La Automobili Lamborghini, azienda italiana produttrice di automobili di lusso, oggi interamente posseduta dalla tedesca Audi, aveva annunciato con orgoglio la campagna pubblicitaria With Italy, For Italy – 21 views for a new drive per dare un segnale di riscossa al paese in seguito all’emergenza Covid-19. La campagna consisteva in un grande progetto fotografico denominato “Venti fotografi italiani per venti Regioni” che avrebbe dovuto celebrare le bellezze dell’Italia, esaltandone le qualità e l’identità competitiva.

Secondo Katia Bassi, Chief Marketing & Communication Officer di Automobili Lamborghini, “Questo è il nostro atto di amore e gratitudine per il nostro Paese. Per noi ‘With Italy, For Italy’”, ha aggiunto, “è un progetto di grande valore culturale e sociale. Veniamo da un periodo di emergenza dove l’Italia ha dovuto affrontare una grave crisi e sarà costretta a confrontarsi con sfide importanti. In questo contesto abbiamo sentito una forte responsabilità e deciso di mettere al servizio del Paese la forza del nostro Brand, icona del Made in Italy, e la potenza dei nostri canali di comunicazione, per contribuire attraverso il talento di artisti italiani a valorizzare l’Italia a livello globale”.
Per realizzare questo progetto ambizioso, l‘azienda di Sant’Agata Bolognese ha convocato venti tra i maggiori talenti della fotografia italiana, chiamati a interpretare l’ethos, l’unicità e l’eccellenza delle 20 Regioni italiane insieme a 20 Lamborghini. Ai 20 fotografi selezionati, la Lamborghini ha aggiunto la celebre fotografa Letizia Battaglia, a cui è stata affidata una speciale interpretazione della sua città, Palermo.
Tutte le foto sono state pubblicate sulla pagina Facebook della Lamborghini, a partire dal 7 settembre di quest’anno. Ogni giorno veniva pubblicato un piccolo numero di foto in ognuna delle quali il soggetto principale era una Lamborghini ripresa in una regione italiana.
Il 17 novembre la Lamborghini ha pubblicato alcuni post con le foto di Letizia Battaglia, in cui si vedeva una Aventador SVJ gialla e due ragazze adolescenti in alcuni luoghi di Palermo tra cui piazza Pretoria, piazza Sant’Anna e la Cala.
“Valorizzare gli angoli di una città meravigliosa, una città che è come una bambina piena di sogni e speranze”, si legge sulla pagina Facebook di Lamborghini, “Letizia Battaglia ha ritratto la sua Palermo assieme alla nostra Aventador Svj. E lo ha fatto in una maniera meravigliosa”. Il marchio tedesco ha commentato così gli scatti commissionati e realizzati dalla fotografa Letizia Battaglia.
Posted by Lamborghini on Tuesday, November 17, 2020
A city that is like a little girl, full of hopes and dreams. A soul-touching place. That’s the way the great photographer Letizia Battaglia portrayed the streets of Palermo with our Aventador SVJ. #Lamborghini #AventadorSVJ #WithItalyForItaly #Sicily#Sicilia #Palermo pic.twitter.com/v5Ae0m6Hlc
- Lamborghini (@Lamborghini) November 17, 2020
https://www.facebook.com/lamborghini.italia/posts/1786572848186184
17/11/2020 · Letizia Battaglia ha ritratto la sua Palermo assieme alla nostra Aventador SVJ. E lo ha fatto in una maniera meravigliosa. Valuing the corners of a wonderful city, a city that is like a little girl full of dreams and hopes. @[100044294086395:2048:Letizia Battaglia] portrayed his Palermo together with our Aventador SVJ.
https://www.facebook.com/Lamborghini/posts/5326456410713269
17/11/2020 · Every little corner of Palermo has its own importance. It tells the story of a city that is like a little girl, full of hopes and dreams. The photos Letizia Battaglia captured with our Aventador SVJ are a representation of life in its deepest facets.
Le foto di Letizia Battaglia hanno suscitato una polemica feroce alimentata inizialmente da moltissimi commenti critici sui social media, seguite da una dichiarazione dell’Art Directors Club Italiano (ADCI), l’associazione che dal 1985 riunisce i migliori professionisti del mondo della pubblicità e della comunicazione. “La fotografa probabilmente”, ha affermato Vicky Gitto, presidente dell’ADCI, “per questi scatti ha inseguito un’idea che era nella sua mente, la Palermo-bambina senza rendersi conto che ha restituito tutt’altro”.
“Ovvero”, continua il presidente dei pubblicitari italiani, “un’incomprensibile cartolina che più che valorizzare scorci di Palermo, se ne appropria con arroganza, con quel bolide che a dispetto di tutti i suoi punti di eccellenza, come la storia del marchio, il design, l’avanguardia tecnologia, irrompe prepotentemente e disarmonicamente in una Palermo quotidiana, con un pubblicitariamente misero leitmotiv donne, motori e soldi. L’unica cosa, “conclude Vicky Gitto, “che qui le donne sono bambine”.
Si pronuncia anche il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che scrive su Facebook:
PER OVVII MOTIVI, QUESTO POST NON HA IMMAGINI
“Il Comune di Palermo non ha autorizzato la campagna della Lamborghini attualmente presente sui social network con modalità che non condividiamo. Chiedo quindi alla società di sospenderla.
