Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Arts
February 28, 2016
in
Arts
February 28, 2016
0

Gli anni ’80, l’inizio della barbarie

Un giudizio spietato: anni '80 pietra tombale delle speranze nate con il '68

Marco PontonibyMarco Pontoni
anni 80 craxi reagan

Bettino Craxi

Time: 5 mins read

Quand’è che il neoliberismo ha iniziato a prendere piede? Quand’è che l’io ha preso il posto del noi, o meglio ancora, gli emergenti e gli affluenti hanno scavalcato i progressisti? Quand’è che l’egoismo, il narcisismo, il razzismo hanno reso obsolete le idee di giustizia, uguaglianza, solidarietà? Oppure, detta in maniera più terra-terra: quand’è che abbiamo barattato il Capitale di Marx con la rivista Capital? Negli anni ’80, scrive il giornalista Paolo Morando nel suo ’80, l’inizio della barbarie, edito da Laterza.

Quello di Morando è un libro che rappresenta una risposta secca e ben argomentata alle nostalgie generazionali andate in scena ultimamente, fra un’intervista a Freccero e un romanzo di Floris. E che ci riporta invece ai ragionamenti di quegli anni sul cosiddetto “riflusso”, dopo la stagione delle utopie, delle “rivoluzioni” (vere, presunte, immaginate), dei conflitti sociali che avevano determinato cambiamenti epocali nell’Italia bigotta e democristiana (pensiamo già solo allo Statuto dei lavoratori, 1970, e alla Legge sul divorzio, anch’essa del ’70 e sottoposta a un epocale referendum nel 1974).

Il giudizio di Morando è senz’appello e del resto il titolo del suo libro lo dichiara esplicitamente: gli anni ’80 sono stati la pietra tombale delle speranze nate con il ’68, e hanno aperto una stagione di “barbarie” che dura ancora oggi. È un giudizio forse troppo spietato: gli Eighties sono stati caratterizzati a loro volta da importanti processi di modernizzazione (certo convulsa e spesso ingannevole, volgare, come scrisse fra gli altri Giorgio Bocca), chiudendo al tempo stesso con la stagione delle contrapposizioni ideologiche senza sbocco (con qualche tragico strascico: chi scrive ricorda ancora l’omicidio del professor Roberto Ruffilli, docente all’Università di Bologna, da parte delle Brigate Rosse, nel 1988. Solo un anno prima della caduta del Muro di Berlino!). Sono stati, inoltre, loro malgrado, anche anni di disperata resistenza umana – quindi insieme politica, etica ed estetica –pur se per una minoranza di persone, quelle che non si rassegnavano al Supertelegattone e ai film dei Vanzina.

anni 80 paninari
Una foto d’epoca dell’Italia “paninara”

Tuttavia, è innegabile che negli anni ’80 soffi sull’Italia (e sul mondo) un vento nuovo rispetto al decennio precedente. A inaugurare la stagione del neoliberismo era stata l’elezione di Margaret Tatcher a primo ministro britannico nel maggio 1979, a cui seguì nel 1981 l’inizio della prima presidenza di Ronald Reagan.

Il libro di Morando però vola più “basso”, ed è questa la sua forza. Ci riporta a eventi e situazioni che si sono generate all’interno della società (civile?) italiana, e che da lì, dalla “pancia” del Paese, non se ne sono mai andati del tutto. Ad esempio le scritte “forza Etna” che cominciano a comparire sui muri e sui cavalcavia del Veneto nel 1983, a ridosso della straordinaria eruzione del vulcano siciliano, che si cerca di domare anche con l’esplosivo: a denunciarle, per primo, il pittore Renato Guttuso, in una lettera inviata al quotidiano La Repubblica, ma in breve il dibattito dilaga, e spacca il Paese. C’è chi denuncia la nascente – o rinascente? – ondata razzista, e chi minimizza. Ma c’è poco da minimizzare. Il 1983 è l’anno delle elezioni segnate dal tracollo dello Scudocrociato a trazione Irpina (ovvero della DC guidata da Ciriaco de Mita): –5,3% rispetto al ’79. A separare la Democrazia Cristiana dal Partito Comunista ora è poco più di un milione di voti, mai così pochi, e il presidente della Repubblica Pertini affida al segretario del PSI Bettino Craxi l’incarico di formare il nuovo governo. Ma non siamo propriamente sulla soglia di una svolta a sinistra: questa è infatti anche “l’alba delle Leghe”. La Liga Veneta, ai suoi esordi, si inventa una nuova narrazione, basata sull’idea di un Veneto reso “colonia” e meridionalizzato: il resto, come si suol dire, è storia, una storia che arriva fino a Matteo Salvini.

