Si terrà dal 23 al 25 giugno al Javits Center di Manhattan il tradizionale Summer Fancy Food, la più grande fiera del cibo del Nord America che riunisce aziende e produttori di specialità alimentari provenienti da tutto il mondo, settore da 150 miliardi in vendite annuali. Sono oltre 2400 le aziende presenti, con più di 200mila specialità: insomma, ci sarà ampia scelta per ogni palato. E come ha spiegato Phil Kafarakis, presidente dell’associazione organizzatrice Specialty Food, questo weekend il Javits Center “sarà il posto migliore per scoprire i trend, imparare, fare network e condurre affari, per aiutare a soddisfare tutte le clientele di base e a costruire il successo del 2020”.
E neppure quest’anno il nostro Paese smentirà il proprio tradizionale protagonismo nella fiera newyorkese. Come ci ricorda il direttore dell’Istituto per il Commercio Estero (ICE) di New York Maurizio Forte, “l’Italia è storicamente il Paese estero con la presenza più grande, sia in termini di numero di espositori, che di area occupata, ovviamente dopo le aziende americane”. E in questa edizione, spiega Forte, il Padiglione tricolore ha riunito 245 imprese, a cui si sono aggiunte altre 40 aziende italiane che parteciperanno alla fiera con stand individuali, oltre a quelle esposte negli stand degli importatori. In tutto, dunque, saranno 300 le aziende che rappresenteranno il Belpaese e tutte le sue regioni al Fancy Food, “e il 10% degli espositori parlerà di Made in Italy”.
Ma quali settori alimentari italiani avranno la presenza significativa? “Sempre molto rappresentate le categorie in cui l’Italia è primo fornitore degli USA: olio extravergine di oliva, pasta, aceto, formaggi”, sottolinea Forte. “Di recente, si registrano dati incoraggianti sull’incremento di quota di mercato da parte dei salumi, che sono anch’essi ben rappresentati al prossimo Fancy Food”.
Un’Italia ancora in primo piano, dunque, che non teme confronti, “data la varietà e la numerosità della presenza italiana in fiera, espressione della nostra leadership settoriale”, osserva il direttore dell’ICE. Poi certo: “la Francia è il nostro concorrente per vino e formaggi e acque minerali, la Spagna per l’olio di oliva e il Canada per la pasta. E anche in fiera si ripeteranno queste dinamiche”.
Il Summer Fancy Food sarà anche un’occasione per scoprire novità e nuovi trend dell’alimentare italiano. E non è un caso, perché, come afferma Forte, “il settore alimentare italiano è caratterizzato dalla capacità di coniugare la tradizione con l’innovazione, sia in termini di processo, che di prodotto, che di modalità di uso”. Negli ultimi anni, le novità maggiori si sono registrate “nel packaging, nella salubrità dei prodotti, nella sostenibilità e nella tracciabilità. Tutto questo restando fedeli a tradizione e territorio”.
Quanto al panorama politico e internazionale che circonda il Fancy Food e lo spettro, sempre presente, dei dazi di Trump, Forte osserva che, ad oggi, “non risultano provvedimenti definitivi in tal senso, pertanto per il momento proseguiamo la nostra azione di promozione del prodotto autentico italiano sui consumatori americani, che sembrano essere sempre più attenti alla qualità e agli aspetti nutrizionali”. Nessun allarme, insomma, per ora: “Ovviamente, la speranza è che si raggiunga un accordo fra Usa e UE e che non ci sia nessuna guerra commerciale”.