Sono ormai 35 anni che l’American Italian Cancer Foundation, nata da un’idea dell’oncologo Umberto Veronesi e di Alessandro di Montezemolo, organizza annualmente dei mammovans, mezzi sui quali sono installate apparecchiature per la mammografia, e li invia nei cinque boroughs di New York offrendo gratis alle donne che lo desiderano analisi utili a scoprire l’esistenza di tumori al seno.
Il lavoro del quinquennio 2014-2019 è stato oggetto di un articolo apparso alcuni mesi fa sulla rivista specializzata Nature NPJ (Nature Partner Journal) Breast Cancer. L’articolo curato da alcuni membri dell’equipe medica che aiuta l’Aicf in questa missione fotografa l’utilità dell’iniziativa dei mammovans e indica questa strada come giusta per evidenziare, e quindi diminuire, la disparità che esiste a causa di mancanza di accesso alle strutture sanitarie per un controllo mammografico. Mancanza di accesso dovuto per lo più da disparità di reddito, assenza di assicurazioni mediche, ragioni razziali.
Nei 5 anni presi in considerazione dall’articolo di Nature.com ben 32 mila e 350 donne tra i 40 e i 79 anni che non avevano effettuato nessuna analisi nei 12 mesi precedenti si sono sottoposte volontariamente a un esame. Di questo campione, il 63 per cento appartiene a famiglie con un reddito annuale inferiore ai 25 mila dollari e il 30 per cento nono avevano assicurazione medica. Più della metà delle donne sono afroamericane (28 per cento) o ispaniche (27 per cento).
Inoltre, 5 mila e 359 donne sono state invitate dopo il primo screening a un successivo controllo più approfondito a causa di risultati dubbi nella prima analisi. E al successivo test sono stati diagnosticate 68 casi di tumore al seno e sono stati immediatamente identificati i luoghi dove le donne avrebbero potuto curarsi. “I programmi itineranti e gratuiti di screening mammografico dimostrano una grande utilità nell’azione di rendere più semplice l’accesso a questo tipo di controllo sanitario” si legge nell’articolo di Nature.com.
Con la pubblicazione dei risultati del quinquennio 2014-2019 non si è certo esaurita l’azione e l’impegno dell’American Italian Cancer Foundation. La fondazione è pronta a continuare con altri tour cercando anche di individuare con più precisione le aeree in cui portare questo servizio e le persone a cui offrirlo.