Caldo torrido e umidità: nei mesi estivi è questo l'incubo peggiore dei newyorkesi. Quando il termometro supera la soglia dei 100 gradi Fahrenheit (circa 38 Celsius), diventa difficile resistere alle temperature bollenti anche solo per pochi isolati, e le cose non vanno meglio se si sceglie di spostarsi per la città in metropolitana, dove si inizia a boccheggiare non appena varcata la soglia della stazione. Per chi non ha la possibilità di raggiungere una delle spiagge più vicine, da quelle cittadine come Coney Island, Brighton Beach e Rockaway Beach, a quelle più esclusive degli Hamptons, inizia così la ricerca delle piscine all'aperto.
Nel circuito dei parchi pubblici della Grande Mela, quelle gratuite sono 53, in tutti e cinque i distretti di New York: basta visitare il sito del Nyc Department of Parks & Recreation, per vedere l'elenco completo.
A Manhattan la più conosciuta è quella di Central Park, il polmone verde della Grande Mela, mentre nel Queens si può visitare l'Astoria Pool, piscina olimpionica con uno spazio ricreativo a disposizione della comunità. E ancora, a Brooklyn, ci sono la Red Hook Recreation Area e la Pop-up pool al Brooklyn Bridge Park, dove si può fare un bagno ammirando lo skyline di Manhattan. La Lyons Pool, una delle più antiche della città, costruita nel 1936, si trova a Staten Island, mentre nel Bronx c'è la Floating Pool Lady, una piscina galleggiante costruita su una chiatta.
Per chi vuole un ambiente più tranquillo e meno affollato la scelta ricade invece sulle piscine a pagamento, con proposte per (quasi) tutte le tasche: tra le altre, ci sono quella ai Chelsea Piers, affacciata sull'Hudson River e quella dell'Asphalt Green, il centro sportivo nell'Upper East Side. Per non parlare delle tantissime piscine che si trovano sulle terrazze degli hotel di New York. Qualche esempio? Le Piscine dell'Hotel americano, a Chelsea, The Beach al Dream Downtown, sempre a Chelsea, oppure The Pool al King & Grove a Williamsburg, Brooklyn. E qualche anno fa l'ex sindaco Michael Bloomberg aveva addirittura avuto l'idea di allestire una serie di piscine temporanee lungo Park Avenue, a disposizione di chiunque volesse trovare un po' di refrigerio, con tanto di tende-spogliatoio e un ripiano in legno per prendere il sole.
Ma l'interesse verso l'argomento è tale che qualcuno ha pensato anche di creare un blog ad hoc, chiamato “40 pools”: l'idea è stata di una donna di nome Hannah, la quale ha pensato di celebrare il suo 40esimo compleanno (nel 2012) nuotando in 40 diverse piscine di New York. Il progetto però l'ha talmente divertita che non si è mai fermata e ora è arrivata a quota 77 vasche diverse, di ciascuna delle quali ha fornito una dettagliata recensione.