senso, è sicuramente un grande esperto dell’associazionismo di siciliani e italiani all’estero (noi de La Voce di New York fummo i primi a svelare il suo desiderio di acquistare il Palermo).
Nel piano del team Mirri-Di Piazza due sono gli aspetti di particolare interesse: una squadra femminile come hanno già per esempio la Fiorentina e la Juventus (e in questo caso i colori della squadra siciliana fanno da buon auspicio per questa iniziativa), e, obiettivo più importante e immediato per tutt ala tifoseria sparsa nel mondo, portare il Palermo in serie A in tre anni.
Noi della Voce facciamo i nostri auguri a Mirri e Di Piazza, e assicuriamo i tanti siciliani a New York, che seguiremo i futuri sviluppi di questa partnership.