La società ha presentato una richiesta per realizzare ‘un grande progetto fotografico a finalità culturale e sociale per celebrare le bellezze d’Italia, esaltandone le qualità e l’identità’, ma di questo ‘progetto’ non abbiamo avuto i dettagli, che abbiamo scoperto solo ieri dopo l’avvio della campagna pubblicitaria.
La nostra amministrazione ha sempre manifestato, al di là del giudizio sull’espressione artistica, la propria contrarietà all’utilizzo del corpo femminile, ancor più delle bambine, per messaggi commerciali e per la comunicazione pubblicitaria. Questo non ha nulla a che vedere con l’arte e le sue espressioni, che non è certo nostro obiettivo sindacare, a maggior ragione trattandosi di un lavoro di Letizia Battaglia, di cui siamo onorati come suoi concittadini del lavoro che ha svolto e svolge”.
La Lamborghini risponde alle critiche con un comunicato inviato alla redazione di PalermoToday : “Questi scatti di Letizia Battaglia rientrano all’interno del nostro progetto ‘With Italy, for Italy’, iniziativa che nasce come atto di amore di Lamborghini per il suo Paese, per sostenerne il rilancio in un momento di grandi sfide come quello attuale. Abbiamo fortemente voluto Letizia Battaglia nel team dei 21 fotografi italiani perché condividiamo i suoi valori e il senso di responsabilità che ha da sempre espresso nelle sue opere. Quando abbiamo deciso di coinvolgerla eravamo consapevoli della forza e della potenza delle sue immagini; lei che, nella sua lunga carriera come fotografa, ha trattato temi di attualità e sempre molto delicati”.
Tuttavia, poco dopo, la Lamborghini cancella i post con le foto della Battaglia, che vengono stroncate senza pietà sul Mattino di Sicilia da Carlo Ramo che scrive:
“Letizia Battaglia non è mai stata appassionata di auto e non ha mai avuto dimestichezza né con la foto ‘posata’, né con quella paesaggistica, tantomeno con la gestione della luce e del colore. E si vede.

Personalmente trovo le foto assolutamente banali e prive di qualsiasi motivo di stimolo. Se fossero state scattate da un fotografo ‘senza nome’ certamente non sarebbero neanche rimaste nel suo archivio. Ma così è. Nel marasma generale del nulla in cui viviamo, non conta più l’opera, ma chi la fa. E ciò che fa più specie è che una donna ‘anti sistema’ come lei, si sia prestata a questo giochino di piccolo marketing quotidiano.
Il vecchio assioma ‘bene o male, purché se ne parli’ è più una vulgata che un dato reale.”
E Ramo continua: “In ogni caso, può essere vero nel caso di prodotti di largo consumo, rivolti al grande pubblico, non certo ad una auto rivolta solo ad uno sparuto numero di potenziali acquirenti che molto probabilmente, per estrazione socio-culturale, non hanno idea di chi sia Letizia Battaglia.
Che poi ci si venga a raccontare che con queste immagini venga valorizzata la Città è quanto dire. Al di là di questo, il mio stupore è dato dalla ‘connivenza’ della Battaglia, con un sistema economico-culturale che, dalla sua storia umana e professionale, sembrerebbe avere sempre osteggiato. Mi auguro che da tutto questo ‘can can’ le ragazzine abbiano tratto almeno un vantaggio economico adeguato, oltre che il loro inconsapevole sfruttamento della loro immagine a fini esclusivamente economici”.
E’ altrettanto chiaro nel suo commento sintetico su Facebook, Francesco Carlo che scrive: “Mah, niente di che. Quando capirete che certi fotografi sono bravissimi nel loro settore che li ha resi celebri, ma non hanno la minima idea di come valorizzare altri soggetti, sarà troppo tardi. Non basta prendere un nome rinomato per creare belle fotografie”.
Avendo iniziato la mia carriera di giornalista da fotografo per l’agenzia Sygma e avendo lavorato in questa veste per alcune delle più prestigiose testate internazionali mi sento di dire senza tema di smentita che questa volta Letizia Battaglia non è stata all’altezza della sua fama. Partendo dalla premessa che chiunque avrebbe potuto realizzare due foto ugualmente banali – veramente poca cosa – l’accostamento delle due bambine e la Lamborghini – ancora più che di cattivo gusto – non ha alcun senso e certamente non ha alcun nesso con lo slogan “With Italy, for Italy”.
Per usare le parole di Fantozzi, il più noto personaggio di Paolo Villaggio, nel film, Il secondo tragico Fantozzi, a proposito de La corazzata Potëmkin, diretto nel 1925 da Sergej Michajlovič Eisenstein, questa volta Letizia ha fatto una cagata pazzesca, spero per lei retribuita molto bene, e il linguaggio ampolloso della casa automobilistica non può nasconderlo né indurci a cambiare idea. Bisogna avere il coraggio di gridare: “Il re è nudo” a prescindere dalle sciocchezze che racconta la Lamborghini.
Premesso che a tutti può capitare di sbagliare – basti pensare all’orribile, ridicolo e costosissimo spot pubblicitario prodotto recentemente per la Calabria da Gabriele Muccino, che è costato ai contribuenti un milione e settecentomila euro – anche se Letizia non facesse più nulla potremo sempre consolarci e ricordarla per le sue foto straordinarie in bianco e nero di Palermo e della lotta alla Mafia.
Ma per favore, non raccontateci altre sciocchezze su queste sue foto patetiche!