Il teatro, si sa, ha bisogno di seguito e sostegno e chi da anni si impegna per far conoscere il teatro italiano a New York merita tutta l’attenzione e il supporto degli amanti di quest’arte, italiani e non. Questa la filosofia con cui Kairos Italy Theater (KIT, per gli amici) ha organizzato una serata di fundraising dall’allettante titolo Potions & Passions, intesa a raccogliere supporto per il lavoro di questa compagnia che dal 2000 ad oggi si è fatta conoscere e apprezzare sulle scene newyorchesi.
E chi vive di teatro, del teatro non può fare a meno: così la serata ha avuto anche un momento performativo ed è stata occasione per presentare il risultato di un lungo percorso di studio su due testi italiani di cruciale importanza nella storia della nostra letteratura. Mercoledì sera nel teatro del Bernie Wohl Center at Goddard Riverside la compagnia diretta da Laura Caparrotti ha accolto amici e sostenitori e presentato un piccolo assaggio del Decameron che la compagnia porta in scena in questi giorni (date in fondo).
L’opera di Boccaccio che nell’Italia del Quattordicesimo secolo, fu in grado di dare impulso a una nuova epoca letteraria, arriva in scena con i giovani ragazzi del KIT con una freschezza comica che non ci si aspetta da un testo di 700 anni d’età. Sul palco gli attori recitano, in inglese, non soltanto i personaggi creati da Boccaccio ma anche la voce stessa dell’autore creando uno straniante e divertente effetto di sottolineatura comica delle parole e dei sentimenti dei personaggi. Il testo si rivela di grande attualità, nell’universalità dei sentimenti umani che mette in scena e la conferma è la reazione partecipata e divertita del pubblico, tra cui, ospite d’onore, il commediografo Mario Fratti, ovvero il teatro italiano a New York.

Laura Caparrotti durante la serata Potions and Passions
E da Boccaccio si arriva a Machiavelli che proprio alle tre novelle del Decamerone messe in scena dal KIT si ispirò per scrivere la sua Mandragola: un legame che la compagnia teatrale italiana ha studiato e messo in scena portando in questi giorni sul palcoscenico entrambe le opere. Due passi importanti del percorso Italian Classics@KIT, con cui il gruppo torna ai classici italiani per evidenziarne il legame col presente. L’opera di Machiavelli arriva in scena con il titolo The Mandrake Root. Dopo le date newyorchesi la compagnia si sposterà a Baltimora e a Washington DC dove il 21 aprile, all’Ambasciata Italiana, metterà in scena il suo The Dante Session. Un’intensa stagione per una compagnia che negli anni è riuscita a farsi conoscere e apprezzare.
“Quando abbiamo iniziato il teatro italiano a New York era Mario Fratti – ha detto Laura Caparrotti durante l’evento di mercoledì sera – Oggi Mario è ancora e sempre sarà il teatro italiano a New York, ma intanto esistiamo anche noi al suo fianco, e siamo diventati la più grande compagnia di teatro italiano in città. Attraverso il nostro lavoro vogliamo mostrare quanto c’è di bello nel nostro Bel Paese”.
Da tre anni la compagnia organizza anche il festival In Scena!, l’unico festival teatrale che coinvolge tutti i cinque distretti della città di New York e che, partito con tre compagnie nel 2013, quest’anno porterà in città, dal 4 al 20 maggio, ben 10 compagnie italiane per una vera scorpacciata di teatro made in Italy.
Gli attori di KIT sono:
Francesco Andolfi, Giulia Bisinella, Carlotta Brentan, Francesco Meola, Jacopo Rampini, Irene Turri.
A New York, Bernie Wohl Center, 647 Columbus Avenue:
The Decameron: 9 e 11 Aprile, 7:30pm; 12 Aprile, 2pm.
The Mandrake Root: 10 e 12 Aprile, 7:30pm; 11 Aprile, 2pm.
A Washington DC, Ambasciata Italiana:
The Dante Session, 21 Aprile.
A Baltimora, John Hopkins University:
The Decameron, 24 Aprile.