Ha preso il via sulla Croisette il 76mo Festival di Cannes, con la ormai celebre “montée des marches”, ovvero la parata delle star sul red carpet, l’ascesa all’empireo cinematografico.
Dopo l’edizione annullata, causa Covid, nel 2020, e posticipata “per prevenzione” a luglio 2021 (ma con l’obbligo della mascherina in sala), il cinema sul grande schermo riprende il suo classico posto a maggio (dal 16 al 27) per quella che tutti in Francia hanno già ribattezzato come il ritorno alla normalità di una kermesse spesso indicata come termometro mondiale per la salute della settima arte.
Per il cinema italiano si tratta di un’edizione davvero particolare: sono ben tre, infatti, i film in concorso per la Palma d’Oro, Il sol dell’avvenire di Nanni Moretti, La chimera di Alice Rohrwacher e Rapito di Marco Bellocchio.
Dopo l’arrivo di tante star internazionali, l’attrice Chiara Mastroianni, madrina di Cannes 2023, ha dato il via alle 19 (ora francese) alla kermesse transalpina. L’attrice e modella francese, di origini italiane, in linea paterna, è forse la figura che meglio di tutte incarna l’abbraccio tra cinema italiano e settima arte francese, in quanto figlia di un mostro sacro per eccellenza di entrambi i panorami cinematografici: il mitico Marcello e l’altrettanto mitica Catherine Deneuve, la cui immagine (bellissima) troneggia sul Palais des Festivals et des Congrès che ospita i film in programma.
Durante la cerimonia d’apertura è stata consegnata all’attore Michael Douglas la Palma d’oro d’onore, giusto riconoscimento dopo 50 anni di carriera che lo ha visto ricevere ben due Oscar (per Basic Instinct e Wall Street).

Michael Douglas ha dichiarato: “È sempre una boccata d’aria fresca essere a Cannes, che considero una meravigliosa piattaforma di eccellenza per artisti coraggiosi. Il Festival mi ha sempre ricordato che la magia del cinema non è solo in ciò che vediamo sullo schermo, ma nella sua capacità di influenzare le persone in tutto il mondo”.

Film d’apertura (fuori concorso) Jeanne du Barry, di e con Maiwenn, Johnny Depp, Benjamin Lavernhe, Melvil Porpaud e Pierre Richard: film in costume ambientato nel diciottesimo secolo e in cui Depp interpreta re Luigi XV. Al centro della trama, l’ascesa e la caduta della cortigiana Jeanne, che riesce a entrare nelle grazie del re: si innamorano perdutamente e lei si trasferisce a Versailles, infrangendo l’etichetta di corte. Per Johnny Depp il ritorno a Cannes è anche un ritorno sulle scene con un ruolo importante dopo il lungo processo che lo ha visto protagonista insieme all’ex moglie Amber Heard, che lo accusava di violenze casalinghe: una battaglia legale durata diversi anni, dal 2016 al 2022, conclusasi con la condanna dell’attrice a versargli un risarcimento pari a 10.35 milioni di dollari.

Grande è l’attesa di pubblico e critica per Asteroid City di Wes Anderson, un habitué di Cannes. Si è parlato molto del film anche per il suo incredibile cast: Margot Robbie, Tom Hanks, Scarlett Johansson, Bryan Cranston, Hong Chau, Tilda Swinton, Willem Dafoe, Edward Norton e Steve Carell. Il film si svolge durante una convention di astrofili in una città americana fittizia nel 1955.
La vecchia quercia, di Ken Loach, maestro del cinema inglese di protesta e due volte vincitore della Palma d’oro. A 86 anni potrebbe essere il suo ultimo film (Anche se Thierry Frémaux, direttore artistico del Festival, ha fatto notare che lo dice ogni volta…). Ancora una volta si parla di drammi sociali: il film, infatti, è incentrato sui rifugiati siriani in Inghilterra. Il titolo si riferisce a un vecchio pub trascurato dove si incontrano gli abitanti del luogo e che diventa un territorio conteso dopo l’arrivo di un nuovo flusso di migranti.
Tokyo Toilet di Wim Wenders. Il regista tedesco si sdoppia: è presente sia in competizione sia fuori concorso. Punta alla Palma d’oro con una storia di fantasia incentrata sulla bellezza e sul design architettonico dei bagni giapponesi: chi lo ha visto parla di un film abbastanza affascinante. Annunciato già nel 2022, il lungometraggi propaganda l’ideale “utopico” di un bagno pubblico in cui l’umanità è uguale. Protagonista è Koji Yakusho, già visto in Babel. Nella sezione Séances Spéciales, Wim Wenders presenta il documentario Anselm: un ritratto in 3D del pittore tedesco Anselm Kiefer.
May December di Todd Haynes. Il regista americano riporta sul tappeto rosso di Cannes due grandi interpreti come Natalie Portman e Julianne Moore, protagoniste della pellicola che racconta di una coppia sposata che si sente sotto pressione quando un’attrice arriva per fare delle ricerche per un film su uno scandalo pubblico del loro passato.
Dead leaves di Aki Kaurismaki. Altro grande ritorno sulla Croisette è il nuovo film del celebre regista finlandese, a sei anni dalla sua ultima pellicola. Secondo quanto riferito, Dead Leaves (Foglie morte) è incentrato su un commesso e un sabbiatore, anche se oltre a questo si sa poco della trama. “La tragicommedia sembra essere il mio genere”, ha dichiarato il regista all’annuncio del progetto.

In conferenza stampa Thierry Frémaux ha detto che ha fatto di tutto per convincere Martin Scorsese a portare il suo Killers of the Flower Moon in concorso, ma il regista italoamericano ha detto no, non c’è stato nulla da fare. Il film, che ha per protagonisti Leonardo DiCaprio e Robert De Niro, però, avrà la sua prima mondiale proprio sulla Croisette il 20 maggio.

Grande attesa anche per altri film fuori concorso. A cominciare da Indiana Jones e il quadrante del destino con Harrison Ford, il 18 maggio.
Ci sarà anche la prima del cortometraggio queer western di Pedro Almodovar, Strange way of life, con Ethan Hawke e Pedro Pascal.
Da segnalare infine, fuori concorso, anche Occupied City di Steve McQueen. C’è grande attesa per il nuovo film del cineasta britannico, che si concentra, questa volta, sulla sua città d’adozione, Amsterdam, con un documentario che analizza la città olandese durante l’occupazione nazista della Seconda Guerra Mondiale, tra il 1940 e il 1945.