Dice il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta: “Daremo soldi a quei Comuni siciliani che ospiteranno i migranti”. Replica l’ANCI Sicilia (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani), per bocca del suo vice presidente, Paolo Amenta: “Crocetta, prima di promettere soldi, dovrebbe finire di pagare ai Comuni i fondi regionali del 2014. E iniziare a pagare i trasferimenti di quest’anno. Ricordo che siamo già a Giugno e ancora non abbiamo visto nulla”.
“I Comuni siciliani – aggiunge Amenta – sono stati e continuano ad essere disponibili nell’accogliere i migranti che arrivano sulle coste siciliane, come ormai tutto il mondo sa. L’accoglienza è, in primo luogo, un atto umanitario nei confronti di persone, molte delle quali donne e bambini, che fuggono dal dramma della guerra, dalla povertà e dalla violenza. Per questo non ci sottraiamo a questo impegno, a differenza di Lombardia, Veneto e Liguria, seppur consapevoli che il fenomeno non può e non deve coinvolgere solo la Sicilia o alcune Regioni del Meridione, ma l’intero Paese e l’Europa”. Quindi la stilettata: “Il Presidente Crocetta eviti di parlare come negli spot pubblicitari e di fare demagogia, promettendo, a differenza dei suo colleghi Governatori Maroni, Zaia e Toti, di dare contributi e premialità ai Comuni della sua Regione che decideranno di accogliere i migranti. Crocetta ci dica in quale capitolo della finanziaria troverà le risorse di cui parla, così Comuni potranno assumere impegni precisi. Prima, però, il presidente della Regione – aggiunge il vice presidente di ANCI Sicilia con delega per le questioni finanziarie – farebbe bene a saldare ai Comuni l’ultima trimestralità ordinaria del 2014 e i fondi 2015 per pagare i precari”.
Ogni anni la Regione dovrebbe trasferire ai Comuni le risorse finanziarie del Fondo per le Autonomie locali. Il condizionale è d’obbligo, perché il governo Renzi, negli ultimi due anni, ha strappato alla Regione un sacco di soldi (quasi 2 miliardi e 400 milioni di euro dal Bilanci regionali 2014 e 2015, più altre risorse destinate alla Sicilia e finite nelle ‘casse’ romane’; per non parlare degli effetti positivi dei contenziosi con lo Stato bloccati per quattro anni grazie a un accordo firmato l’estate dello scorso anno dal presidente Crocetta proprio con il governo Renzi). Insomma, come già accennato, siamo a Giungo 2015 e il governo regionale deve ancora erogare alla Regione la quarta annualità del Fondo per le Autonomie locali 2014 e tutto il Fondo del 2015.
“Il governo regionale, inoltre – prosegue Amenta – dovrebbe contribuire ad alleggerire i costi che già i Comuni affrontano per l’accoglienza dei minori siciliani, magari pagando le Comunità che ospitano questi minori che sono quasi al fallimento”. Questo è un atro tasto dolente. Negli ultimi due anni, a causa dei tagli operati dal governo Renzi, la Regione non ha più i soldi per assistere gli anziani e i minori a rischio che sono ospitati nelle comunità siciliane. E assicura in modo molto approssimativo i servizi ai disabili. Questi, purtroppo, sono i fatti.
“Il Governo nazionale e faccia sentire la voce della Sicilia in Europa per affrontare insieme il dramma dell’immigrazione – conclude Amenta -. I Comuni siciliani non si sono tirati indietro prima e non lo faranno neanche adesso. Ma i ritardi con i quali la Regione continua a trasferire le risorse ‘ordinarie’ ci hanno messo in ginocchio, e Crocetta lo sa bene, considerati gli incontri e i troppi tavoli che abbiamo dovuto aprire con il suo Governo. Quindi eviti gli spot, perché i Comuni siciliani sono ben consapevoli di svolgere un ruolo di centralità nel Mediterraneo, anche nell’accoglienza”.
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