Non so se appositamente, il 76.mo Festival di Cannes ha riservato il finale della rassegna per la Palma d’Oro ai film italiani. Dopo il bellissimo Rapito di Marco Bellocchio ammirato ieri, oggi è la volta di Nanni Moretti con il suo Il sol dell’avvenire e venerdì torna sulla Croisette Alice Rohrwacher con La chimera, ambientata nel mondo dei tombaroli negli anni Ottanta. Anche i francesi fremono per vedere il film di Moretti, storico beniamino di Cannes: partecipa al Festival dal 1978 (quando portò in gara Ecce Bombo), è stato premiato con la Palma d’Oro nel 2001 per La stanza del figlio, nel 2012 è stato presidente di giuria e nel 2021, dopo la proiezione del film Tre piani, il pubblico di oltre 2300 spettatori del Grand Theatre si è lasciato andare ad una standing ovation di oltre dieci minuti.
Veloce panoramica sui film di oggi.
IN CONCORSO

La passion de Dodin Bouffant, film diretto da Trần Anh Hùng, regista e sceneggiatore vietnamita naturalizzato francese, Caméra d’or a Cannes nel 1993 per la pellicola d’esordio, Il profumo della papaya verde, e Leone d’oro alla 52.ma Mostra di Venezia per Cyclo. Il film è una storia di amore&cucina. Siamo nella Francia del XIX secolo e i protagonisti: la cuoca Eugénie (Juliette Binoche) e il gastronomo Dodin Bouffant (Benoît Magimel) cucinano piatti di altissimo livello, grazie anche alla forte complicità presente tra i due (un tempo coppia pure nella vita, ndr) e, quando Dodin chiede ad Eugénie di sposarlo, si trova a doverla conquistare proprio attraverso la cucina. Un inno alla qualità femminile.
Il secondo film in gara per la Palma d’oro è Il sol dell’avvenire, di e con Nanni Moretti, ma anche con Margherita Buy, Silvio Orlando e Barbora Bobulova. Il film segue le vicende di Giovanni che dirige, tra mille incertezze, un film sulla vita di un intellettuale comunista nel 1956, l’anno dell’invasione sovietica dell’Ungheria. Nel frattempo, il suo matrimonio va in crisi e le scene del film che sta girando si intrecciano con la sua storia personale.(https://lavocedinewyork.com/arts/2023/04/20/nanni-moretti-ci-fa-sognare-il-sol-dellavvenire/) Al mercato cinematografico di Cannes il film è stato già venduto in 190 paesi per la distribuzione nelle sale.
FUORI CONCORSO
Per la gioia dei cinefili, Kennedy di Anurag Kashyap, regista indiano già applaudito a Cannes nel 2012 per Gangs of Wasseypur. Il film in concorso è una rivisitazione dei noir anni Quaranta. Kennedy (Rahul Bhat) è un ex poliziotto insonne (e corrotto) a lungo ritenuto morto che cerca la sua redenzione. E’ la terza collaborazione tra regista e attore dopo Ugly del 2013 e Dobaaraa del 2022.
UN CERTAIN REGARD

Hopeless del coreano Chang-Hoon Kim: uno sguardo d’autore sul genere noir. Senza speranza e senza avvenire un ragazzo si getta tra le braccia della malavita ma finisce preda di un’organizzazione criminale dominata da un leader degno delle sette più pericolose.
Kadib Abyad di Asmae El Moudir. E’ un documentario girato dalla giovane regista marocchina nella sua casa di infanzia a Casablanca: Asmae è convinta che la bambina ritratta in una vecchia foto non sia lei, iniziando così un’indagine nella quale mette in discussione il racconto della sua famiglia, la memoria del suo quartiere e del suo paese. Una ricerca sulle bugie di cui si è nutrita la sua generazione.
PREMIÈRE

L’amour et les forets della regista e sceneggiatrice francese Valérie Donzelli. Un amore tossico. Blanche (Virginie Efira) incontra Grégoire (Melvil Poupaud) e pensa di aver trovato l’uomo giusto, va a vivere con lui, lontano dalla famiglia e dalla sorella gemella Rose. Ben presto, purtroppo, capisce di trovarsi sotto l’influenza di un uomo possessivo e pericoloso. “Quest’amore è una camera a gas” cantava Gianna Nannini.
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