Il lussuoso e costosissimo ristorante a cinque stelle Hawthorne, situato su un’isola deserta, accoglie solo 12 clienti selezionati, dal portafoglio gonfio e senza problemi di cuore, visto l’alto costo di una cena, $ 1250. E il menu, beh… è proprio indimenticabile.
A condurlo è il famoso, eccentrico chef Julian Slowik (Ralph Fiennes), ossessionato dalla perfezione e brillante narratore capace di incantare chi lo ascolta mentre parla della sua cucina… molecolare. Il pranzo è previsto della durata di quattro ore e diviso in parti uguali al numero delle portate, il cui contenuto viene mostrato agli avventori su appositi schermi. I clienti si aspettano di scoprire sapori mai provati e rimanerne folgorati. Si renderanno presto conto di essere finiti nel mezzo di una sorta di delirio, tra pietanze prelibate, rivendicazioni, sadiche prove di coraggio e altri terrificanti eventi architettati dalla mente raffinata e folle di Slowik che accoglie i clienti dicendo: “Il nostro menu è troppo prezioso per non essere assaporato, quindi siete invitati non a mangiare ma a degustare”. Ad ogni portata, la complessità del piatto aumenta e succede qualcosa di sempre più terribile.
Dotato di freddo umorismo nero, Slowik introduce ogni piatto con una certa retorica che nasconde quale scioccante sorpresa è riservata ai clienti. La cucina sembra un’accademia militare, con i cuochi che si muovono a ritmi precisi come automi e salutano ogni ordine dello chef gridando all’unisono “si, chef”.
Tra gli ospiti, che incarnano atteggiamenti nocivi per la società, una critica culinaria (Janet McTeer, le cui recensioni hanno rovinato in passato qualche ristorante), il suo editore (Paul Adelstein), star del cinema (John Leguizamo), con la propria assistente-amante (Aimee Carrero), una ricca coppia di banchieri, tre giovani magnati del mondo tecnologico, e anche Tyler (Nicholas Hoult), giovane rampante del mondo della finanza che si atteggia ad esperto, disquisisce seriamente sui sapori della “nouvelle cuisine” ma non sa tagliare una cipolla, e Margot (Anya Taylor-Joy) una escort (ma nessuno lo sa) portata da Tyler perché il ristorante non accetta persone singole. Sarà Margot, con il suo sentirsi fuori posto a far saltare il banco. Come? In un modo strepitoso che, naturalmente, lascio a voi scoprire. Mangiare o assaporare?
The Menu, diretto da Mark Mylod (regista e produttore della serie Succession) è un film “horror” condito di tanta ironia e umorismo nero ben assemblati, la critica sociale è tagliente e mirata da spingere ad una seria riflessione. I personaggi sono sempre studiati e coerenti, senza cadere nella banalità e nello stereotipo, come ingredienti di un piatto di “alta cucina”.
Il film, sottile e molto piacevole, cuoce a fuoco lento, in pentola a pressione, la nostra società mettendola davanti ai suoi errori e alle possibili conseguenze. La morale? Nell’ultima portata scelta da Margot.
Presentato alla Festa del cinema di Roma, il film sarà nelle sale italiane il 17 novembre.