Il Carnegie Hall, fondato dal filantropo Andrew Carnegie nel 1890, è uno dei luoghi topici della musica classica e leggera a livello mondiale. Approdare ad esibirsi sul suo palco non è da tutti, ma il talento del giovane pianista di origini napoletane, Julian Gargiulo, ha conquistato l'attenzione del prestigioso teatro della Grande Mela con l'esibizione del 12 gennaio.
Il repertorio della serata includeva brani di Beethoven, Chopin, nonché alcune nuove composizioni di Julian, come l'anteprima mondiale della Sonata per pianoforte e tromba, con il trombettista Joe Burgstaller. Gargiulo ha anche eseguito l’aria 'Verita' dal suo musical Middlebury Musical con la soprano Roza Bulat e il tenore Bradley Wisk.
Julian Gargiulo si è formato al Conservatorio di Verona con Aureliana Randone e alla Accademia Mugi di Roma con Aldo Ciccolini, nonché al Conservatorio di Mosca con il grande Mikhail Mezhlumov. Ma la svolta per il musicista partenopeo, è stata determinata dallo sbarco in America, quando ha completato gli studi alla Rowan University (con Veda Zuponcic), al Peabody Institute, alla John Hopkins (con Boris Slutsky), all’Università del Maryland (con Santiago Rodriguez) e al Mount Vernon di New York.
Julian, ormai direttore del Water Island Classical Music Festival nelle Virgin Islands, mescola al suo grande talento, un approccio ironico alle sue esibizioni per coinvolgere il pubblico. Desidera creare un’atmosfera di complicità con gli spettatori-ascoltatori, tale da creare un ponte anche con i compositori dei brani che esegue.