Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Libri
April 6, 2014
in
Libri
April 6, 2014
0

Rondini su Montecassino, a 70 anni dalla catrastrofe

Marco PontonibyMarco Pontoni
Montecassino dopo il bombardamento

Montecassino dopo il bombardamento

Time: 5 mins read

 

Nella mia vita di lettore ci sono pochi libri di guerra. Il nudo e il morto di Norman Mailer, (guerra nel Pacifico), con cui sorpresi la commissione d'esame alla Maturità. La carne paziente di Willi Heinrich (guerra vista dalla parte dei tedeschi), che lessi da bambino e da cui Peckinpah nel '77 trasse il film La croce di ferro. Uomini e no di Elio Vittorini (guerra partigiana, a Milano), che mi stupì per la modernità della scrittura. Addio alle armi di Hernest Hemingway (Prima guerra mondiale, disfatta italiana a Caporetto), di cui mi è rimasta però soprattutto la storia d'amore. Mattatoio 5 di Kurt Vonnegut (bombardamento di Dresda riletto in chiave "psichedelica"), il più spiazzante e decostruito.

Recentemente, un altro libro si è aggiunto a questa breve lista, Le rondini di Montecassino di Helena Janeczek, pubblicato in Italia da Guanda. Ora, io non credo alla teoria della differenza. Non credo nelle differenze di genere, non credo che uomini e donne siano, in natura, radicalmente diversi, sul piano psicologico, emozionale e del linguaggio. Tuttavia, ammetto che una parte di me si è (ingenuamente) stupita del fatto che una donna abbia potuto raccontare la guerra in una maniera così forte, epica, "virile". Per me questo libro è sullo stesso piano degli altri sopra citati (tutti scritti da uomini, la maggior parte dei quali la guerra l'ha fatta davvero) e a volte li supera.

HJÈ un libro che tutti dovrebbero leggere e che colpisce per diverse ragioni. Per l'enorme sforzo di documentazione che deve essere costato all'autrice, in primo luogo. Poi, per la capacità della Janeczek – che scrive anche su Nuovi argomenti e Nazione indiana – di trattare tutta questa materia, tutta la massa dei dati meteorologici, geografici, militari, antropologici, in modo tale da estrarne storie "vere", nemmeno un po' forzate, nemmeno un po' pretestuose. Infine, per l'affresco tracciato, che ha l'ambizione di disegnare i confini dell'intero melting pot mandato a morire a Montecassino in una delle battaglie più tragiche combattute sul suolo italiano nella Seconda guerra mondiale, fatto di americani del Texas e maori della Nuova Zelanda, di ebrei della Jewish Brigade e di monaci benedettini, di tedeschi e indiani, di polacchi scampati al nazismo e ai gulag staliniani e di gurka nepalesi, di marocchini e italiani.

Alla sua uscita – nel 2010 – il romanzo è stato ricondotto a quel filone battezzato da Wu Ming New Italian Epic. Questa non è una rubrica per specialisti, critici o docenti universitari interessati al mutevole universo delle classificazioni, quindi non ci penso proprio ad addentrarmi su quel terreno molle. A me pare che Le rondini di Montecassino meriti in primo luogo perché cattura il lettore, e poi – ma questa è già una considerazione più tecnica – per l'interessante incastro che propone fra dati di realtà, autobiografia (l'autrice, ebrea polacca, cresciuta a Monaco di Baviera e approdata in Italia a 19 anni, si rivela fin dalle prime pagine) e invenzione romanzesca. Un po' come avviene a volte in Kundera, per intenderci.

Il pezzo di storia che racconta è presto detto, si fa per dire: l'Abbazia di Montecassino fu teatro, tra il gennaio e il maggio del 1944, della più sanguinosa offensiva condotta lungo la linea Gustav, che i tedeschi avevano approntato per arginare l'avanzata degli Alleati verso Roma, e che aveva appunto nell'Abbazia benedettina il suo fulcro.

Quest'anno cadono i 70 anni dalla battaglia, che culminò, il 15 febbraio del 1944, nel bombardamento del luogo sacro, per ordine del generale americano Clark. Una decisione controversa, su cui ritornano proprio in questi giorni i media italiani, anche per analizzare il comportamento tenuto all'epoca dal Vaticano e da Papa Pacelli, insolitamente prudente nel pronunciare parole di condanna, che i tedeschi avrebbero certamente strumentalizzato. Sono state organizzate per l'occasione anche diverse cerimonie, fra cui, lo scorso marzo, la visita del presidente Giorgio Napolitano.

