Passata la boa della prima settimana del 76° Festival di Cannes, con i tantissimi applausi che hanno salutato lunedì sera la proiezione di Fallen Leaves, di Ari Kaurismaki, un film come sempre poetico ma questa volta anche sorridente (grande novità nella filmografia del bravo regista finlandese, già tanto apprezzato in Miracolo a Le Havre e L’uomo senza peccato) che lo piazza di diritto tra i candidati al palmares. Racconta la storia di due persone, sole, che si incontrano per caso nella notte di Helsinki e cercano di trovare il primo, unico e definitivo amore della loro vita.
Il loro percorso verso questo onorevole obiettivo è offuscato dall’alcolismo dell’uomo, dai numeri di telefono persi, dal non conoscere nomi o indirizzi reciproci e dalla tendenza generale della vita a frapporre ostacoli a coloro che cercano la felicità. Con Kaurismaki, come sempre, l’amore vince su tutto.
E veniamo ad oggi, con IN CONCORSO due pesi massimi del cinema di autore, uno di seguito all’altro: Wes Anderson, con Asteroid City, e Marco Bellocchio con Rapito, primo dei tre film italiani in gara per la Palma d’Oro.
L’attesissimo film del regista texano vanta, com’è consuetudine per i suoi lavori, un cast davvero d’eccezione: Tilda Swinton, Tom Hanks, Scarlett Johansson, Adrien Brody, Edward Norton, Steve Carell, Matt Dillon, Willem Dafoe, Margot Robbie e Jeff Goldblum.
Girato per lo più in Spagna, nella periferia della città di Chinchon, per il paesaggio desertico che la circonda, il lungometraggio è ambientato in America, a metà degli ‘50, ai tempi delle sperimentazioni nucleari, nella città immaginaria di Asteroid City, sperduta nel deserto, dove si svolge un convegno di astronomia, noto come Junior Stargazer. La convention attira da ogni parte del paese moltissimi studenti, superdotati e autori di loro invenzioni, che saranno giudicati da militari del Pentagono. Si organizzano numerose competizioni accademiche, intervallate da alcuni periodi di riposo. Come spesso accade nei film di Wes Anderson, molto amato per la sua eccentricità, dramma, commedia e romanticismo si fondono in un racconto assolutamente universale.
Asteroid City si annuncia come una storia surreale e assolutamente sarcastica, dunque, pronta a conquistare i fan del regista ad un anno da The French Dispatch, che aveva diviso pubblico e critica.
E dopo il surreale, sarà invece la volta del reale, della storia, sullo schermo della sala del Palais des Festivals et des Congrès con Rapito, il tanto atteso film di Marco Bellocchio dopo l’applauditissima e premiata serie Effetto Notte sul rapimento di Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse (presentata lo scorso anno proprio a Cannes e dove l’ottantatreenne regista piacentino ha ricevuto la Palma d’Oro alla carriera). Fabrizio Gifuni (che nella serie rappresentava Moro) è presente anche in questo lavoro, nei panni dell’inflessibile monsignore di Bologna che dirige il rapimento assieme a Paolo Pierobon, Fausto Russo Alesi, Barbara Ronchi, Enea Sala (Edgardo Mortara da bambino), Leonardo Maltese (Edgardo ragazzo) e Filippo Timi.
Tratto liberamente da Il caso Mortara di Daniele Scalise (Mondadori), il film è stato sceneggiato dallo stesso Bellocchio e Susanna Nicchiarelli.
Già nel 2002, con L’ora di religione, Marco Bellocchio sfiorava il tema del battesimo a tradimento, somministrato al figlio del protagonista, Ernesto Picciafuoco, ateo. Ma allora era un dettaglio, mentre oggi è la trama di Rapito e della vicenda umana e politica che il film racconta. Nel 1858, nel quartiere ebraico di Bologna, i soldati del Papa irrompono nella casa della famiglia Mortara: per ordine del cardinale, sono andati a prendere Edgardo, il loro figlio di sette anni. Secondo le dichiarazioni di una domestica, a sei mesi di vita il bambino, ritenuto in punto di morte, era stato segretamente battezzato.
La legge papale è inappellabile: deve ricevere un’educazione cattolica. I genitori di Edgardo, sconvolti, faranno di tutto per riavere il figlio. Sostenuta dall’opinione pubblica e dalla comunità ebraica internazionale, la battaglia dei Mortara assume presto una dimensione politica. Ma il Papa non accetta di restituire il bambino. Mentre Edgardo cresce nella fede cattolica, il potere temporale della Chiesa volge al tramonto e le truppe sabaude conquistano Roma…
“Ho scritto una lettera a Papa Francesco ha detto oggi Bellocchio -, spero abbia voglia di vedere il mio film: ha tante cose ben più importanti da fare ma chissà che non trovi il tempo per una serata divertente, interessante, tra amici. Attendo”.
I produttori del film (Rai Cinema, Ibc Movie e Kavac Film) hanno deciso di evolvere per l’alluvione gli incassi del primo giorno di programmazione.
Ed ora alcuni dei film più attesi delle altre sezioni.
UN CERTAIN REGARD
Los Colonos-The Settlers, opera prima di Felipe Gàlvez. Ambientato in Cile, all’inizio del XX secolo, è la storia di un ricco proprietario terriero che assume tre cavallerizzi per delimitare il perimetro della sua vasta proprietà, e per aprire una rotta verso l’Oceano Atlantico attraverso la Patagonia. La spedizione, composta da un giovane cileno, un mercenario americano e uno spericolato tenente britannico, si trasforma ben presto in un’incursione “civilizzatrice.
If only I could hibernate di Zoljargal Purevdash. Anche questo opera prima, racconta di un adolescente povero ma orgoglioso. Genio della fisica, è determinato a vincere un concorso scientifico per ottenere una borsa di studio. Ma, quando sua madre trova lavoro in campagna, è costretto ad accettare un duro lavoro per scaldare la casa e provvedere ai suoi fratelli.
Terrestrial Verses di Ali Asgari e Alireza Khatami. Il film iraniano segue un gruppo di persone mentre affrontano i limiti culturali, religiosi e istituzionali imposti da varie autorità sociali, dagli insegnanti ai burocrati, offrendo un ritratto pieno di sfumature di una società complessa.
PREMIERE
Kubi di Takeshi Kitano. Sei anni dopo Outrage Coda (presentato fuori concorso alla 74.ma Mostra del Cinema di Venezia) il regista giapponese presenta un film ambientato nel sedicesimo secolo mentre dei signori della guerra lottano per controllare il Giappone. Lord Oda Nobunaga deve fare i conti con una ribellione ideata da Araki Murahige che, successivamente, scompare. Nobunaga decide quindi di cercare il fuggitivo assicurando che chi riuscirà nell’impresa sarà il suo successore.
Cerrar Los Ojos di Victor Erice. Un famoso attore spagnolo scompare durante le riprese di un film. Sebbene il suo corpo non venga mai ritrovato, la polizia conclude che è stato vittima di un incidente in mare. Molti anni dopo, il mistero che circonda la sua scomparsa viene riportato alla ribalta.