La bella e dinamica Lucia Nettis, Presidente di Puglia in Rosé, l’Associazione da lei creata che rappresenta 62 produttori di Vini Rosati pugliesi, aveva iniziato a dicembre, quando era venuta a New York proponendone alcuni all’Istituto Italiano di Cultura, in occasione della mostra di Guido Cagnacci. In quell’occasione era riuscita a farli degustare alla Sommelier del prestigioso New York Yacht Club, che li ha poi adottati e ha stretto accordi con la Italy-America Chamber of Commerce e con l’Italian Trade Agency, che l’ha invitata a febbraio per la grande manifestazione dei Vini Italiani, che fanno ogni anno.
Ma adesso è tornata, più agguerrita che mai. Sì, perché gli americani i Rosati preferiscono degustarli nei mesi della primavera/estate e lei, accompagnata dai suoi tre “Moschettieri”, Alessio Leone produttore di Forme Rosato di Montepulciano, Marika Maggi, produttrice del Melograno con uve di Nero di Troia e Dario Nardella, che produce il Sant’Antonino Pinot Nero (tutti e tre della zona di Foggia nell’alta Puglia), non ha perso tempo per conquistare altre postazioni. Ha cominciato col partecipare alla Monty Waterbury Cup del Circolo del Polo di Greenwich, in Connecticut, poi ha proseguito con un Ricevimento alla Century Association (il Circolo dell’Intellighentsia newyorchese sulla Quinta Strada), offerto dal Presidente della Foreign Policy Association, Noel Lateef, dove l’Italian Trade Commissioner, Maurizio Forte era intervenuto sul trend in crescita delle importazioni di vini italiani negli USA. Nella stessa occasione il Sommelier di Lucia Nettis, Robert Maggi, aveva illustrato le peculiarità dei Rosati Pugliesi, che rappresentano il 40% della produzione di Rosati italiani e sono fra i migliori al mondo, particolarmente graditi da tutti i presenti. Dopo essere stati protagonisti della Wine Lounge al Fancy Food Show al Jacob Javits Center, dove l’Italia contava ben 300 aziende partecipanti, grazie all’infaticabile lavoro dell’Italian Trade Agency, l’inarrestabile Lucia ha fatto degustare i suoi Rosati tramite Giancarlo Bruno, Direttore Finanziario della sede newyorkese del World Economic Forum, al Wine Director dell’University Club, prestigioso Circolo privato sulla Quinta Strada, gemellato con il Circolo Aniene di Roma.
Ha poi offerto i suoi Rosati, compreso il Castrum Montepulciano/Sangiovese, all’inaugurazione della mostra di Diane Tuft sull’Artico alla Marlborough Gallery (i Rosati si sposano bene con i ghiacciai e sono andati a ruba…). E dopo una sosta al ristorante Robert del Museum of Arts and Design a Columbus Circle e al ristorante La Lupa di Lidia Bastianich per un pranzo organizzato dalla Rivista Wine Enthusiast, è tornata al New York Yacht Club per una raffinata cena offerta dal General Manager Tim McCormick, alla quale ha partecipato anche il Console Generale d’Italia Francesco Genuardi. Per poi concludere in bellezza il suo tour con il Ricevimento sul Roof del Metropolitan Museum per celebrare la mostra dello scultore spagnolo Adrian Villar Rojas, dove hanno servito solo Rosati pugliesi.
Ma l’estate non è ancora finita e Lucia Settis conta di tornare a settembre con altri Moschettieri, altri Produttori, altre idee e altri progetti: del resto, l’abbinamento tra vino e cultura sembra proprio funzionare.