Sulla giornata della finale del Festival di Sanremo scende la pioggia: copiosa, fastidiosa, accompagnata dall’umidità, ma non riesce a lavare via una briciola di entusiasmo. Il Festival di Carlo Conti ha conquistato la gente, i dati auditel, ma soprattutto i sanremesi che sono tornati a vivere la kermesse canora più famosa d’Italia in prima persona. Merito dell’idea di portare gli artisti sul red carpet, a contatto con la gente. E così, nonostante siano le quattro di pomeriggio e stia piovendo dal primo mattino, nessuno ne vuole sapere di allontanarsi dalle transenne che circondano il teatro Ariston. Aprono gli ombrelli, tirano su i cappucci ma di abbandonare il proprio posto di fan faticosamente sudato dal mattino, non ci pensano nemmeno.
A sette ore dalla vittoria facciamo partire il toto-vincitore di questa 65ª edizione, grazie ad una nostra specialissima giuria popolare a campione, scelta in base a precisi principi di differenziazione di età e provenienza. Chi sarà il vincitore della gente? Una quindicina gli intervistati, un unico vincitore ante tempore. Partiamo.
Per prima cosa mi avvicino alle transenne che danno sul red carpet. In un metro quadro saranno stipate più di dieci persone. Lancio il sondaggio. “Chi volete vinca Sanremo questa sera?” Mi assale un coro di “Dear Jack”. Sono tutti ragazzi molto giovani, alcuni anche bambini spesso più aggiornati dei genitori che li controllano qualche fila più indietro. Propongo una votazione per alzata di mano. In 5 vorrebbero vincesse il re di XFactor Lorenzo Fragola, in 4 optano per la boyband Dear Jack. Una ragazzina minorenne timidamente avanza un voto per Annalisa. “Io vorrei vincesse Tiziano Ferro” fa eco una mamma. “Mamma non hai capito niente, Tiziano non è in gara” le risponde ridendo la figlia che non arriva al metro e venti di altezza e neppure ai 10 anni.
Per la giuria delle transenne è in testa Lorenzo Fragola.
Abbandono il red carpet e mi infilo tra la gente. Trovo una signora impellicciata molto preparata sul Festival. “Mi chiamo Antonina Giacalone e ho l’età del Festival, 65 anni. Abito a Torino ma tutti gli anni con mio marito vengo qui a Sanremo”. Se lei avesse in mano in questo momento un votatore con un potere immenso e il suo unico voto potesse decretare il vincitore assoluto del Festival, chi farebbe vincere? “Nek. Mi piacciono tutti i suoi pezzi, anche Laura non c’è. Sanremo quest’anno mi è piaciuto molto ma lo metto sullo stesso piano degli anni scorsi, né più né meno”. Se lei tifa per Nek il marito punta ad una vincitrice femminile. “Vorrei vincesse Nina Zilli – spiega Giuseppe Agate – Mi piace molto il suo modo di cantare”. Ma, chiedo, al Festival venite sempre in coppia? Mi risponde la moglie: “Guai a farlo venire da solo, stiamo sempre insieme”.
“Scegliamo Il Volo perché spiccano in confronto a tutti gli altri – spiegano Giuseppe Carà e Leonardo di Gloria. Passeggiano sotto all’ombrello in centro a Sanremo, non stanno ammassati alle transenne, anche vista l’età, ma sono aggiornati su tutto – Questo Festival ci ha ricordato lo stile di Pippo Baudo e ci è piaciuto di più degli altri anni”.
Il ventottenne Giovanni Perna di Torino ha deciso di stazionare di fronte all’ingresso della sala stampa perché “i cantanti passano anche di qua e almeno siamo al coperto”. Ritorna su Nina Zilli: “Mi piace molto quel suo modo un po’ blues e un po’ soul che ha di cantare”.
Teresa Dallò (nella foto) si lascia influenzare dai suggerimenti di alcune ragazzine più giovani: “Voto Lorenzo Fragola perchè mi piace come canta”.
Nella giuria popolare comprendiamo anche i commercianti del centro di Sanremo, loro che di Festival ne hanno visti tanti. C’è Virginia Rosas del negozio di abbigliamento La zebra. Da 9 anni vede i retroscena dalla sua vetrina che si affaccia sulla via principale. “Mi piacciono molto sia Il Volo che Malika Ayane ma se dovessi sceglierne solo uno preferirei vincesse Malika”.
Il tabaccaio di paese si chiama Luca Garibaldi ed è sicuro: “Questa sera vinceranno i tre tenori de Il Volo. Mi è piaciuto molto il Festival quest’anno, è stato vicino alla gente e la città si è proprio riempita”.
