Ogni due anni, il mondo dell'agroalimentare internazionale si incontra a Parma per Cibus. Il tema della kermesse di quest'anno era l'internazionalizzazione. Per quattro giorni buyers, aziende, importatori ed esperti del settore si sono dati appuntamento al Centro Fiere a pochi chilometri dal centro storico della città. Oltre 2.500 gli espositori e più di 63.000 visitatori.
Una vetrina di gusti, bontà regionali, innovazione e novità, ma soprattutto trasformazione dettata dalla necessità di far risalire il mercato del food in leggera flessione dal 2012 ad oggi. Tra i protagonisti il Prosciutto di Parma con l'area espositiva che assomigliava più ad un salotto che uno stand da fiera. Un salotto gourmand dove tutte le aziende del consorzio hanno potuto incontrare clienti che hanno degustato, tra gli altri prodotti, il culatello stagionato di 30 mesi.
Il clima a Parma è molto diverso rispetto a eventi come il Fancy Food che ogni anno, tra fine giugno e inizio luglio, invade New York. Al Cibus ci si va anche per osservare ed imparare. Molte le aziende leader italiane che scelgono questo evento biennale come vetrina e oltre alla semplice presentazione del prodotto, creano veri eventi che collegano il mondo del cibo con l'arte, la musica, e la multimedialità.
Gli stranieri osservano, fanno complimenti, prendono nota e scattano foto. Sono state molte le proposte lanciate durante il Cibus, a cominciare da Sapere antico, sapore unico la celebrazione degli 80 anni di fondazione del Consorzio del Parmigiano Reggiano, con la partecipazione di alcuni caseifici storici del consorzio. L'edizione 2014 del Cibus oltre a dimostrazioni e degustazioni ha anche offerto un'importante vetrina sulla nutrizione e il mangiar sano. Interessante la presentazione di Sono come mangio, rivolto alle scuole e realizzato in collaborazione con la cooperativa Creativ. Non da meno Cibus Bio un progetto creato per dare rilievo ai prodotti "free from" che rispondono alle esigenze alimentari dei consumatori alla ricerca di prodotti adeguati a specifiche necessità nutrizionali, come quelli senza lievito, senza glutine e senza lattosio. Il trend del bio risponde alla crescente domanda di mercato dei prodotti biologici che vede un aumento del volume di affari della produzione italiana: secondo il Censis, gli acquisti di prodotti biologici confezionati sono aumentati in valore di 8.8 punti percentuali nel primo semestre del 2013.
Tra un fetta di prosciutto stagionato, una scaglia di parmigiano, un sorso d'acqua minerale, una foto con Miss Italia e un assaggio di camomilla a infusione diretta in acqua minerale Rocchetta, continuiamo il percorso alla ricerca di novità e innovazione. Il gruppo Rodolfi Mansueto, avendo acquistato la storica azienda E&O.Von Felten, leader nella produzione di conserve di pomodoro, oltre ai prodotti storici della casa, introduce una vasta gamma di polveri di verdura, estratti di vino e confetture di albicocca. L'azienda agricola Bertinelli invece propone il Senza Pizza, la pizza per vegetariani, celiaci, intolleranti al lattosio e per chiunque voglia mangiare più sano.
E mentre si alternano noti chef che si cimentano ai fornelli per attirare l'attenzione dei partecipanti, è La Molisana, azienda produttrice di pasta, che blocca il traffico nei corridoi della fiera con il progetto Food for Art che propone il binomio pasta ed arte. L'azienda che ha fatto della pasta un'arte, ha l'obiettivo di continuare a mettere sul mercato un prodotto d'eccellenza. Dopo il successo dello spaghetto quadrato, il focus ora è sulle farfalle e le orecchiette rigate. Mentre lo chef Nicola Vizzarri preparava assaggi prelibati, lo stand della Molisana si trasforma in un palcoscenico per un gruppo di ballerini che si esibiscono utilizzando il tema della pasta come ispirazione per uno spettacolo di danza contemporanea.
Tra le altre novità made in Italy, la linea Italia Tipica, la gamma della migliore qualità di legumi e cereali provenienti dalle aree più vocate del territorio italiano. Packaging elegante e look artigianale in carta kraft. A livello internazionale, un'interessante innovazione sono i Salvaminuti 90 secondi, una proposta "ready to eat" di qualità: cereali e legumi cotti al vapore, con aggiunta di olio extra vergine di oliva e confezionati in buste adatte al microonde, che, in soli 90 secondi, portano sulla tavola un piatto gustoso e versatile per molte ricette. E ancora, zuppa di verdure in bicchiere, pasta preparata con acqua oligominerale, chinotto senza zucchero e a zero calorie, gorgonzola al tartufo. Interessante l'area dedicata a Pianeta Nutrizione con la presenza di numerose aziende specializzate in prodotti fitonutrizionali, probiotici e integratori alimentari.
Dopo quattro giorni, lasciando la fiera e avviandoci verso la nuova stazione ferroviaria di Parma inaugurata proprio in concomitanza con il Cibus, osserviamo i buyers statunitensi. Si guardano attorno, hanno firmato ordini, provato prodotti nuovi, molti vorranno il proprio marchio sui prodotti scelti. Ma intanto, per qualche ora, diventano turisti: invadono il centro storico di questa bella città dove ogni due anni il cibo si trasforma in arte, cultura, e intrattenimento, anche fuori dall'area fiera. Tanti gli eventi che hanno animato Parma durante la manifestazione con CibusLand, il fuori salone dedicato a Cibus: dal Palazzo del Governatore che ospita la mostra Il Cibo Immaginario 1950-1970 pubblicità e immagini dell'Italia a tavola (fino al 15 giugno), alla Galleria Centro Steccata che ha aperto i suoi spazi al CibusLand con la mostra Il Cibo nell'Arte. E, mentre i visitatori lasciano Parma, l'Italia del gusto si prepara già per il prossimo appuntamento: il salone del cibo Tuttofood che si svolgerà alla fiera di Milano dal 3 al 6 maggio 2015.