Il 4 marzo al Klavierhaus Recital Hall di New York City é stato presentato in anteprima mondiale l' album On The Way del pianista napoletano Alberto Pizzo distribuito da Egea Music. Quattordici brani caratterizzati da una rara forza evocativa che colpisce sin dalla prima nota e che non è passata inosservata al produttore e musicista Fabrizio Sotti.
Nell'album troviamo la partecipazione di star della musica internazionale come Mino Cinelu, Toquinho, Renzo Arbore e David Knopfler. Alberto Pizzo, musicista classico votato al superamento dei propri limiti, colpisce per la capacità con cui riesce a cambiare pelle una volta sedutosi al pianoforte. Nella musica di questo compositore ed esecutore, spiccano la disinvoltura d'attuazione e la padronanza tecnica mostrate durante l'esecuzione dei brani. Evidente in lui é la capacità naturale di generare immagini attraverso la propria musica e non a caso Pizzo ha composto diverse colonne sonore e, proprio qui a New York, ha incontrato il suo mentore ovvero Mel Gill uno degli autori di Meta Secrets con il quale ha in progetto la creazione delle musiche per il prossimo prodotto hollywoodiano dal titolo Anything is Possible del quale ci anticipa la realizzazione.
Alberto racconta a La VOCE di come per lui improvvisazione nel jazz significhi melodia e di come questo suo modo di intendere la melodia caratterizzi il proprio genere di jazz. Forte di questa sua identità non teme il confronto con il jazz americano bensì il rapporto con esso diviene scambio e possibilità di creazione di nuovo genere.

Fabrizio Sotti e Alberto Pizzo
“Non riesco a definire il mio proprio modo di suonare – ci ha spiegato – lo identifico come 'il mio modo' ed ho avuto conferma di questo anche da Fabrizio Sotti e da Mino Cinelu che nell'album sono rispettivamente chitarrista e percussionista. Questo mio modo di suonare, nonostante provenga dal mondo classico, non comprende quasi mai il virtuosismo che non è mai parte centrale nelle mie composizioni. La mia musica é più istintiva ed in questo album ho creato ed arrangiato 9 dei 14 brani dove grande attenzione ho rivolto all'aspetto compositivo che si differenzia nettamente dalla parte esecutiva”.
I suoi brani son descrittivi ed al contempo intimi. “Amo il poema sinfonico e per questo il rapporto musica-immagine è centrale nel mio processo di creazione. Attraverso la tecnica, che mi viene dalla formazione classica, posso giocare con i generi musicali ma prediligo sempre l'emozione al virtuosismo e questa é per me una scelta naturale. Trovo la comunicazione verbale molto più faticosa. Invece, attraverso i suoni della musica mi sento più a mio agio e libero di esprimere me stesso. In questo album ho avuto modo di confrontarmi con dei grandissimi musicisti di grande esperienza che però mi hanno fatto sentire a mio agio e la naturalezza e semplicità dimostrata mi ha fatto ricordare la napoletanitá!”.
Al musicista chiediamo come sia nata la partecipazione di questi personaggi importanti al suo disco: “Tutto si è verificato grazie a Gianni Sergio, il mio manager, che segue anche Knopfler in alcuni progetti musicali e lui, avendo avuto modo di ascoltare la mia musica ha deciso di partecipare ma la notizia più clamorosa é che il brano inciso, dove per altro lui canta, uscirà anche nel suo disco previsto in uscita per l'autunno 2014. Fabrizio Sotti l'ho incontrato e conosciuto ai Caraibi un paio di anni fa e da allora collaboriamo costantemente ed io ne son davvero entusiasta”.
E poi c'è anche Renzo Arbore, pietra miliare della musica italiana: “L'ho agganciato presso gli studi del Trafalgar Recording Studios (dove si registrano le colonne sonore di Morricone, tanto per rendere l'idea). La Cinevox (che ha realizzato colonne sonore per moltissimi film di grande successo tra cui, solo per nominarne una, quella di Profondo Rosso di Dario Argento) si è dimostrata davvero interessata ed ha investito nell'album rendendo possibile la partecipazione di Renzo Arbore. Invece Toquinho l'ho incontrato all'American's Cup dove gli é stato proposto di rielaborare ritmi brasiliani con Bach e quindi abbiamo riarrangiato Bachianinha un brano di Paulinho Nogueira ispirato a Bach dove con l'arrangiamento abbiamo evidenziato l’aspetto barocco della melodia, con una vena sudamericana. L'esperimento é riuscito benissimo ed io l'ho trovato incredibilmente semplice ed entusiasmate al contempo. Il nome dell'album é In The Way ed io ci tenevo particolarmente a questo nome in quanto rappresentava per me il percorso newyorchese anche se la foto di copertina é stata scattata in Inghilterra”.
La prossima data newyorchese è prevista per domenica 9 marzo, con un esisbizione per solo pianoforte su brani da On the Way. Poi il 12 Marzo alla Metropolitan Room Pizzo si esibirà in trio con Fabrizio Sotti e Mino Cinelu. Altre date importanti per Alberto Pizzo saranno in Italia per presentare il suo album nelle librerie Feltrinelli. Le date saranno disponibili sul sito Internet dell'artista a partire dal 30 Marzo. Ad agosto é atteso in Giappone e il 4 di settembre al prestigioso Festival di Ravello. Per questi e altre appuntamenti di una carriera che si promette brillante, gli facciamo i nostri migliori in bocca al lupo.