Il negozio immediatamente a sinistra dell’Ariston da una settimana ha la porta bloccata dalla gente che si ammassa per intercettare qualche vip. Ma il clima è effervescente. La titolare si chiama Monica Giuzzone, ha 36 anni e, nel nostro sondaggio, vota Il Volo: “Secondo posto Annalisa però – ma i secondi posti non vengono conteggiati nella nostra classifica – Questo Festival mi è piaciuto da matti. Carlo Conti ha finalmente scelto dei cantanti che si conoscono. Poi finalmente gli artisti interagiscono con i comuni mortali, il contatto con i fan è stato molto più diretto. Erano sempre qua”, dice indicando le transenne che vede dall’interno del suo negozio. “Ma come Il Volo! Deve vincere Nek – protesta la trentenne Valentina Tinivella, commessa dello stesso negozio – La sua è una bella canzone ma soprattutto lui più invecchia e più diventa figo”. E come darle torto.
Nella nostra giuria popolare c’è anche un giornalista non ancora giornalista. E’ Andrea Cominetti, venticinquenne bresciano studente della scuola Walter Tobagi di Milano: “Penso e temo vincerà il Volo viste le reazioni di questi giorni del pubblico in platea ma io spero vinca Annalisa: il suo è un brano immediato e permette di sfoggiare le sue doti vocali. La sua sarebbe finalmente una consacrazione”. Che ne pensi dei meccanismi di Sanremo, visto che ti ci sei imbattuto per la prima volta? “Dico che è un vero e proprio frullatore con dei ritmi allucinanti e non pensavo. Alla sera sei distrutto però ne vale la pena”.
Per ora la classifica della giuria popolare de La VOCE vede un podio così composto: primo posto per Lorenzo Fragola , con 5 voti, secondi, a pari merito, i Dear Jack e Il Volo.
Ma qui interviene la nostra giuria di qualità: tre personalità che a Sanremo e nel Festival hanno un loro peso specifico. Per questo sarà così anche per i loro voti che invece di contare come un unico punto, conteremo come tre.
Cesare è il barista del teatro Ariston (nella foto è quello a destra), sta vago sul cognome “tanto qua mi conoscono tutti”. Vede chi entra e chi esce durante le serate, sta al bancone con i suoi collaboratori per infinite ore e sa più aneddoti di quelli che racconta: “Quest’anno vincerà Malika. E’ sicuro. Questo è il mio 14° Festival e negli anni ne ho viste di tutti i colori. Il circo quest’anno è lo stesso degli anni scorsi. Le forze dell’ordine invece sono triplicate, forse per paura del terrorismo?”. La cosa più divertente che ci racconta riguarda le consumazioni al banco del bar: “I vip non pagano mai, sono sempre circondati da tanta gente, spesso si dimenticano oppure arriva un fotografo a fare una foto e se li porta via”.
Marilena Margari è la parrucchiera storica più fashion di Sanremo e la porta del suo salone è quella a fianco all’ingresso dell’Ariston. “Non vorrei vincesse Il Volo, loro nel mondo sono già famosi e affermati, la vittoria a loro non serve. Io voto per Chiara, che ha una bellissima voce e un bel brano. In questa settimana sanremese ho tastato il polso della situazione chiacchierando molto con i miei clienti. Una quarantina di Festival l’ho vista ma quest’anno sono tutti entusiasti, sotto più profili. E’ stato un Festival veloce che ha fatto finalmente della buona pubblicità alla nostra città. E’ stata un’edizione di quelle che non si vedevano da anni. Ne sono la testimonianza tutte le persone che ora sono fuori con gli ombrelli nell’attesa di vedere qualcuno, quando invece la pioggia riesce sempre a mandare via tutti”.
Chiara così entra in classifica ma, nel nostro toto vincitore, non riesce ad affermarsi.
L’ultima parola spetta a Walter Vacchino, nientemeno che il proprietario dell’Ariston ed ex presidente delle sale cinematografiche italiane. L’Ariston lo costruì suo padre nel 1955 e ora è gestito dalla tutta la famiglia. Dal 1977 ad oggi i Festival li ha visti tutti e particolarmente da vicino: “Il Festival di quest’anno lo prendo come un auspicio per la ripresa economica, finanziaria e sociale dell’Italia. Ho visto un’organizzazione più attenta, scelte più nazional popolari. La parte scenica finalmente è stata a servizio della musica e non fine a sé stessa. C’è stata molta attenzione verso i temi della famiglia, creando motivo di curiosità e anche buona musica. Vincerà Il Volo e io tifo per loro: sono nati qui a Sanremo, nella nostra città nel 2009, all’interno del programma TV Ti lascio una canzone. E’ la gioventù italiana legata alla tradizione, hanno lavorato per un progetto che è diventato internazionale. Dobbiamo avere il coraggio di esportare nuovi miti musicali nel mondo. La mia è anche una soddisfazione personale per averli tenuti a battesimo sul nostro palco. Rispetto ai vecchi Festival? Non rimpiango niente, ogni anno è un’emozione che si rinnova”.
Il voto del signor Vacchino, con i suoi 3 punti di peso, va ad unirsi ai 4 voti già ricevuti dalla gente e Il Volo prende il volo raggiungendo il primo posto. Che il verdetto della nostra giuria popolare corrisponda alla realtà? A tra qualche ora per l’ardua sentenza.