Lucky è arrivata prima al traguardo in tempo reale e prima anche nella classifica IRC. La barca statunitense che ha corso la Palermo – Montecarlo con le insegne dello New York Yacht Club ha conquistato così il Trofeo Tasca d’Almerita ma non anche il Trofeo Angelo Randazzo che è assegnato ogni anno all’imbarcazione prima arrivata in tempo compensato nella classe più numerosa che quest’anno era invece la ORC. Ma non c’è dubbio che Lucky è stata la grande protagonista, la regina, della regata Palermo-Montecarlo edizione 2017. Basti pensare che è stata sempre in testa, sin dalla boa di partenza nel Golfo di Mondello, ed ha staccato in tempo reale la seconda imbarcazione arrivata solo oltre 24 ore dopo, e si tratta della modernissima Malizia II, con foil (quelle “appendici” aggiunte allo scafo che velocizzano l’imbarcazione facendola, nelle giuste condizioni meteo, letteralmente volare sull’acqua) dello Yacht Club di Monaco e di proprietà di Pierre Casiraghi.

Felicissimo quindi all’arrivo Bryon Ehrhart, armatore di Lucky, che ha raccontato delle bonacce che il suo equipaggio ha comunque dovuto affrontare: “La regata è stata impegnativa – ha detto Ehrhart -, abbiamo avuto tre stop, peccato in particolare per l’ultimo buco di vento a 24 miglia da Montecarlo: ci siamo fermati per mancanza totale di aria alle 23 ed è stato possibile ripartire solo all’alba per tagliare il traguardo. Il percorso è comunque bellissimo”. Line honour raggiunta quindi solo dopo 66 ore 46 minuti e 3 secondi dalla partenza, lontano dal record di 47 ore, 46 minuti e 48 secondi stabilito nel 2015 da Esimit Europa 2. È il secondo anno consecutivo che un armatore del New York Yacht Club vince il Trofeo Tasca d’Almerita, l’anno scorso è stato il maxi Rambler 88 che è già iscritto per l’edizione 2018 della Palermo-Montecarlo. Si spera adesso che anche Lucky possa tornare in Sicilia l’anno prossimo, sarebbe una bella sfida tra le due barche, tutte e due statunitensi, vincitrici in tempo reale delle ultime due edizioni. Quest’anno sono state iscritte barche provenienti da nove diversi Paesi – USA, Italia, Monaco, Francia, Russia, Germania, Gran Bretagna, Polonia e Ungheria – e la regata contribuisce ad assegnare anche altri premi: Trofeo d’Altura del Mediterraneo 2017, Championnat et Trophees Inshore et Offshore Mediteraneen Equipages-IRC2017, Campione Italiano Offshore 2017 e Mediterranean Maxi Offshore Challenge 2017.
“Siamo davvero fieri di come la regata stia crescendo, quest’anno metà della flotta era internazionale, attraendo barche sempre più prestigiose”, ha commentato il Presidente del Circolo della Vela Sicilia Agostino Randazzo, il club che organizza la manifestazione in collaborazione con lo Yacht Club de Monaco e lo Yacht Club Costa Smeralda. Il presidente Randazzo ha pure sottolineato come la XIII Palermo-Montecarlo sia stata una regata particolarmente dura perché disputata con poco vento, tranne che nella parte iniziale del percorso che ha visto le barche affrontare anche 25 nodi. Condizioni che hanno contribuito a diversi ritiri, a cominciare dallo stesso Buena Vista del Circolo della Vela, e sopratutto bloccato per ore gran parte della flotta tra la Corsica e Montecarlo. “Non abbiamo trovato le andature a noi favorevoli – ha raccontato appena sceso da Malizia II infatti lo skipper Boris Herrmann – le 500 miglia della Palermo-Montecarlo sono sempre una sfida e un bel test”. In banchina l’equipaggio è stato accolto da Pierre Casiraghi che si è dichiarato comunque soddisfatto del secondo posto della sua barca, tenuto anche conto che era arrivata a Palermo solo poche ore prima della partenza, dopo un trasferimento di 2000 miglia per raggiungere la Sicilia dalla Fastnet Race in cui era impegnata.

Il Trofeo Angelo Randazzo, assegnato al vincitore in tempo compensato nella categoria con più barche iscritte è andato quest’anno invece a L’Ottavo Peccato, un M37 del giovane armatore di Bari Francesco De Nicolò De Tullio: “È stata la nostra prima Palermo-Montecarlo e, anche se puntavamo a un buon risultato, la vittoria ci ha sorpreso – ha detto De Tullio. La regata è stata molto difficile e a un certo punto siamo rimasti 18 ore senza vento, però non abbiamo mai mollato lottando metro dopo metro fino all’arrivo”. Un grande successo anche per Donna Rosa 2.0 dell’armatore Fabrizio Mineo, prima e unica barca siciliana ad arrivare a Montecarlo, scegliendo con lungimiranza la rotta più lunga, ma che si è dimostrata più favorevole, della circumnavigazione a destra della Corsica. Donna Rosa ha corso per la Lega Navale, sezione Palermo centro ed è stata portatrice appunto anche di un messaggio di determinazione a non mollare mai, nella vela come nella vita. A bordo Rossella Tramontano che ha combattuto con fiducia e tenacia contro la malattia, come fa sempre anche in barca, e le insegne della Lilt, la Lega italiana per la lotta contro i tumori. “Era proprio questo il messaggio che volevamo lanciare e ci siamo riusciti – ha sottolineato soddisfattissimo Fabrizio Mineo – si deve combattere un cancro con lo stesso spirito di uno sportivo che vuole raggiungere un risultato. E bisogna andare oltre gli stereotipi perchè lo sport fa stare bene anche chi pensava di non poterlo più fare. L’importante è condividere i problemi e stare con gli altri”.
Una menzione speciale merita anche Tasca d’Almerita, produttori da otto generazioni di vini premiati in tutto il mondo e la cui famiglia da sempre nutre un’autentica passione per il mare. “Per noi la regata è anche un’occasione per promuovere la Sicilia in un contesto internazionale di alto prestigio – è il commento di Giuseppe Tasca, nipote del creatore del Trofeo quest’anno vinto da Lucky – vino e vela sono un binomio perfetto, tanto più che nella nostra attività agricola siamo anche promotori di quella sostenibilità ambientale di cui anche la vela è emblema”. Molti altri partner contribuiscono al successo crescente dell’evento, a partire dal Comune di Palermo, co-organizzatore della manifestazione, e quest’anno si sono aggiunti anche Fondazione Terzo Pilastro-Italia e Mediterraneo Banca Mediolanum, Condorelli, Riolocar e Gesap.