Efficace, artistica, di grande impatto, produttiva dal punto di vista commerciale. Nell’era digitale, la pubblicità delle insegne sui cartelloni dipinti a mano rappresenta una sorta di ritorno al passato. Tutto nasce da un piccolo segno, da un unico tratto, da un movimento della mano, da un’intenzione della mente, da una scintilla dell’ispirazione, da una figura dell’immaginazione. E a New York, fucina di creatività in tutte le forme, dove tutto è possibile e chiunque trova il suo spazio, sono i fratelli Cevallos, coloro che realizzano da decenni le insegne fatte a mano dei bar e dei ristoranti della città. Nati in Ecuador e cresciuti a Bogotà, in Colombia. Carlos Cevallos, 81 anni, e Miguel Cevallos, 79 anni, arrivarono negli Stati Uniti per raggiungere il loro fratello maggiore, Victor, trasferitosi nel 1969.

Vissuti in una grande e umile famiglia- il padre operaio in una fabbrica di mobili e la madre casalinga- fin da subito hanno sviluppato la capacità di essere creativi, date le poche possibilità che avevano a disposizione.“Disegnavamo e dipingevamo”, racconta Carlos, a proposito della sua infanzia. Abilità che a New York hanno saputo trasformare nella professione del “cartellonista”: artista specializzato nel disegnare insegne pubblicitarie fatte a mano. I cartelli colorati dei fratelli Cevallos possono essere visti in innumerevoli attività commerciali di Times Square e del Queens: camion di taco, trattorie, ristoranti, pizzerie, e i lavori il più delle volte sono commissionati grazie al passaparola. Il loro stile singolare e colorato è inconfondibile, senza un eccessivo riguardo alle linee mirano a rendere ogni pezzo imperfetto e unico. Ed è il richiamo nostalgico dell’infanzia, evocato dai tratti dei pennarelli, ciò che più viene apprezzano dai committenti. Il disegno per i fratelli Cevallos è essenzialmente un intensivo esercizio dello sguardo: disegnare significa guardare, interrogare le apparenze delle cose e discernere la struttura. La fissità dei loro disegni racchiude il tempo e i tratti caratteristici della vita di New York.

Da un lato evocano in modo facile ed emozionale qualcosa che per i turisti è sconosciuto, dall’altra hanno l’opposta funzione di rievocare in modo inedito e inaspettato ciò che per i newyorkesi è già familiare, e di cui sintetizzano in uno spazio limitato l’intera portata emotiva. “Le loro insegne mi ricordano artisti come Daniel Johnston e Henry Darger. È fantastico averne una per il mio locale”, racconta Nick Padilla, co-proprietario e chef di El Pingüino. Negli ultimi due anni e mezzo, da quando hanno deciso di aprire un account Instagram, una nuova generazione di ferventi fan li segue e sono stati messi sotto le luci dei riflettori, tanto che se prima della pandemia, gran parte del lavoro proveniva da attività più sobrie e meno benestanti, oggi la clientela è variegata e include anche collaborazioni come quella con il marchio di abbigliamento di skate Only NY. “Commissionare un disegno ai fratelli Cevallos è diventato un rito di passaggio obbligatorio”, ha detto il proprietario di un locale a Jackson Heights. Entrare a far parte dei social media è stato un guadagno per l’attività, che oggi vanta “una piccola lista d’attesa”, e mentre i fratelli si destreggiano con cinque clienti a settimana, gli ordini vengono consegnati in meno di tre.

Carlos Cevallos ha raccontato “di essere entusiasta di aver raggiunto un pubblico più vasto” anche se nonostante il successo inaspettato, il duo rimane timido e riservato. Martha Bernabe, co-proprietaria di Ore Bar a East Williamsburg, racconta di aver commissionato lavori ai fratelli Cevallos da quando ne ha sentito parlare da un cliente abituale, anche “se le dispiace non conoscerli di persona”, e non è la sola, perché molti sono i clienti che non li hanno mai incontrati. Dalla pandemia hanno cambiato anche le modalità di organizzazione degli ordini, che vengono presi solo tramite messaggi diretti su Instagram (15,8 mila followers) e non più per telefono o per appuntamento. Inoltre i prezzi delle insegne variano in base al profilo dell’attività o del marchio e soprattutto se l’azienda committente ha in programma delle commissioni future (un cartellone per un marchio di fascia alta costa circa $ 300, la metà per un piccolo carretto di taco). Una volta completato ogni lavoro, i fratelli Cevallos documentano il prodotto finito, con una foto che li immortala in una posa ormai diventata iconica – fermi, fianco a fianco, con il cartellone in posizione verticale- che un po’ ricorda le gemelle del film Shining, anche se in una versione rivisitata e più carina.“Lo abbiamo sempre fatto anche prima di Instagram e nessuna delle nostre abitudini è cambiata”.

Ed è proprio così anche in fatto di abbigliamento perché i fratelli Cevallos continuano ad indossare il loro tipico look -camicia, cravatta e giacca- ogni singolo giorno. Entrambi non sposati, vivono insieme nei quartieri alti di Manhattan, dove lavorano immersi nel profumo delle resine e degli olii dell’inchiostro, mentre Miguel realizza i layout e definisce le scritte, Carlos li colora. “I fratelli Cevallos sono iconici. Sono il cuore di New York”, racconta Bari Musacchio, proprietario di Baz Bagels e partner di Rubirosa. E se negli anni addietro le loro insegne erano viste più in un’ottica commerciale, oggi, è del tutto ragionevole pensarli, in un futuro non molto lontano, come pezzi da collezione, ma intanto, il duo, lascia che sia l’archivio, raccolto dall’account Instagram, a portare alla riscoperta l’utilizzo del disegno a mano come la forma più popolare di pubblicità nelle inserzioni commerciali di New York che imprimono nella memoria la loro arte quando arriverà il tempo di posare i colori.