Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Spettacolo
April 26, 2015
in
Spettacolo
April 26, 2015
0

Il Tribeca Film Festival chiude con una conferma: l’America ama il cinema italiano

Chiara BarbobyChiara Barbo
Time: 7 mins read

 

Si è conclusa la 14ª edizione del Tribeca Film Festival, con un grande successo di pubblico (quasi tutte le proiezioni erano infatti sold out), una selezione di film varia e piuttosto interessante per stili, visioni e soggetti trattati, un’ottima selezione di documentari, e con buon risultato per i film italiani presentati al festival. 

poster verginePartendo proprio da questi ultimi, Vergine giurata (Sworn Virgin) di Laura Bispuri ha vinto il Nora Ephron Prize, premio tutto al femminile, sia perché dedicato a film e autrici che affrontano tematiche femminili, sia per la composizione della giuria, che naturalmente perché istituito nel nome della grande scrittrice, sceneggiatrice e regista americana scomparsa due anni fa. Film italiano che racconta una storia potente di sessualità e di identità negata, girato per buona parte in Albania, Vergine Giurata è una co-produzione fra Italia, Albania, Germania, Kosovo e Svizzera, premiato dalla giuria per “l'originalità della storia che tocca le questioni di identità, di genere e di oppressione in maniera raramente vista prima”, perché si pone e ci pone delle domande, e per “la visione bella e ricca di sfumature che dimostra grande rispetto per il pubblico”. Se è vero che la storia è forte e intensa è anche vero che è proprio questo “rispetto per il pubblico” il problema, che può andare bene per il pubblico americano che ha più di qualche pruderia, e in particolare per il pubblico che definiremmo generalista del Tribeca Film Festival, ma un po' meno per la sensibilità più consapevole e smaliziata europea; il film infatti non va quasi mai in profondità, non osa nel racconto di un tema che non può essere raccontato senza “disturbare”, utilizza poco i luoghi e i bei personaggi che ha a disposizione così come anche il confronto tra il mondo geograficamente e moralmente remoto delle montagne albanesi con una troppo generica provincia italiana.

Un premio è comunque importante, Vergine giurata sta andando piuttosto bene nelle sale italiane e questo è un bene per il cinema italiano, considerata anche la difficoltà di fare un film oggi in Italia e il piccolo budget e le poche settimane di ripresa che Laura Bispuri aveva a disposizione. Ma proprio considerato lo straordinario soggetto del film, è stata purtroppo un'occasione mancata.

hhAlba Rohrwacher, protagonista di Vergine giurata, è anche la protagonista di un altro film italiano presentato al Tribeca nella sezione Spotlight, Hungry Hearts di Saverio Costanzo, film con cui ha vinto la Coppa Volpi, insieme al co-protagonista Adam Driver, al Festival di Venezia 2014.  Hungry Hearts (girato a New York) indaga la fragilità emotiva e della coppia di fronte alla nascita di un bambino, una fragilità che nella madre diventa ossessione, e precipita poco a poco nella cupezza del noir e della mente umana.  

Il film ha avuto una certa attenzione da parte del pubblico e della critica, non tanta quanto ci si aspettava da un regista di talento come Saverio Costanzo, e forse (non me ne voglia la giuria di Venezia) è proprio l'interpretazione di Alba Rohrwacher il punto debole.

palioL'altro film italiano premiato è Palio, il documentario di Cosima Spender che ha ricevuto il premio per il miglior montaggio. Se il Palio di Siena e la Toscana sono soggetti con cui il pubblico americano va a nozze, è vero che quello della Spender è uno sguardo esterno, originale e attento, su una delle tradizioni più note e antiche di casa nostra, “trasformando la vita in arte”, come ha sottolineato la giuria, e Valerio Bonelli ha montato il film con sapienza e vigore, “con una generale eccellenza tecnica”. Anche qui, come sempre più spesso accade nel cinema europeo, si tratta di una co-produzione, in questo caso tra Italia e Inghilterra.

