La settimana scorsa ho parlato dell’invasione della città da parte dell’International Fringe Festival. Come si può immaginare, non è possibile vedere tutti gli spettacoli proposti. L’offerta è così ampia che uno ha bisogno di prendersi una vacanza solo per andare a vedere i molti spettacoli che il Fringe presenta. Questo è il motivo per cui si è grati ad un amico quando ti suggerisce qualcosa che si rivela essere molto interessante e unico. Cuntagious, un one woman show, scritto da Kaytlin Bailey e diretto da Alan Sacrborough è tale spettacolo. Il comunicato stampa racconta che “Kaytlin cominciò a fare sesso per soldi al liceo. Non aveva bollette da pagare e dipendenza da droghe da sostenere, era solo curiosità arrogante. Questa è la sua storia”. Quella che segue è l’intervista che ho fatto con Kaytlin, una ragazza che ora fa stand up comedy e che qualche anno fa ha deciso di raccontare al mondo la professione che aveva intrapreso a 17 anni, mentre studiava al liceo in North Carolina.
Ti ricordi quando hai deciso di scrivere lo show?
“Ho deciso di scrivere lo show dopo che un uomo con cui ero fidanzata mi ha lasciata chiamandomi un abominio non amabile. Pensava che essendo stata una prostituta, ero irrimediabilmente danneggiata. Questo spettacolo parla proprio di questo aspetto, di quello che crede la gente e che non è vero”.
Hai cominciato a fare la prostituta al liceo per denaro. E hai cominciato per “arrogante curiosità”. Puoi dire ai nostri lettori come hai iniziato e cosa questo tipo di lavoro ha significato per te?
“Fantasticavo di essere una prostituta da anni, ma ho iniziato seriamente a pensare di farlo quando ho fatto una ricerca su google mettendo ‘escort Raleigh, NC’. Ho trovato un posto per messaggi e ho pubblicato un annuncio. In quel momento, questo lavoro ha significato la libertà dell’adolescenza. Ho avuto modo di entrare in un mondo di fantasia e di creare un personaggio. Era una sensazione molto forte”.
Hai incontrato altre ragazze che lo facevano per ragioni diverse. C’è un tipo medio di prostituta (escludendo ovviamente chi è costretto a farlo)?
“Non credo che esista una certa tipologia di prostituta. Si tratta di una vecchia professione che attira un sacco di diversi tipi di persone per ragioni diverse. La maggior parte delle prostitute che io ho incontrato sono donne che mettono in discussione le cose della vita, che amano la loro indipendenza; queste sono le persone con cui mi piace uscire”.
Tu dici che la prostituzione dovrebbe essere trattata come un qualsiasi altro lavoro. Come è la legislazione oggi negli Stati Uniti? C’è qualcosa che si potrebbe fare per migliorarlo?
“Sono un’artista e non un’attivista ma credo che la depenalizzazione sia l’opzione migliore. Sarebbe bello se gli agenti di polizia smettessero di brutalizzare, violentare e arrestare le prostitute. Sarebbe anche bello che quando le prostitute vengono uccise il caso non fosse contrassegnato con NHI (esseri umani non coinvolti.) Il primo passo è quello di cominciare a pensare che coloro che si prostituiscono sono persone come le altre. Se volete fare qualcosa, donate all’Urban Justice Center di New York. Fanno un gran bel lavoro.
Hai fatto lo spettacolo già tre volte prima di aprire ora al Fringe. Che tipo di reazione hai avuto?
“La prima volta è stato davvero un processo di coming out. Ho fatto lo spettacolo prima di dirlo alla mia famiglia. Conoscevo la maggior parte del pubblico personalmente, quindi è stato accolto molto bene”.
In generale, che tipo di reazione ottieni dalla gente ogni volta che racconti la tua storia?
“La maggior parte delle persone sono curiose, alcuni sono eccitati dall’incontro. Ho anche scoperto che quando ne parlo, altri confessano di fare o aver fatto la stessa cosa. Molta gente mi ha contattato per raccontarmi la propria esperienza nell’ambito della prostituzione”.
Oltre allo spettacolo, quando ti senti al sicuro nel raccontare la tua storia?
“Dovendo promuovere questo spettacolo, mi sono abituata a parlare di prostituzione in un sacco di contesti diversi, con persone diverse . Ma i comici sono sempre le mie persone preferite per parlare di qualsiasi cosa , compresa la prostituzione”.
Concludiamo dicendo ai nostri lettori perché dovrebbero venire a vedere il tuo spettacolo .
“La gente dovrebbe venire a vedere lo spettacolo, perché si tratta di una bella storia . Io sono di parte perché l’ho scritta e vissuta…. Ed è stata molto eccitante”.
Lo spettacolo è all’Abrazo Inerno at the Clemente (107 Suffolk Street, 2nd floor. Between Rivinton & Delancey). Giorni e orari ad agosto: il 18 alle 7pm, il 22 alle 8:45pm, il 25 alle 5:30pm e il 27 alle 7:15pm. Lo spettacolo sarà anche a fine settembre e ai primi di ottobre al Festival per soli monologhi, United Solo.