“It’s time”. Come recitava il motivo ( diventato anche un hashtag, #Itstime ) utilizzato dalla Juventus durante la straordinaria cavalvata che l’ha condotta alla finale di Champions League, l’attesa è finita: è giunto il momento del verdetto più atteso della stagione. Sabato sera (alle due del pomeriggio a New York), infatti, nel maestoso Millenium Stadium di Cardiff, una fra Real Madrid e Juventus diverrà la nuova regina d’Europa. Per gli spagnoli, che inseguono la ‘Duodecima’, si tratterebbe di uno storico bis dopo il trionfo dello scorso anno, impresa mai riuscita a nessuna squadra dall’istituzione della moderna Champions; al contrario, se la Juventus riuscisse a sollevare al cielo ‘la coppa dalle grandi orecchie’, ritornerebbe ad essere campione d’Europa dopo ben 21 anni.
A dispetto di chi snobba o, peggio, odia il calcio, l’Italia per circa due ore si fermerà, accantonando per una serata tutti i problemi che la affliggono: fra maxischermi, voli low cost, viaggi last minute destinazione Galles, riti scaramantici e riunioni con gli amici più intimi, tutti , juventini e non, si stanno preparando per seguire l’evento sportivo più importante dell’anno.
Anche a migliaia di km di distanza, l’attesa fra i tifosi italiani presenti a New York è altissima. La tensione fra i sostenitori juventini è palpabile e molte sono le speranze di riportare la coppa a Torino, come testimoniano le parole di Anthony Ferrara, presidente dello Juventus Club di Brooklyn: “È inutile negarlo, noi tifosi e la società sogniamo di realizzare questo Triplete. Ma la partita sarà complicatissima. La Juventus quest’anno ha fatto un percorso incredibile, nel quale spicca la netta vittoria contro il Barcellona che, come forza generale, è paragonabile al Real Madrid. Quando due squadre si equivalgono, ci vuole anche un episodio fortunato per vincere”. Ferrara continua: “Vedremo tutti insieme la partita al Club che, per l’occasione, diverrà un vero e proprio stadio. Ma devo confidarvi una cosa: insieme ad altri amici, stiamo ancora sperando di andare a Cardiff. Quasi impossibile, ma sarebbe bellissimo poterci andare. La Juventus ha buone possibilità, è una squadra più matura rispetto a quella che perse la finale del 2015 ma preferisco non fare pronostici. Una cosa però posso rivelarla: se la nostra squadra dovesse vincere, ho promesso di offrire nel mio club una cena a tutti i nostri soci. Economicamente non mi converrebbe, ma per la Juventus questo ed altro!”.

Anche Sam Lopresti, ragazzo italoamericano e fondatore dello Juventus Club NYC, nonostante qualche scongiuro, ripone molta fiducia nella sua squadra: “Ho origini italiane e sono abbastanza scaramantico, ma credo che la Juve vincerà 2-0 con gol di Bonucci e Dybala. Non sarà un match semplice ma la squadra spagnola, nonostante sia composta da numerosi campioni, in difesa spesso e volentieri lascia parecchio a desiderare. Con il mio club vedremo la partita al Legends, ci saranno centinaia di persone”. “ Una cosa che farei per far trionfare la Juventus? Soffro tremendamente di vertigini ma – conclude Lopresti-, in caso di vittoria, mi tufferei dal trampolino più alto della piscina più grande di New York”.
Fra i numerosi sostenitori delle altre squadre, così come avviene nel nostro Paese, anche nella Grande Mela la domanda è sempre la stessa: in competizioni internazionali, si devono tifare le squadre italiane? Meglio una vittoria bianconera per puro spirito patriottico o, considerando l’enorme rivalità vissuta durante tutto l’anno, sarebbe auspicabile una sconfitta della squadra più amata ( ed odiata) d’Italia? Alessandro Rimoldi, uno dei membri storici dell’AC Milan Club NYC, ha pochi dubbi al riguardo: “Inutile essere ipocriti: sabato si tifa Real! Non condivido l’idea di dover tifare per forza un club italiano in una competizione internazionale, soprattutto quando giocano Juventus ed Inter, le nostre rivali storiche. Abbiamo organizzato un barbecue, a casa di un amico, per vedere insieme questa partita . La Juve ha una difesa incredibile ma Higuain deve dimostrare di essere decisivo in una finale dopo le delusioni con l’Argentina. Un pronostico? 2-1 per il Real con gol decisivo di Morata che, magari, qualche giorno dopo viene acquistato proprio dal Milan ( ride)”.
