President: Giampaolo Pioli   |   Editor in Chief: Stefano Vaccara

  • Login
VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily Newspaper in the US

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lingua Italiana
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lingua Italiana
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in Spettacolo
June 4, 2017
in Spettacolo
June 4, 2017
0

Edoardo De Angelis e la libertà di separarsi per continuare ad amarsi

"Indivisibili" ha aperto con grande successo la rassegna di Open Roads: abbiamo intervistato il regista

Angela VitalianobyAngela Vitaliano
Edoardo De Angelis e la libertà di separarsi per continuare ad amarsi

Dopo la proiezione di "Indivisibili", Edoardo De Angelis e le gemelle Angela e Marianna Fontana hanno risposto alle domande del pubblico del Lincoln Center

Time: 3 mins read

Intenso. Così intenso da lasciarti tramortita per la bellezza e il dolore, per la desolazione e la fierezza, per il buio e gli squarci di luce assoluta. “Indivisibili”, il film di Edoardo de Angelis, vincitore di sei David di Donatello, incluso quello per “miglior attrice non protagonista”, andato alla bravissima Antonia Truppo (ne aveva già vinto uno nella stessa categoria per “Lo chiamavano Jeeg Robot” di Gabriele Mainetti), ha aperto la diciassettesima edizione della rassegna “Open Roads, Nuovo Cinema Italiano” al Lincoln Centre convincendo, senza sorpresa, il pubblico presente. Grandi applausi per le due protagoniste, Angela e Marianna Fontana, le gemelle casertane, al loro debutto cinematografico, che regalano a Viola e Daisy, i loro personaggi, delle pennellate di bellezza assoluta. Sfondo della storia delle due gemelli siamesi, sfruttate da una famiglia disfunzionale che le usa per ottenere facili guadagni, grazie alle morbose attenzioni che suscitano con la loro condizione, è una Castelvortuno umanamente desolata e desolante, in cui la luce naturale prediletta dal regista, diventa quasi un filtro per raccontarne la drammaticità. “Chi è normale muore di fame” dice il padre, ammalato del tavolo da gioco, quando le due ragazze scoprono che potrebbero essere chirurgicamente separate e, quindi, smettere di essere esibite in giro come un fenomeno da barraccone. Un desiderio di separazione che non è desiderio di allontanamento ma solo il necessario passaggio verso la crescita che, però i genitori ostacolano per non vedere sfumare i loro lauti guadagni. Sarà necessario un gesto di morte, per restituire alle due ragazze, alla fine, la possibilità di vivere. Ne abbiamo discusso direttamente con il regista, Edoardo de Angelis subito dopo la prima newyorchese

Edoardo De Angelis (a destra) con Angela e Marianna Fontana e Dennis Lim, direttore della programmazione della Film Society del Lincoln Center la sera dell’inaugurazione di Open Roads

Un film che parla di separazione in maniera dolorosa, ma necessaria

“Le ‘separazioni’ sono i passaggi fondamentali, per quanto dolorosissimi, che ci permettono di crescere e di diventare uomini e donne. Non è detto che separarsi significhi necessariamente perdersi o allontanarsi. Le due sorelle non smettono di amarsi e di restare vicine, ma lo fanno per scelta. Senza essere costrette”.

Intorno a loro gira un mondo cupo e dolente che prova ad ostacolare la loro aspirazione di libertà.

“Come accade spesso nella realtà. Va anche detto che tutto ciò che gira intorno alle due protagoniste contribuisce ad esaltarne la bellezza derivante dalla fierezza e dalla determinazione a diventare adulte, a vivere le proprie vite in maniera ‘normale’, eppure meravigliosa”.

Sullo sfondo della storia, una periferia disumanizzante.

“Come tutte le periferie. Che, allo stesso tempo, possono, come avviene per le ragazze, essere viatico verso il raggiungimento del proprio centro e della propria essenza”.

In genere il legame dei napoletani con la propria città è fortissimo al punto che molti lo considerano al pari di una condizione di “inseparabilità”

“Certo anche separarsi dalla propria città può avere lo stesso impatto delle due sorelle che separano i propri corpi. Quel che conta, però, è che le ragazze alla fine sono separate ma insieme. Legate da un amore e una complicità che è scelta e mai imposta. Io per esempio, sono tornato a vivere a Napoli e l’ho fatto come scelta convinta però, appunto, libera. E poi dovremmo ricordare che non sono le città che contano, ma le persone”.