Il quarto tra i film italiani presenti al Tribeca, anche questo nella sezione Spotlight, è Meraviglioso Boccaccio (Wondrous Boccaccio), di Paolo e Vittorio Taviani, maestri assoluti del cinema italiano. Presente al festival solo Paolo Taviani (qui il video della presentazione), ha catalizzato l'attenzione della stampa americana sia per l'interesse verso il tema del film (il Decameron di Boccaccio, con la messa in scena della peste e di cinque delle novelle narrate) sia soprattutto per il ruolo dei Taviani nel cinema e nella cultura del nostro paese in quasi cinquant'anni di storia complessa, scomoda e quanto mai affascinante per l'opinione pubblica americana.

boccaccioIl cinema italiano ha quindi avuto una buona presenza al Tribeca Film Festival 2015, e il pubblico americano conferma di amare il nostro cinema. Al tempo stesso, attori e registi italiani negli ultimi anni frequentano sempre più spesso gli Stati Uniti e New York in particolare, quanto a festival, produzioni e riprese. Paolo Sorrentino, per esempio, dopo aver già girato negli Stati Uniti This Must Be the Place, è in città in questi giorni per i sopralluoghi per il suo prossimo film. E da qualche tempo (dopo la lontana epoca d'oro di Hollywood sul Tevere) attori e registi americani ricambiano, anche se occasionalmente, come nel caso del newyorchesissimo, ma anche italiano, John Turturro che recita in Mia madre, film di Nanni Moretti che tra pochi giorni sarà presentato a Cannes.

Ecco infine i premi principali assegnati quest'anno al Tribeca Film Festival, che si è concluso il 25 aprile con la serata dedicata a quel meraviglioso e terribile affresco newyorchese che è The Goodfellas (Quei bravi ragazzi) di Martin Scorsese.

Più che meritatamente vincitore come miglior film, miglior sceneggiatura e miglior attore protagonista (Gunnar Jonsson) è l'islandese Virgin Mountain, già notato alla scorsa edizione del Festival di Berlino: commedia dolceamara, un piccolo film ben scritto e ben diretto, con un grande (in tutti i sensi!) protagonista, che ha giustamente fatto incetta al Tribeca dei premi principali.

Un po' a sorpresa (e con qualche dubbio), l'altro film che ha ottenuto importanti riconoscimenti è il danese Bridgend di Jeppe Ronde: interamente girato nell'omonima cittadina del Galles, ha vinto per il miglior montaggio, migliore fotografia, e per la miglior attrice protagonista (Sara Murray). Una piccola nota: Bridgend è stata per anni una povera cittadina mineraria in cui molti italiani sono emigrati nel dopoguerra e negli anni successivi. È stata spesso nelle cronache negli ultimi anni per l'altissimo tasso di suicidi tra adolescenti, tema di cui tratta anche il film. 

Democrats di Camilla Nielsson (Danimarca), sulla difficile transizione politica nello Zimbabwe di questi ultimi anni, ha vinto come miglior documentario, mentre la menzione della giuria è andata a In Transit di Albert Maysles, Nelson Walker, Lynn True, David Usui, Ben Wu.

Miglior regista esordiente è stato riconosciuto l'americano Zachary Treitz per Men Go to Battle, mentre il premio per il miglior cortometraggio di finzione è andato a Listen di Hamy Ramezan e Rungano Nyoni (Finlandia, Danimarca) e quello al miglior documentario corto è andato al liberiano Body Team 12 di David Darg. 

Il pubblico ha premiato King Jack di Felix Thompson tra i film di finzione e tra i documentari Transfatty Lives di Patrick O'Brien.  

Istituito quest'anno l'Albert Maysles New Documentary Director Award, premio al miglior regista di documentari esordiente e dedicato al grande documentarista recentemente scomparso, che è andato al bellissimo Uncertain di Ewan McNicol e Anna Sandilands.

Per vedere l'elenco di tutti i premi, con ulteriori informazioni, e immagini, si può consultare il sito internet del Tribeca Film Festival. 

festivalPer concludere, qualche numero sul festival: 101 i film presentati quest'anno, provenienti da 38 paesi, statisticamente sono stati gli scandinavi i più premiati, ma questo non deve sorprendere, soprattutto se si guarda ai riconoscimenti ai festival internazionali degli ultimi anni.  Sono stati 11 i progetti supportati dal Tribeca Film Institute, si sono tenuti 780 meeting individuali al TFI Network Market e sono stati 20 i progetti interattivi presentati.

