East Harlem, 6 febbraio 2020, ore 19:00, alla pizzeria Sottocasa. La scena si apre su una delle zone storiche della comunità italiana a Manhattan, dove ha avuto luogo l’ Italian Town Hall Meeting organizzato dal Consolato Generale d’Italia a New York. Protagonista indiscussa della serata: la lingua italiana.
Oggetto di crescente interesse e studio, la lingua del Bel Paese è da sempre amata dal popolo americano, su questo non c’è dubbio. Negli ultimi anni, l’italiano è stato ulteriormente valorizzato dall’efficiente gioco di squadra della comunità ed istituzioni italiane, che hanno colto l’incontro ad Harlem per scambiarsi idee ed esperienze a riguardo.
In particolare, durante l’Italian Town Hall Meeting si è celebrato il lavoro svolto dalla squadra Italiana che ha avuto come risultato l’apertura della Young Diplomats Magnet Academy, denominata anche PS 242, la prima scuola bilingue pubblica italiana a Manhattan. Abbracciando il metodo CLIL (Content and Language Integrated Learning), che prevede l’insegnamento di alcuni contenuti e materie curriculari in lingua seconda, ed il conseguente apprendimento della lingua tramite la scoperta di nuove nozioni, la scuola promuove l’insegnamento della lingua italiana ai bambini in modalità immersiva nelle discipline matematiche e, anche, tramite la musica e lo sport.
D’altronde, New York è il fulcro ideale per una rivoluzione bilingue.
E’ già attivo a New York un altro programma bilingue di Italiano a Brooklyn, Benson Hurst, presso la PS112, dove il programma è offerto fino al 3rd grade e si sta espandendo alle classi successive.

Erano presenti all’incontro la Superintendente del Distretto 3, Christine Loughlin, che ha parlato in supporto dell’espansione dei programmi bilingui, la Preside della scuola PS242 Denise Desjardin che ha presentato la sua squadra di insegnanti, composta da docenti esperti specializzati in bilinguismo con abilitazione riconosciuta dal DOE, la dirigente scolastica dell’Ufficio Istruzione del Consolato, Annavaleria Guazzieri, che ha lavorato fianco a fianco dei genitori di InItaliano, Francesco Fadda, Benedetta Scardovi e Stefania Puxeddu per l’avvio del programma, Berardo Paradiso, presidente dello IACE che ha supportato il nuovo programma con finanziamenti previsti dal Governo Italiano per questo tipo di programmi.
Presente anche il presidente del Multilingual Committee del distretto, Lucas Liu. Il programma è, infatti, aperto sia bambini bilingue italiano, sia anche a chi non parla l’italiano a casa.
Fabrice Jaumont, educatore, ricercatore e autore di The Bilingual Revolution, ci suggerisce che con la creazione di programmi bilingue nelle scuole pubbliche, la città fornisce accesso ad una istruzione bilingue di qualità a bambini di provenienza culturale e socioeconomica diversa. Lo scrittore, presente all’Italian Town Hall Meeting ad Harlem, ha colto l’occasione per parlare del suo ultimo libro sul bilinguismo, tradotto in italiano da Stefania Puxeddu di InItaliano, è distribuito dalla stessa Associazione.
L’importanza del bilinguismo ed il suo ruolo non solo sociale, ma anche nella formazione cognitiva di un bambino è cruciale.

La complessità del bilinguismo comprende tante sfumature quanti benefici. Gli individui bilingue possono comunicare con più persone globalmente e, conseguentemente, hanno accesso ad un maggior numero di possibilità lavorative, accademiche ed artistiche, oltre che alle reti professionali e sociali ed imparano più velocemente e facilmente una terza lingua tramite l’impiego delle strategie di apprendimento utilizzate per imparare o perfezionare la seconda lingua.
Françoise Grosjean, famoso psicologo e linguista internazionale, osserva che l’identità del bilingue “va oltre i confini nazionali”. Apprezzo questa metafora come simbolo dell’atteggiamento di multiculturalismo ed apertura mentale che contraddistingue chi parla due lingue, pensa in due lingue e vive in due lingue. Chi abbraccia due culture, due mentalità, chi sa osservare il mondo attraverso due paia di lenti diverse.
Il bilinguismo è un regalo prezioso che si fa ad un bambino. Va oltre alla comunicazione, oltre alla praticità. Amplia lo sviluppo mentale, i pensieri, le prospettive del mondo.
Grazie al lavoro e alla collaborazione del Consolato Generale d’Italia a New York, con il Department of Education della città di New York , la rivoluzione bilingue iniziata a Brooklyn, ora estesa a Manhattan, ad Harlem, è determinata nel crescere e conquistare altre comunità newyorchesi, con prossima fermata a Staten Island. Il Console Generale Francesco Genuardi ha concluso la serata con la seguente osservazione: “New York is the city that never sleeps and be sure that Italians in New York do never sleep”.
Visti i risultati, sembra proprio sia così.