La madrina di Venezia 79, l’attrice spagnola Rocío Muñoz Morales, è sbarcata in motoscafo al Lido, all’imbarcadero dell’Hotel Excelsior. Ad accoglierla sul molo c’era il direttore della Mostra del Cinema Alberto Barbera: «Benvenuta Rocío, ti aspettavamo con grande piacere». Lei, bellissima nel suo abito Armani, ha replicato: «È un onore per me essere qui. È bello, bello, bello, più bello di quanto immaginassi. Questo è un luogo magico. Per me è una grande emozione, una gioia infinita».
Poi, appena scesa dal motoscafo, Rocío ha voluto esprimere tutto il suo amore per l’Italia: «Io amo follemente questo Paese», ha detto ai giornalisti. «Era il mio destino vivere in questo bellissimo Paese. Sono fiera di essere alla Mostra del Cinema, sono fiera di essere in Italia».
I suoi inizi in Italia, a dire il vero, non sono stati facilissimi. Perché l’incipit dell’amore con Raoul Bova è coinciso col non semplice divorzio dell’attore da Chiara Giordano, seguito da mesi di clamore mediatico che inevitabilmente finirono per travolgere anche Rocìo. Con conseguenze, per lei, anche nella sfera professionale.
Quando nel 2015 fu scelta da Carlo Conti come valletta a Sanremo con Emma e Arisa, fu travolta una valanga di «critiche preventive»: «Cosa ci fa questa, la solita raccomandata che sta con l’uomo separato, famoso e con i soldi, i 17 anni di differenza, cose così. Ho condotto Le Iene, mi sono tolta qualche sassolino sui pregiudizi: le donne spagnole calienti? Io, per niente. Pensare che mi sono sempre fatta in quattro per essere indipendente. Ma è passato, la gente ha imparato a conoscermi e mi arriva tanto affetto».
Ora è arrivato anche il ruolo di madrina della Mostra del Cinema. E Rocío è felice come non mai. Anche perché a Venezia, come ha raccontato lei stessa sbarcando al Lido, nei prossimi giorni la raggiungerà anche Raoul Bova con le loro due bambine: Luna (nata nel 2015) e Alma (2018).