Ci informano che sono stati 1.350 gli studenti delle scuole pubbliche che hanno assistito alle proiezioni, francamente un po' pochini se si considerano gli abitanti di New York, e se si paragonano (ma non si deve fare!) agli studenti di ogni ordine e grado che ogni anno frequentano la Berlinale. Si può fare di meglio.

Piccola nota finale: il Tribeca Film Festival, fondato nel 2002 da Robert De Niro e Jane Rosenthal, è tanto amato dal pubblico quanto odiato dai produttori e dai filmmaker newyorchesi: la speculazione edilizia selvaggia che ha accompagnato il festival buttando fuori dal quartiere filmmaker e artisti, una politica solo di facciata e lo scarso livello dei film selezionati (eccezion fatta per i documentari) sono le accuse principali. Questo è uno spunto che vale senz'altro la pena approfondire. Ne riparleremo. 

 

Share on FacebookShare on Twitter
Chiara Barbo

Chiara Barbo

Scrivere di cinema o scrivere il cinema? Possibilmente tutti e due. Dalla critica cinematografica alla sceneggiatura passando per la produzione, al di qua e al di là dell'oceano, collaboro con La VOCE di New York e con Vivilcinema, con la Pilgrim Film e con Plan 9 Projects. E anche con altri. Ma per lo più penso, immagino, ricerco, scrivo, organizzo in modalità freelance. Insieme a tanti altri, faccio parte della giuria del David di Donatello. New York è stata una scelta. New York è intensa, vitale, profonda e leggera, pacchiana e intellettuale, libera, creativa, è difficile, è bellissima, ed è la città più cinematografica del mondo.

DELLO STESSO AUTORE

I premiati “a distanza” del Tribeca Film Festival e pensieri sul futuro del cinema

I premiati “a distanza” del Tribeca Film Festival e pensieri sul futuro del cinema

byChiara Barbo
Il cinema al tempo del coronavirus: ora New York ci può emozionare dai film

Il cinema al tempo del coronavirus: ora New York ci può emozionare dai film

byChiara Barbo

A PROPOSITO DI...

Tags: Alba RohrwacherBoccacciocinemacinema italianofestival del cinemafratelli TavianiNew YorkPaolo TavianiSaverio CostanzoTribeca Film Festival
Previous Post

Sesso, noia e Islam

Next Post

Renzi come Urano: vorrebbe ‘mangiare’ tutti i precari delle pubbliche amministrazioni del Sud creati da Roma…

DELLO STESSO AUTORE

Trent’anni fa Harry incontrò Sally e New York celebra quel magnifico film

Trent’anni fa Harry incontrò Sally e New York celebra quel magnifico film

byChiara Barbo
Happy Thanksgiving! I classici film da vedere a casa in cui si celebra la festa

Happy Thanksgiving! I classici film da vedere a casa in cui si celebra la festa

byChiara Barbo

Latest News

Formula 1 in Spagna: Piastri e Norris dominano il podio. Leclerc arriva terzo

Formula 1 in Spagna: Piastri e Norris dominano il podio. Leclerc arriva terzo

byAndreas Grandi
Mosca, telefonata Lavrov-Rubio sull’Ucraina

Mosca, telefonata Lavrov-Rubio sull’Ucraina

byAnsa

New York

Ritorna il Covid? La curva sale: serve un ultimo sforzo per uscire dal tunnel

New COVID Variant Detected in NYC Amid Concerns Over Vaccine Access

byAmelia Tricante
Travolti nel sonno da un camion dei rifiuti: un morto e un ferito a Long Island

Travolti nel sonno da un camion dei rifiuti: un morto e un ferito a Long Island

byCristiano Palladino

Italiany

Italy on Madison, la facciata della sede dell’Italian Trade Agency trasformata per tre giorni in una casa italiana.

Erica Di Giovancarlo (ITA): “Italian lifestyle è un modo di vivere”

byMonica Straniero
Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Next Post

L’Autonomia siciliana non è mai esistita. L’Isola è sempre stata una colonia

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?