Vip, vapers, produttori, esperti, curiosi: il 21 e il 22 novembre 2015 Veronafiere, seconda piazza fieristica italiana dopo Milano, ha ospitato Vapitaly 2015, la fiera internazionale dedicata al mondo del vaping, con un riscontro straordinario in termini di affluenza ed interesse, andando ad alzare il velo su uno strumento di cui i più poco sanno o diffidano, associando fumo elettronico a fumo tradizionale. Il messaggio dell'evento è che la la e-cig è un ausilio efficace e riconosciuto nella dissuasione dal tabagismo, come testimoniato dal direttore scientifico della Lega Italiana Anti Fumo, il professor Riccardo Polosa, tra gli ospiti transitati durante i due giorni. L’interrogativo principale che pesa sull’oggetto è proprio la sua presunta o autentica efficienza nel prendere le distanze dal dannoso fumo con combustione; interrogativo che ha visto una parte autorevole della comunità scientifica internazionale (50 luminari, tra cui, per l’Italia, l’oncologo Umberto Veronesi e lo stesso Polosa) mobilitarsi e firmare una lettera aperta all’Organizzazione Mondiale della Sanità, in cui è stata sottolineata la scarsa tossicità delle e-cig e la loro utilità nel disincentivare dal tabagismo, aiutando così la prevenzione di migliaia di casi di cancro ogni anno.
La sigaretta elettronica ha, infatti, il grande vantaggio di offrire (eventualmente, ma non necessariamente, dipende dalla scelta del liquido) una percentuale di nicotina, ma senza le sostanze tossiche prodotte dalla combustione di tabacco: in pratica elimina la parte più dannosa del fumare.
“Da quando è scesa in campo la sigaretta elettronica – ha detto Polosa nel corso del talk show E-cig: le verità nascoste” – Fa bene o fa male? Chi la usa, come e perchè? Domande e risposte a 360° dal mondo vaping – il tema della pericolosità della nicotina si è riacceso ed è tornato al centro del dibattito scientifico internazionale. Ma la nicotina è relativamente innocua. Non è cancerogena e non provoca danni ai polmoni. Sebbene una parte della comunità scientifica continui a nutrire dubbi, il pericolo nicotina è decisamente sovrastimato. Si tratta di uno psicostimolante di largo consumo e, ai dosaggi assunti comunemente dai fumatori, non è un veleno. La maggior parte dei fumatori fuma per la nicotina, ma muore per gli effetti delle sostanze tossiche liberate dalla combustione del tabacco. Questo è risaputo! A titolo di curiosità, va detto che comuni alimenti presenti nella nostra dieta contengono dosi importanti di nicotina, tra questi ad esempio le patate, i pomodori, i peperoni e soprattutto le melanzane. Non mi pare che si annoverino vittime per eccessiva ingestione di nicotina da melanzane”.
Vapitaly si è inserita nel calendario delle manifestazioni di punta del settore – insieme a Londra, Parigi, Dortmund – e ha raccolto vero entusiasmo sia tra gli operatori, che i visitatori; un target di giovani soprattutto, ha riempito il Palaexpo fin dalle prime ore del mattino di sabato e l’organizzazione ha risposto con una ricca serie di contenuti: dibattiti, testimonial dal mondo dello spettacolo, micro-show e dj negli stand più ampi tra gli oltre novanta espositori, di cui molti americani. Un successo tale da aver permesso di fissare già la seconda edizione, prevista a maggio 2016, sempre in sede scaligera. “Le fiere dedicate al mondo del vaping – ha spiegato il presidente di Vapitaly, Mosè Giacomello – sono nate in America e sono cresciute in Europa. L’unico Paese in cui mancavano era l’Italia e abbiamo pensato di realizzare un meeting per riunire produttori di aromi e sapori, catene di franchising, appassionati, artigiani, vapers da tutta Italia. Il tutto con taglio internazionale: il 30% degli espositori è arrivato dall’estero”.
Un'occasione, quella offerta da Vapitaly, che per il vicepresidente dell'Associazione Nazionale Produttori Fumo Elettronico (ANAFE) di Confindustria, Umberto Roccatti, per fare il punto anche sulla normativa fiscale del settore, dato che la nostra, secondo quanto dichiarato da Roccatti, “è l’unica nazione che ha introdotto una tassazione spropositata e penalizzante per le nostre aziende”. Secondo i dati riportati dal ricercatore dell'Istituto Bruno Leoni, Massimiliano Trovato, infatti, anch'egli intervenuto al talk show E-cig: le verità nascoste, in Italia da maggio a giugno 2013, ovvero nell’arco di un mese, causa la nuova tassazione, 123 punti vendita hanno abbassato le serrande e le nuove aperture di quello che era un fiorente mercato sono crollate del 99%. Stando a quanto diffuso da ANAFE/Confindustria, il fatturato del mercato in Italia è passato dai 450 milioni del 2013 ai 300 milioni del 2014, fino ad arrivare ai 60 milioni del primo semestre 2015, un abbattimento di oltre il 50% rispetto al 2014. (Dati Anafe Confindustria e Fiesel Confesercenti).
I consumatori, per risparmiare, si sono spostati dall’acquisto in negozio a quello on-line. “Dal 2012 a oggi – ha dichiarato Arcangelo Bove, fondatore del sito svapoweb.it – il nostro è stato sempre un mercato in crescita. Addirittura abbiamo più che raddoppiato il fatturato da agosto 2014 a gennaio 2015, rispetto all’anno precedente. Poi la tassazione sui liquidi ha portato ad una riduzione di quasi il 25%, che comunque siamo riusciti a recuperare con circa 3.000 nuovi clienti al mese, numeri vertiginosi”. Cifre che sono un’iniezione di fiducia imprenditoriale.