Il libro di Morando è diviso in cinque parti, esemplificative di cinque modi diversi di declinare il sostantivo “barbarie”. Abbiamo l’Italia nordista, quella appunto del “forza Etna”, dei “terroni a casa loro”, della Lega Nord, di Bossi e Miglio, ma anche l’Italia paninara, che ostenta Timberland e Moncler, vacua per quanto non necessariamente apolitica, distante anni luce dalla generazione hippie/impegnata degli anni ’70 e lontana anche dalle altre bande metropolitane, più alternative, che in quegli anni percorrono la Penisola (punk, dark, metallari e così via). E poi l’Italia becera rivelata nell’estate del 1986 dai microfoni aperti di Radio Radicale, ignorante e piena di odio, seguita dall’Italia rampante della “Milano da bere”, della Borsa, delle tangenti, che l’inchiesta Mani Pulite, di lì a poco, metterà a nudo (e in galera). Un’Italia, oltretutto, cresciuta sopra a una montagna di debito pubblico, destinato a scaricarsi sulle spalle delle nuove generazioni.

anni 80Infine, di nuovo, l’Italia razzista, che è in parte anche quella odierna. La tragica storia di Jerry Masslo, immigrato clandestino dal Sud Africa dell’apartheid, ci ricorda cose che oggi ci sembrano incredibili: ad esempio che lo status di rifugiato all’epoca l’Italia lo riconosceva solo a chi scappava dai paesi comunisti, e non a chi arrivava da uno dei regimi più disgustosi del XX secolo, che aveva elevato il razzismo a sistema di governo. Ci mette però anche di fronte al fatto che la Villa Literno di allora, quella che riduceva gli immigrati a nuovi schiavi, salvo a uccidere chi provava a denunciare lo status quo, si è in larga parte travasata nell’Europa di oggi, nelle mafie vecchie e nuove che semmai hanno finanche esteso i loro tentacoli, o nella brutalità di un certo ceto politico-amministrativo che mette in pratica misure come il sequestro dei beni dei migranti alle frontiere (e in questo panorama l’Italia di oggi per la verità si distingue per moderazione rispetto a certi paesi dell’Europa del Centro-Nord o dell’Est).

Il libro di Morando è un pezzo di gran giornalismo: frutto di un certosino lavoro di scavo, riporta a galla eventi, sigle, titoli che in parte avevamo dimenticato, o che invece ricordavamo benissimo, alcuni dei quali, per fortuna, è anche bello ritrovare. Ad esempio Nonsolonero, la prima trasmissione Rai – condotta da una trentaduenne di Capo Verde, Maria De Lourdes Jesus – ad occuparsi dei “nuovi italiani”, gli extracomunitari, o il libro Le otto Italie, di Giampaolo Fabris e Vittorio Mortara, studio pionieristico, almeno nel panorama della nostra sociologia, per il suo spingersi oltre il concetto di classe sociale, delineando nuove categorie, nuovi profili collettivi determinati essenzialmente dai consumi.

Spesso, diciamolo, quanto emerge in queste pagine ci fa un po’ vergognare di essere italiani, e chiarisce il senso delle parole con cui il volume si apre, quelle che Ferruccio Parri indirizzò a un giovanissimo Adriano Sofri già nel 1974: “Non si illuda. Non pensi che ne valga la pena, di dedicare la vita agli ideali, al servizio del popolo. Il popolo italiano non lo merita”.

