Risvegliati Italia! Esci dal torpore nel quale ti sei imprigionata negli ultimi anni, adagiandoti sulle vestigia del passato. Questo il grido lanciato con il tributo futurista di Massimiliano Finazzer Flory, andato in scena al Lincoln Center il 21 Maggio.
Dopo I Promessi sposi e Pinocchio, nel 2011-2012, e Storia di un burattino, nel 2013, la terza volta di Finazzer Flory negli Stati Uniti è con una performance provocatoria, che elogia un movimento del passato per far reagire “i passatisti del nostro tempo”.
A Great Futurist Evening (Una grande serata futurista) è un one-man-show dove l’attore-regista incarna il manifesto che celebra il movimento e la velocità dello spirito, oltre che quella fisica. Finazzer Flory, indossa il frac (abito preferito di Marinetti) e sceglie una mise en scène Brechtiana per cantare l’ode alla corrente che diede un tocco cinetico a tutti i campi artistici. Il novellatore utilizza solo un paio di oggetti di scena e viene affiancato dalla ballerina Michela Lucenti che, attraverso una serie di coreografie avveniristiche, esalta il movimento tributato dal Futurismo. La vitalità del monologo in puro spirito futurista, attinge ai testi del movimento, dalla Fondazione e Manifesto del Futurismo (1909) al Manifesto dei drammaturghi futuristi (1911), alle parole in libertà di Marinetti stesso e le dichiarazioni programmatiche di Giovanni Papini.
La musica, che culla il flusso di coscienza del personaggio di Finazzer Flory, non poteva che essere di compositori che hanno creduto nei valori dei futuristi, come Stravinskij e Sakamoto. Parallelamente, l’illuminazione di scena glorifica l’energia cinetica, riprendendo le indicazioni di Prampolini, con geometrie, colori e luci abbaglianti-lampeggianti che pongono lo spettatore al centro della scena.
Lo spettacolo newyorchese, promosso da Acqua di Parma, è solo una tappa nella tournée statunitense iniziata a Washington che si concluderà a Houston. Sembra emblematica la città di chiusura, perché in effetti l’Italia oggi “chiama Houston, abbiamo un problema”. L’Italia è ferma, ci ricorda la serata futurista, ma può ricominciare a muoversi.
Dopo la maestosa mostra che ha inaugurato il 21 febbraio al Guggenheim, The Italian Futurism 1909-1944 – con 300 opere tra cui quelle di Boccioni, Severini, Carrà, e Russolo – lo spirito futurista continua a spopolare oltreoceano come sprone al cambiamento, al miglioramento, al progresso del Bel paese (e non solo).
Ecco l’elenco delle prossime date della tournée di A Great Futurist Evening:
23 Maggio – Boston – Cambridge MA – Dante Alighieri Society
27 Maggio – San Francisco – Legion of Honor – Fine Arts Museums
29 Maggio – Los Angeles – Italian Cultural Institute – Sala Rossellini
3 Giugno – Houston – St. Thomas University – Cullen Theater Hall in occasione della Festa della Repubblica del 2 giugno.