E’ tempo di decorazioni natalizie, di festività, di belle favole e classici racconti. Tempo di neve, camini, dolci e carezze. Un tempo fatto di voci calde e di cuori pieni. In questo tempo, è magari bello andare in una casa trasformatasi in museo e assistere alla narrazione di uno dei racconti più natalizi che esistano: A Christmas Carol di Charles Dickens. Basandosi sul testo di Dickens, John Kevin Jones e Rhonda Dodd hanno creato A Chritsmas Carol at the Merchant’s House, la casa, eretta nel 1832, dal signor cappellaio Joseph Brewster. La quarta strada, dove si trova ancora la casa, era una zona residenziale, in piena campagna, per i signori che volevano fuggire il caos dell’allora città nella zona bassa di Manhattan. Nel 1835 il mercante Seabury Tredwell compra la casa e ci si trasferisce con la moglie Eliza e i suoi sette figli (un ottavo pargolo nascerà in casa nel 1840). Da allora generazioni di Tredwells hanno continuato a vivere in quella casa, fino a quando nel 1936 non è diventata un museo vero e proprio. Tornando ai giorni nostri e a questo nuovissimo spettacolo del Summoners Ensamble Theatre, immaginate cosa può voler dire assistere a un racconto fatto con le parole di Dickens all’interno di un salotto rimasto intatto dall’Ottocento. Dalle finestre s’intuisce la strada e potrebbe benissimo passare una carrozza invece di una macchina. John Kevin Jones, unico interprete dello spettacolo, potrebbe benissimo essere un narratore che va di casa in casa a intrattenere i bambini con una storia che sa di antico e di buono. L’esperienza è completa e assolutamente adatta alla stagione. Lo spettacolo, infatti, va avanti solo fino al 20 dicembre, alla Merchant’s House (29 East 4th Street). Un consiglio: visitate anche la casa-museo. Ne vale davvero la pena. Per informazioni e biglietti: www.christmascarolnyc.bpt.me o www.merchantshouse.org.

Un momento della Mandragola di Niccolo Machiavelli messo in scena da YoungKIT alla NYU
Parlando di classici, anche se non proprio natalizi, ho voglia di citare il nostro ultimo progetto, La Mandragola, recitata in inglese dalla compagnia giovane della KIT, la YoungKIT. Dopo anni di autori più o meno contemporanei, in compagnia abbiamo sentito la necessità di tornare al nostro passato non troppo recente. Per inaugurare quest’altra nuova strada, che abbiamo chiamato Italian Classics@KIT, abbiamo scelto La Mandragola, il capolavoro di Nicolò Machiavelli. Il risultato è semplicemente sorprendente. Intanto perché questo testo è incredibilmente attuale. Noi lo studiamo a scuola, se siamo fortunati, e nessuno ci ricorda invece quanto parli ancora oggi, nonostante sia stato scritto nel 1518, dell’Italia, della nostra società, delle persone che ci circondano, dei nostri politici e forse anche di noi stessi. A questo si aggiunga che ho a che fare con giovani talenti italiani, ma padroni dell’inglese, estremamente bravi. Francesco Andolfi, Francesco Meola, Carlotta Brentan, Giulia Bisinella, Irene Turri e Ilaria Ambrogi si meritano una citazione individuale perché rendono il lavoro di un regista più facile e soprattutto estremamente piacevole. Recita, dopo il debutto con successo del 5 dicembre, sempre alla Casa Italiana Zerilli Marimo' della New York University. Oggi, 9 dicembre, alle 6:30 pm. La prossima tappa di Italian Classics@KIT è il Decamerone a marzo 2014. Lo saprete, magari in tempo per venire ad applaudire questi talenti tutti italiani.