Montecassino fu senza dubbio uno spaventoso carnaio, con cifre a cui non siamo più abituati: in tutto morirono più di 135.000 persone, fra cui molti civili, che avevano cercato rifugio nel monastero e nelle grotte circostanti (oltre alle bombe, ad ucciderli fu un'epidemia di tifo, racconta la Janeczek). La stessa distruzione dell'Abbazia, uno dei grandi simboli della cristianità, non accelerò la sua presa da parte delle truppe di terra; fra le macerie i tedeschi continuarono infatti ad attestarsi fino a maggio.

copertinaIl romanzo restituisce quegli eventi come solo l'arte del romanzo riesce a fare. Mescolando passato e presente, memoria e emozione. Personalmente ho trovato insuperabile la storia del giovane maori che, ai giorni nostri, visita Montecassino per ritrovare i racconti del nonno, che lì aveva combattuto ed era stato preso prigioniero, per essere poi spedito in un campo di lavoro in Polonia. Combattere sui vari fronti della Seconda guerra mondiale è stato il "pegno" che tanti popoli sottomessi al giogo del colonialismo (inglese e francese soprattutto) hanno pagato, per cominciare ad essere trattati da esseri umani a pieno titolo. Non a caso, e con poche eccezioni, nei vent'anni successivi gran parte delle colonie è diventata indipendente (i maori, che non potevano aspirare ad una vera e propria patria, ne hanno tratto beneficio solo marginalmente).

Nel romanzo le diverse sfumature – anche generazionali – dell'appartenenza ad un popolo "indigeno", come si sarebbe detto di lì a poco, sull'onda del montante orgoglio terzomondista, vengono rese puntualmente, senza alcun cedimento oleografico. L'orgoglio del vecchio reduce, che nel fango e nel sangue del fronte italiano ha forgiato una nuova identità; il disprezzo del figlio, che considera quei reduci "collaborazionisti" del regime coloniale britannico; l'affetto sincero e disincantato ad un tempo del nipote: in queste pagine c'è anche molto del nostro presente multiculturale, con le sue identità sfaccettate, con i suoi spaesamenti. Con le memorie che non passano mai. Con la necessità di ricostruire o reinventare il passato, per conoscersi, a volte persino per salvarsi, come ci racconta Helena Janeczek quando la terza persona singolare cede il posto alla prima, quando ad entrare in scena è lei bambina, in una Monaco che nulla ricorda degli eventi della guerra e del nazismo, una bambina che, stranamente, quando si gioca a indiani e cowboy, prende sempre le parti dei primi…

 

Helena Janeczek, Le rondini di Montecassino, Guanda, 2010.

Il romanzo è stato tradotto e pubblicato in numerosi paesi, in lingua inglese con il titolo The swallows of Montecassino (la traduzione è di Frederika Randall).

Il sito dell'Abbazia di Montecassino in inglese: montecassinoabbey.org

 

Share on FacebookShare on Twitter
Marco Pontoni

Marco Pontoni

Sono nato in Sudtirolo 50 anni fa, terra di confine, un po' italiana e un po' tedesca. Faccio il giornalista e ho sempre avuto un feeling per la narrazione. Ho realizzato video e reportages sulla cooperazione allo sviluppo in varie parti del mondo. Finalista al Premio Calvino, ho pubblicato il romanzo Music Box e, con lo pesudonimo di Henry J. Ginsberg, la raccolta di racconti Vengo via con te, tradotta negli USA dalla Lighthouse di NYC con il titolo Run Away With Me. Ho da sempre una sconfinata passione per gli autori americani, Lou Reed, l'Africa, la fotografia, i viaggi e camminare.

DELLO STESSO AUTORE

Il paradosso Salvini e dei suoi “squadristi patridioti”: un pericolo per la democrazia

Come siamo arrivati al politico Salvini uno di noi, il declino che ben ci rappresenta

byMarco Pontoni
We Shall Not Be Moved. Un libro e 4 CD per raccontare l’America che resiste

We Shall Not Be Moved. Un libro e 4 CD per raccontare l’America che resiste

byMarco Pontoni

A PROPOSITO DI...

Tags: battaglia di MontecassinoGuandaletteratura italiana contemporanealibriromanzi di guerrascrittori italianiSeconda Guerra Mondiale
Previous Post

Anche i supereroi e i superattori soffrono

Next Post

Gli interessi della democrazia

DELLO STESSO AUTORE

Ritorno a Fascaray: un libro sull’identità, un affresco scozzese

Ritorno a Fascaray: un libro sull’identità, un affresco scozzese

byMarco Pontoni
Franco Battiato alla Highline Balloroom, New York. Foto: Tomas Fanutza

Quando Franco Battiato annunciò “L’era del Cinghiale Bianco” postmoderno

byMarco Pontoni

Latest News

Chinese port / Ansa

China Exports to U.S. Grind to a Halt: No Ships Left Its Ports in Past 12 Hours

byGrazia Abbate
Porto e container in Cina / Ansa

Calo nei traffici tra Cina e USA, dazi e tensioni rallentano gli scambi

byGrazia Abbate

New York

Chiara Arrigoni, autrice di Pelle, testo selezionato per il programma di mentorship di In Scena! 2025 a New York – ph. courtesy dell’artista

“Pelle”, il reading di Chiara Arrigoni a New York per In Scena! 2025

byMonica Straniero
While Adams Trusts Lawsuits to Bring Funds Back to NY, Trump Defies Judges

Adams-Trump faccia a faccia alla Casa Bianca per fondi federali

byFederica Farina

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post
Caschi Blu dell'Onu in Libano

Contro il “Barnum dell'antimafia”, fate un appello all'ONU per inviarci i caschi blu

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?