Angela e Marianna Fontana, le gemelle indivisibili di Edoardo De Angelis
Angela e Marianna Fontana in una scena di “Indivisibili”

Fra il  pubblico, erano presenti John e Aida Turturro, entrambi innamorati di Napoli. Il regista di Passione, però, mi disse una volta in un’intervista che, fra le tante similitudini, ciò che separa Napoli da New York è il senso di rassegnazione dei cittadini del capoluogo campano.

“Un po’ è vero. Troppe le dominazioni che hanno caratterizzato la storia della città. Molto radicato anche il senso anarchico dei napoletani refrattari alle regole e a tutto ciò che è prestabilito”.

La scelta finale delle ragazze, dunque, è anarchica o di libertà?

“Di libertà. L’anarchia è una scelta sofisticata che richiede una maggiore maturità”.

Su cosa sarà il prossimo film al quale stai lavorando?

“Questo era sulle separazioni. Il prossimo sarà sulle riconciliazioni”.

 

 

 

 

Share on FacebookShare on Twitter
Angela Vitaliano

Angela Vitaliano

Da ragazzina volevo fare l'attrice e ancora, spesso, penso che forse quella sarebbe stata la mia strada. Ero pero troppo timida cosi le cose, invece di dirle, le scrivevo. Agli amici, ai fidanzatini, ai familiari. Ho collaborato/collaboro con L'Espresso, Gioia, Grazia, Wired, il Mattino, Linkiesta, Lettera 43 e molti altri. Ho fatto la presentatrice in Rai, proprio come quelli bravi. Un giorno ad Arianna Huffington raccontai una storia e mi chiese di scriverla per l'Huffington Post USA. In inglese. Cosi quando non scrivo, studio. Oppure invento coreografie su musiche di Broadway. O cucino. New York mi ha rimesso al mondo e siamo una coppia di fatto: innamorata. Lei è la mia anima. A volte tormentata ma sempre capace di avere sogni a portata di mano.

DELLO STESSO AUTORE

I guai di Michael Avenatti e quel mio incontro ravvicinato con l’avvocato stellare

I guai di Michael Avenatti e quel mio incontro ravvicinato con l’avvocato stellare

byAngela Vitaliano
Il predatore sessuale Harvey Weinstein e quelle “comprensioni” italiane

Il predatore sessuale Harvey Weinstein e quelle “comprensioni” italiane

byAngela Vitaliano

A PROPOSITO DI...

Tags: Angela e Marianna FontanacinemaEdoardo De AngelisFestival Open RoadsInseparabiliOpen Roads
Previous Post

At Montclair State University, Summer Speaks Italian

Next Post

Per Save The Children, 700 milioni di bambini non vivono l’infanzia

Discussion about this post

DELLO STESSO AUTORE

Sulle donne una violenza lunga una vita

Sulle donne una violenza lunga una vita

byAngela Vitaliano
Gay Pride a New York: resistere con orgoglio al trumpismo

Gay Pride a New York: resistere con orgoglio al trumpismo

byAngela Vitaliano

Latest News

Gb: Johnson resiste e dice no alle dimissioni

Per i media inglesi Boris Johnson si dimetterà oggi

byLa Voce di New York
I mosaici del Friuli in mostra all’Istituto italiano di cultura a New York

I mosaici del Friuli in mostra all’Istituto italiano di cultura a New York

byMichele Valle Perini

New York

I mosaici del Friuli in mostra all’Istituto italiano di cultura a New York

I mosaici del Friuli in mostra all’Istituto italiano di cultura a New York

byMichele Valle Perini
Commissione 6 gennaio, venerdì tocca all’avvocato di Trump Pat Cipollone

Commissione 6 gennaio, venerdì tocca all’avvocato di Trump Pat Cipollone

byMarco Giustiniani

Italiany

Brittney Griner scrive a Joe Biden: “Per favore, riportami a casa”

Brittney Griner scrive a Joe Biden: “Per favore, riportami a casa”

byLa Voce di New York
Robert Sorrentino vola da New York a Napoli e scopre di essere un principe

Robert Sorrentino vola da New York a Napoli e scopre di essere un principe

byLa Voce di New York
Next Post
Foto rapporto Save The Children

Per Save The Children, 700 milioni di bambini non vivono l'infanzia

La Voce di New York

President: Giampaolo Pioli   |   Editor in Chief: Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Expat
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 - 2022
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017

No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • English

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In