Se in Italia il mercato è in calo a causa delle imposte gravose, in Europa e nel mondo si registra invece crescita (in Gran Bretagna, per esempio, è stato verificato che la e-cig è ad oggi lo strumento più popolare per smettere di fumare) e lo stesso prof. Polosa riconosce che “l’industria vap è maturata assai negli ultimi due anni, nuove tecnologie sono in arrivo: il futuro è roseo per i prodotti di nuova generazione e, dunque, per la salute”.
Dall'altra parte dell'oceano, invece, focalizzandoci sull'area nordamericana, c'è motivo di credere che l'utilizzo dell'e-cig possa superare la sigaretta nel giro di dieci anni. Secondo Bonnie Herzog, analista di Wall Street della Wells Fargo Security, “se la regolamentazione non ostacolerà l’innovazione, sarà lecito pensare che l’e-vapor possa superare il consumo di tabacco nei prossimi dieci anni, aumentando i profitti del settore e generando una crescita del CAGR (compound annual growth rate) di circa il 7%”. In base ad un rapporto Wells Fargo, il settore delle sigarette elettroniche porterà una cifra orientativa di 3,5 miliardi di dollari ricavati dalle vendite totali entro la fine dell’anno. Si prevede il superamento della soglia dei 10 miliardi nel 2018. Per un settore che ha poco meno di 10 anni, è una crescita impressionante.
“Il mercato USA – ha dichiarato Roccatti – è indiscutibilmente il numero uno a livello mondiale, non è stato vincolato da balzelli o norme; spicca la California, ma anche la East Coast è in crescita. Va precisato che in USA si fuma poco: il vaping si è sviluppato sostanzialmente come lifestyle, adottato soprattutto dai giovani. Le aziende di liquidi sono le prime al mondo e parecchie partecipano a Vapitaly”. Un panorama florido, scevro da freni normativi, nel quale tuttavia arriverà una regolamentazione. Nel 2014 sono state 12 le assemblee statali che hanno preso in considerazione proposte di legge mirate all’applicazione di una tassa sulle sigarette elettroniche e/o sui liquidi con nicotina.
Ma passando all’aspetto più trendy e personalizzabile, parliamo di gusto: innumerevoli sono le declinazioni aromatiche dei liquidi, i produttori sono in grado di creare qualsiasi fragranza e vari aromi naturali e artificiali sono gli stessi che vengono usati, ad esempio, in pasticceria, si sono moltiplicati nel tempo e oggi rappresentano il valore aggiunto, l’identità delle e-cig. Si parte dai gusti di base, classici (menta, fragola, limone, vaniglia, caffè, liquirizia, il gusto del tabacco riprodotto per ogni marca di sigaretta tradizionale) e si arriva ai sofisticati pomodoro maturo, tartufo, grappa, rhum, mojito, senza trascurare le possibilità di miscelare e le esperienze “estreme”, quali milkshake, panettone, tiramisù, latte&cacao, fagioli texani con tonno, nachos al formaggio, ali di pollo arrostite. Per “digerire” poi basta una e-cig alla coca-cola, con effetto bollicina sul palato. E questo è solo un assaggio dal menu delle scelte. “Il cibo può essere divertimento e giocare con gli aromi rende un pasto vivace”, ne è convinto il critico enogastronomico Leonardo Romanelli. “Bisogna anche sapere sconvolgere gli astanti commensali con situazioni fuori dal comune – aggiunge – e aspirare un aroma per arricchire un piatto può essere un’esperienza da provare e può essere molto interessante il risultato di un abbinamento con una bevanda: vino, ma, perché no, una tisana, un infuso o una birra. E chissà: questi nuovi sapori potranno stimolare la creatività dei moderni cuochi”.
VapGlossario
Aroma: essenza concentrata, da diluire in una base neutra insapore e inodore.
Atomizzatore: cilindro che contiene l'e-liquid, costituito dal tank (serbatoio) e da una coil.
Base: liquido insapore e inodore, composto da glicole propilenico e glicerina.
Batteria: "cuore" della e-cig, generalmente cilindrica. L'accensione attiva la resistenza che, scaldandosi, vaporizza il liquido contenuto nell'atomizzatore.
Battery box: batteria ricaricabile ad alta capacità con circuito elettronico integrato per la gestione di voltaggio e wattaggio.
Box: scatola, spesso in legno, in cui vengono inserite batterie ricaricabili, attrezzata con attacco per atomizzatore e pulsante di attivazione.
Coil: resistenza che, attivata da una batteria, permette la vaporizzazione del liquido.
Drip: accessorio per l'aspirazione, da inserire nella parte superiore dell'atom.
E-cig: strumento per vaporizzare liquidi da inalazione.
E-liquid: liquido aromatizzato pronto per la vaporizzazione.
Modder: creatore artigianale di box e accessori per l'e-cig.
Refill: riempire il tank con un liquido.
Starter kit: set per neofiti, costituito solitamente da un modello-base di e-cig.
Svapare: inalare vapore attraverso e-cig.
Vari Volt / Vari Watt: batteria che consente di modificare l'intensità del voltaggio e della potenza, da cui dipendono la densità e la nebulosità del vapore.