Ma il giudizio più affilato sull’essenza degli anni ’80, fra i tanti riportati nel libro, è forse quello di Michele Serra: “Il dozzinale spacciato per grande acquisizione”.

Restano fuori dal quadro alcune delle cose per le quali, dopotutto, e senza nostalgie passatiste, gli anni ’80 è stato comunque bello viverli: dalla new wave ai romanzi di Eco, dai movimenti pacifisti (erano gli anni dell’equilibrio del terrore, missili Pershing e Cruise da una parte, SS20 dall’altra) al sospirato pluralismo televisivo (anche se schiacciato sul duopolio Rai-Mediaset, e anche se ci ha portato più telenovelas che alta cultura). In fondo al decennio; ormai già in odor di ’90: la Perestrojka, Occhetto, la svolta della Bolognina.


Paolo Morando, ’80, l’inizio della barbarie, Laterza, 2016.

Dello stesso autore anche: Dancing Days. 1978-1979. I due anni che hanno cambiato l’Italia.

Share on FacebookShare on Twitter
Marco Pontoni

Marco Pontoni

Sono nato in Sudtirolo 50 anni fa, terra di confine, un po' italiana e un po' tedesca. Faccio il giornalista e ho sempre avuto un feeling per la narrazione. Ho realizzato video e reportages sulla cooperazione allo sviluppo in varie parti del mondo. Finalista al Premio Calvino, ho pubblicato il romanzo Music Box e, con lo pesudonimo di Henry J. Ginsberg, la raccolta di racconti Vengo via con te, tradotta negli USA dalla Lighthouse di NYC con il titolo Run Away With Me. Ho da sempre una sconfinata passione per gli autori americani, Lou Reed, l'Africa, la fotografia, i viaggi e camminare.

DELLO STESSO AUTORE

Il paradosso Salvini e dei suoi “squadristi patridioti”: un pericolo per la democrazia

Come siamo arrivati al politico Salvini uno di noi, il declino che ben ci rappresenta

byMarco Pontoni
We Shall Not Be Moved. Un libro e 4 CD per raccontare l’America che resiste

We Shall Not Be Moved. Un libro e 4 CD per raccontare l’America che resiste

byMarco Pontoni

A PROPOSITO DI...

Tags: anni '80Brigate RosseCraxiLaterzaLega NordletturePaolo Morando
Previous Post

Discussioni sul giudice Scalia

Next Post

I Platters, la Dolce Vita e…only you

DELLO STESSO AUTORE

Ritorno a Fascaray: un libro sull’identità, un affresco scozzese

Ritorno a Fascaray: un libro sull’identità, un affresco scozzese

byMarco Pontoni
Franco Battiato alla Highline Balloroom, New York. Foto: Tomas Fanutza

Quando Franco Battiato annunciò “L’era del Cinghiale Bianco” postmoderno

byMarco Pontoni

Latest News

Donald Trump Appoints Fox News Host Jeanine Pirro Interim U.S. Attorney for D.C.

Donald Trump Appoints Fox News Host Jeanine Pirro Interim U.S. Attorney for D.C.

byDavid Mazzucchi
SWAIA Native Fashion Week 2025: Indigenous Fashion Takes Over Santa Fe

SWAIA Native Fashion Week 2025: Indigenous Fashion Takes Over Santa Fe

byFilomena Troiano

New York

“Trump Effect” Tanks Tourism in New York City: 400k Fewer Visitors in 2025

“Trump Effect” Tanks Tourism in New York City: 400k Fewer Visitors in 2025

byDaniele Di Bartolomei
Agenti USA / Ansa

Spara a un corriere di Door Dash: arrestato funzionario di New York

byGrazia Abbate

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post
PLATTERS

I Platters, la Dolce Vita e...only you

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?