Salina è una delle sette isole che compongono l'arcipelago delle Eolie. La terra nera, vulcanica, il verde delle felci e della macchia mediterranea, il vento ed il sole ne fanno un posto magnifico, non solo in estate ma in ogni stagione. A Salina ci sono i capperi e le cipolle rosse che, intrecciate, insieme ai pomodorini a grappoli pendono dalle travi delle verande che guardano il mare trasparente colore verde smeraldo.
L'umido di patate e calamari è un piatto abbastanza comune, ma in questo caso è arricchito dai profumi di Salina, un concentrato di odori mediterranei che regalano a questa ricetta tanto sapore.
Questi gli ingredienti:
1 kg e mezzo di calamari
6 patate medie
1 cipolla rossa piccola
pomodorini
una manciata di capperi sotto sale
vino bianco
basilico
olio extra vergine di oliva
sale e pepe
Mettete i capperi a dissalare in una ciotola colma d'acqua.
Pelate, lavate, asciugate le patate e tagliatele a tocchetti. Fatele soffriggere nell'olio caldo in un tegame antiaderente, rigirandole spesso. Portatele almeno a meta' cottura, o anche qualcosa di più se sono nuove e quindi piuttosto dure. Mettetele da parte. Nello stesso tegame, magari aggiungendo un po' d'olio se necessario, fate rosolare uno spicchio d'aglio, la cipolla tagliata finemente e i calamari puliti, eviscerati e tagliati a rondelle. Non appena diventano rosa sfumate con il vino bianco, quindi aggiungete le patate, i pomodorini tagliati e meta', i capperi scolati ed un bicchiere di acqua calda.
Lasciate cuocere per circa 20 minuti, facendo attenzione perché i calamari per non diventare duri devono cuocere o poco o moltissimo.
Serviteli caldi, con un filo di olio crudo, il basilico spezzettato con le mani ed una spolverata di pepe.
Orietta Mongioví, ama la famiglia (cane compreso), i viaggi, i libri e la cucina. E' tra i fornelli non appena gli impegni da dirigente in Prefettura a Palermo glielo consentono, usando preferibilmente prodotti a km 0.