A Firenze grande appuntamento mondiale con l’Arte (proprio con la A maiuscola): si tiene infatti, fino al 29 settembre, a Palazzo Corsini, la 31ma edizione della Biennale Internazionale dell’Antiquariato, appuntamento che celebra i suoi primi 60 anni. Anche con la Florence Art Week, un ricco programma che prevede eventi, conferenze e performance che coinvolgeranno le strade del centro storico. Infatti il fil rouge dell’arte antica partirà anche dall’unicità della proposta artigianale ed imprenditoriale della città di Firenze. Le Gallerie d’arte di Via Maggio e Via de Fossi, così come le boutique di Via Tornabuoni e Ponte Vecchio propongono infatti eventi insoliti in occasione dei quali, sia collezionisti esperti sia gli amanti del bello, possono ammirare opere inedite ed uniche. Inoltre, la straordinaria partnership tra la Biennale e la Frick Collection di New York, coinvolge il top management della più importante collezione privata al mondo e alcuni dei loro trustees, negli eventi inaugurali della manifestazione.
“La Biennale di Firenze è un museo unico al mondo ma… in vendita”, così definisce la Biennale il suo Segretario Generale, il giovane Fabrizio Moretti, in carica da tre anni. “Ci sono ben 77 gallerie internazionali che espongono, due anche da New York, la Nicholas Hall e la Sperone Westwater, e tutte insieme propongono circa 4.500 opere di varia tipologia fra dipinte, sculture, oggetti e mobili, accuratamente vagliate dall’autorevole Vetting, la commissione scientifica che conta esperti di ogni settore artistico e consente al compratore di acquistare in sicurezza. Un numero di opere il cui valore stimato è di centinaia (e centinaia) di milioni di euro.”
Questa edizione numero 31 segna i 60 anni di attività della Biennale, un traguardo che gli organizzatori hanno voluto festeggiare in diversi modi, sia con la Florence Art Week, sia con tutti i musei della città aperti, sia con una mostra fotografica allestita nel foyer del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Gli scatti, per lo più inediti, escono solo ora dagli archivi della Biennale, grazie all’attenta ricerca e selezione dell’antiquario Bruno Botticelli, e ritraggono visitatori illustri e gli antiquari insieme ai loro capolavori.
Fra i pezzi prestigiosi negli stand allestiti nel palazzo fiorentino settecentesco, osservati anche da Vittorio Sgarbi, ospite della preview della rassegna, ci sono una veduta veneziana del Canaletto esposta dalla galleria londinese Dickinson, un olio su tela del Tiepolo raffigurante Siface davanti a Scipione l’Africano portato da Milano da Matteo Lampertico e poi, da Matteo Salamon, una tempera su fondo oro attribuita a Ventura di Moro, una Sacra famiglia di Domenico Beccafumi da Orsi, la “Venere educatrice di Amore” di Pelagio Pelagi da Marletta, Antonio Vivarini da Frascione, Dirck van Baburen dai newyorkesi di Nicholas Hall, Giovanni Boldini da Antoniucci-Lapiccirella e, per il Novecento, lavori di Giorgio de Chirico (da Tornabuoni), Giulio Aristide Sartorio (da Berardi), Lucio Fontana (sempre da Dickinson).
Ancora, per quanto riguarda la scultura, spicca un inedito di Benedetto Da Maiano proposto dalla milanese Longari, oltre a opere di Lorenzo Bernini, Ercole Ferrata, Lorenzo Bartolini e Guido Reni. Un mondo dell’arte di qualità incredibile quindi a Firenze, un’occasione unica al mondo di vedere il meglio del meglio, e una settimana anche di visite di direttori di musei, collezionisti, galleristi e appassionati, in arrivo da tutto il mondo.