Alessandro Sisto, presidente del Viola Club New York, condivide il pensiero di Rimoldi: “Per chi tiferò? ‘Lei’, come la apostrofiamo a Firenze, non riuscirei mai a tifarla quindi spero in una vittoria madrilena. Ma spero soprattutto di assistere ad una bella partita: vedrò la partita in ufficio con alcuni colleghi di lavoro fra cui c’è anche un gobbo. La Juve ha una difesa collaudata ed un attacco imprevedibile ma il centrocampo del Real è stratosferico. Se devo dire un risultato, azzardo un 3-2 per gli spagnoli”.

Rosario Procino, da tifoso partenopeo, lancia una provocazione: “Da tifoso del Napoli, dovrei preferire una vittoria del Real Madrid poichè un trionfo della Juventus porterebbe ulteriori soldi nelle casse dei piemontesi e farebbe aumentare il divario, già enorme, con le restanti squadre italiane. Ma quasi quasi tiferò Juventus. Perchè? Semplice: l’ultima volta che li ho tifati, hanno preso 3 gol dalla Roma, quindi..”. Procino spiega anche in che modo il suo locale, la pizzeria ‘Ribalta’, si sta preparando a questo grande evento: “Ribalta è la casa del calcio italiano a NY, quindi prevedo una numerosa partecipazione di juventini ed antijuventini. Gli sfottò non mancheranno, ma il tutto avverrà in un clima di assoluto divertimento. Considerando le ultime finali perse, la Juve dovrebbe essere più affamata. Il mio socio Pasquale Cozzolino preferisce non pronunciarsi sulla partita, lui cucina, ma per dimostrare che non ci sono solamente antijuventini a Ribalta, il nostro general manager, Vito, è uno sfegatato tifoso juventino”.
Anche il vicepresidente del Roma Club New York, Luca Martano, esprime la sua opinione su Juventus-Real Madrid: “Probabilmente vedrò la partita da solo a casa. Sarà una finale imprevedibile, ma la cosa certa è che almeno un tabù, sia che riguardi la Juventus o Real, verrà infranto. A malincuore, da cuore giallorosso, credo che alla fine vincerà la Juventus. Tifare i bianconeri, per un romanista, è impossibile, ma alla fine credo che loro alzeranno la coppa”.
Della stessa opinione è Giuseppe C., presidente del Bologna FC Club Usa: “Per me la favorita è la Juventus: hanno una difesa fortissima e un allenatore, Allegri, che si sta dimostrando uno dei migliori del panorama calcistico italiano. Il Real ha lacune enormi in difesa ma è superiore ai bianconeri in attacco, mi aspetto dunque una partita ricca di gol. Alla fin dei conti, non avendo nessuna remora nel dichiararmi apertamente antijuventino, spero in una vittoria degli spagnoli”.
Uno dei pochissimi tifosi non juventini che sabato tiferanno la Vecchia Signora è Federico Salvitti, uno dei padri fondatori del Lazio Club NYC: “In quanto squadra italiana, tiferò la Juventus senza problemi. Vedrò il primo tempo in un’agenzia pubblicitaria, cercando di coniugare lavoro e sport, mentre i secondi 45’ li vedrò al Via della Pace con i miei genitori, arrivati da poco qui negli Usa per farmi una visita. Per me sarà comunque una festa dello sport, considerando anche il gemellaggio che lega noi tifosi laziali con i supporters del Real Madrid. Ho buone sensazioni, credo che questa volta la Juventus possa davvero vincere la Champions League. Quindi forza Juventus per sabato!”.
Concludendo il nostro tour newyorkese di opinioni e pronostici riguardo la finale di domani, anche Enrico Contini, presidente del Sampdoria Club New York, si augura una vittoria bianconera in finale: “ Premetto che il mio cuore è blucerchiato, ma allo stesso da italiano mi auguro che la Juve possa battere il Real per interrompere l’egemonia spagnola nel calcio europeo. Mi sbilancio: dico 2-1 per la Juventus, marcatori Dani Alves, Cristiano Ronaldo e gol decisivo di Dybala. Con questa vittoria, poi, da italiani dovremmo essere doppiamente contenti perchè Buffon vincerebbe quasi sicuramente il Pallone d’Oro”.