President: Giampaolo Pioli    |    Editor in Chief: Stefano Vaccara
English Editor: Grace Russo Bullaro 

  • Login
VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily Newspaper in the US

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lingua Italiana
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lingua Italiana
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Arte e Design
October 16, 2011
in
Arte e Design
October 16, 2011
0

ARTE/ Quirinale: galleria mozzafiato

Niccolò d'AquinobyNiccolò d'Aquino
Time: 3 mins read

A sinistra In foto la Sala Augusto al Quirinale 

Nel disastro generale ci sono delle notizie che confortano e lasciano sperare che non tutto sia perduto. Se il “privato” si allea con il “pubblico” o, meglio, gli viene in soccorso, può uscirne la formula vincente. E se da una parte c’è un’imprenditrice di carattere, Diana Bracco, a capo della omonima industria farmaceutica e dall’altra Giorgio Napolitano, cioè uno dei migliori e più attenti Capi di Stato che la sorte ha voluto donare a un’Italia non sempre meritevole, allora il risultato è più che positivo.
È il caso, per esempio, del restauro della magnifica Galleria di Alessandro VII Chigi nel palazzo del Quirinale. Con un finanziamento di mezzo milione di euro, che di questi tempi forse le finanze dello Stato avrebbero avuto qualche difficoltà a giustificare, la Fondazione Bracco che Napolitano ha scelto come partner ha portato a compimento la prima parte del ritorno all’antico splendore della Galleria, che è davvero mozzafiato, al punto da essere stata presa a modello nientemeno che per la Reggia francese di Versailles, particolare che non tutti conoscono. Per la verità, la storia di questo gioiello del barocco romano è legata filo doppio con la Francia.
L’imperatore Napoleone che voleva fare del Quirinale la sede del suo potere – e non gli riuscì perché a Roma non arrivò mai – ordinò che la Galleria, lunga 70 metri e riccamente decorata nel 1667 da un gruppo di pittori guidati da Pietro da Cortona su commissione da Papa Alessandro VII Chigi, venisse divisa in tre sale più piccole. Nacquero così la Sala Gialla, la Sala di Augusto e la Sala degli Ambasciatori. Divisione che è rimasta è tale resterà, perché come hanno spiegato i due principali curatori cioè Rossella Vodret, soprintendente per il Polo museale della Città di Roma e Louis Godart, consigliere per la conservazione del Patrimonio artistico, ciò che è fatto è fatto e, ad abbattere le pareti, si correrebbero inutili rischi di stabilità per il Palazzo. In fondo è giusto così: l’intervento napoleonico fa comunque parte della Storia.
L’importante è stato riuscire a fare gli interventi che hanno riportato alla luce gli originali ed elegantissimi dipinti e decorazioni seicentesche. Inoltre sono state riaperte le ben 13 enormi finestre che danno sul grande cortile interno del Quirinale, inspiegabilmente chiuse da tempo immemorabile. E così, mentre prima il passaggio attraverso le tre sale era appunto solo questo – un passaggio veloce, in tre grandi ambienti non molto illuminati e quasi cupi – ora è diventato un affascinante percorso di luce e di piacere per gli occhi, che sarà visibile a tutti, perché come ha ricordato Pasquale Cascella, consigliere per la stampa e la comunicazione del Quirinale, la domenica il Palazzo che ospita la Presidenza della Repubblica ed è «la casa di tutti gli italiani» apre al pubblico e, due volte alla settimana, anche alle scuole.
E non è finita qui. Oraverranno avviati i lavori di restauro dei soffitti. È in programma lo “strappo” dei dipinti ottocenteschi. Perché si sospetta che, sotto gli intonaci di epoca successiva, ci siano quelli originali pensati da Pietro da Cortona. Diana Bracco, chiaramente compiaciuta, ha sottolineato che «le vicissitudini del Palazzo del Quirinale s’intrecciano con quelle del Paese, un Paese che oggi, anche grazie al successo delle celebrazioni dei 150 anni dell’unità d’Italia, ha dimostrato di riscoprire con entusiasmo il valore dell’identità nazionale».
Non sono parole di circostanza. C’è solo da augurarsi che gli italiani, che di vicissitudini ne stanno vivendo parecchie, capiscano finalmente che puntare sull’enorme patrimonio artistico, sulla sua valorizzazione e recupero, può davvero essere una delle strade per uscire dall’infido pantano in cui si trovano.

Share on FacebookShare on Twitter
Niccolò d'Aquino

Niccolò d'Aquino

DELLO STESSO AUTORE

Salvato dallo Swing: l’avventura “musicale” di un prigioniero italiano in America

Salvato dallo Swing: l’avventura “musicale” di un prigioniero italiano in America

byNiccolò d'Aquino
Post Made in Italy: no, il Made in Italy non è morto, ha solo cambiato nome

Post Made in Italy: no, il Made in Italy non è morto, ha solo cambiato nome

byNiccolò d'Aquino

A PROPOSITO DI...

Previous Post

OCCUPY WALL STREET/ Un Columbus Day diverso

Next Post

L’INDRO/ Non sorpassate la linea

Discussion about this post

DELLO STESSO AUTORE

Se innovazione e ottimismo si incontrano: Massimo Lapucci e le OGR torinesi

Se innovazione e ottimismo si incontrano: Massimo Lapucci e le OGR torinesi

byNiccolò d'Aquino
L’Italia in balia di Di Maio e Salvini? La Storia la fanno Washington e Mosca

L’Italia in balia di Di Maio e Salvini? La Storia la fanno Washington e Mosca

byNiccolò d'Aquino

Latest News

Assalto a Capitol Hill: oggi iniziano le udienze volute dal Congresso

L’FBI indaga Trump per spionaggio nucleare. Lui smentisce: “È una bufala”

byMassimo Jaus
Usa, nuove esercitazioni nello stretto Taiwan

Usa, nuove esercitazioni nello stretto Taiwan

byAnsa

New York

Salman Rushdie accoltellato durante una conferenza a New York

Salman Rushdie Stabbed Before Lecture in Western New York

byLa Voce di New York
Arrestata presunta spia iraniana a Brooklyn: voleva colpire una dissidente

Arrestata presunta spia iraniana a Brooklyn: voleva colpire una dissidente

byPaolo Cordova

Italiany

Torna in Sardegna il festival “MusaMadre”: richiamo della cultura e delle radici

Torna in Sardegna il festival “MusaMadre”: richiamo della cultura e delle radici

byManuela Caracciolo
“Senato&Cultura”: premiati gli imprenditori che rendono grande l’Italia nel mondo

“Senato&Cultura”: premiati gli imprenditori che rendono grande l’Italia nel mondo

byNicola Corradi
Next Post

L'INDRO/ Non sorpassate la linea

La Voce di New York

President: Giampaolo Pioli   |   Editor in Chief: Stefano Vaccara   |   English Editor: Grace Russo Bullaro

  • New York
    • Eventi
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Expat
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 - 2022
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017

No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • English

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In