Da venerdì 24 marzo a sabato 1° aprile Bari festeggerà la 14ma edizione del Bif&st (Bari-Festival internazionale del cinema), affermatosi a pieno diritto come uno dei più importanti eventi cinematografici italiani grazie alla sua vastissima offerta di alto valore culturale, scientifico e alla sua multidimensionalità, tra cinema, fiction e scienza.
A testimoniare la sua crescente importanza, a livello italiano e internazionale, è la aumentata partecipazione di importanti personalità e operatori dei vari campi che il programma, tra tante difficoltà economiche, presenta ogni anno.
E’ una manifestazione per certi versi utopistica, frutto dell’unione di due menti creative, multidisciplinari: quella del compianto regista Ettore Scola (che del Bif&st è stato presidente fino alla sua morte, nel 2016) e di Felice Laudadio, direttore artistico del Bif&st che – tra le tante cose – è stato direttore della Mostra del Cinema di Venezia, del TaorminaFilmFest, di EuropaCinema e della Casa del Cinema di Roma.
Il Bif&st 2023 – posto sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica – è promosso e finanziato dalla Regione Puglia e prodotto dalla Fondazione Apulia Film Commission con la collaborazione del Ministero della Cultura e del Comune di Bari. Sue location saranno a Bari quattro magnifici teatri (Petruzzelli, Piccinni, Kursaal Santalucia, Margherita), il Multicinema Galleria e a Mola di Bari il Teatro Van Westerhout.
Da quest’anno, il regista tedesco Volker Schlöndorff, Premio Oscar per il film Il tamburo di latta – ricavato dal romanzo omonimo del Premio Nobel Günter Grass – sarà il presidente del Bif&st, con Margarethe von Trotta – in carica per sei edizioni – e Ettore Scola quali presidenti onorari. Schlöndorff è uno dei 21 cineasti vincitori della statuetta dell’Academy Award che negli anni hanno partecipato al Bif&st, tenendo affollatissime masterclass.

Ricchissimo il programma, a cominciare dalla pre-apertura del 24 marzo al teatro Kursal. Un evento speciale in collaborazione con Amnesty International: il documentario “Rumore – Human Vibes” di Simona Cocozza che affronta la relazione tra musica e diritti umani: in sala tanti cantanti, tra cui i Negroamaro, Ivano Fossati, Paola Turci, Nada, Niccolò Fabi, i Modena City Ramblers e Simone Cristicchi. Il portavoce e direttore della comunicazione di Amnesty International Riccardo Noury e il musicista e compositore Roy Paci interverranno al termine della proiezione.

Otto saranno le anteprime internazionali – selezionate fra la produzione mondiale più recente e totalmente inedite in Italia – presentate nella sezione non competitiva al Teatro Petruzzelli (in programma “Il ritorno di Casanova” di Gabriele Salvatores, “Ingeborg Bachmann. Viaggio nel deserto” di Margarethe von Trotta; “Mia” di Ivano De Matteo; “Quando” di Walter Veltroni; “The Kiss” di Bille August; “Couleurs de l’incendie” di Clovis Cornillac; “Le torrent” di Anne Le Ny; “Air – La storia del grande salto” di Ben Affleck.

Dodici saranno i film provenienti da tutto il mondo della sezione competitiva Panorama Internazionale: la giuria – composta dal regista iraniano Jafar Panahi (presidente onorario), dal critico Jean Gili, dalla produttrice Bettina Brokemper, dall’attrice Valeria Cavalli, dai registi Salvatore Maira e Pippo Mezzapesa e dalla critica Grazyna Torbicka – attribuirà i premi al miglior regista, alla migliore attrice e al miglior attore protagonisti.
Quest’anno le masterclass – che si terranno come sempre al mattino al Teatro Petruzzelli, dopo la proiezione di un loro film – coinvolgono esponenti di spicco della nostra cinematografia: il regista Gabriele Salvatores, l’attore Fabrizio Bentivoglio, l’attrice Sonia Bergamasco, l’attore e regista Luigi Lo Cascio, il produttore Guido Lombardo e lo scrittore, sceneggiatore e autore televisivo Francesco Piccolo.

Saranno 7 i film della sezione ItaliaFilmFest/Nuovo cinema italiano – 6 dei quali presentati in anteprima mondiale assoluta – che verranno valutati da una giuria del pubblico composta da 24 spettatori e presieduta dalla produttrice Donatella Palermo: “Scordato” di Rocco Papaleo con Giorgia; “Le mie ragazze di carta” di Luca Lucini con Maya Sansa e Neri Marcoré; “L’uomo senza colpa” di Ivan Gergolet con Valentina Carnelutti; “Gli altri” di Daniele Salvo con Ida Di Benedetto e Lorenzo Parrotto; “Tutti i cani muoiono soli” di Paolo Pisanu con Paolo Pisanu e Orlando Angius; “La terra delle donne” di Marisa Vallone con Paola Sini e Valentina Lodovini.

Torna in questa edizione BariFictionF&st, una rassegna essenziale di opere televisive (tv movie, serie, miniserie, docufiction ecc.) prodotte da grandi broadcaster italiani e internazionali, in primis Rai Fiction, con incontri del pubblico con il cast e i produttori. Saranno presentate: “Il metodo Fenoglio” con Alessio Boni; “Un posto al sole”; “Cuori” con Daniele Pecci e Andrea Gherpelli; “Il Patriarca” di e con Claudio Amendola; “Sophie Cross”, serie franco-belga con Alexia Barlier; “Next of Kin”, serie finlandese con Nika Savolainen.

Non solo cinema a Bari, ma anche impegno internazionale in difesa dei diritti del popolo iraniano: il 28 marzo, dopo la proiezione del film “Leila’s Brothers” di Saeed Roustayi (Iran 2022), tre cineasti iraniani presenti a Bari esprimeranno la propria solidarietà ai colleghi perseguitati dal regime degli Ayatollah. Al regista Jafar Panahi verrà simbolicamente conferito in serata il Premio Federico Fellini Platinum Award for Cinematic Excellence.
Infine, nell’ambito della storica sezione del Bif&st “La storia, la memoria” fortemente voluta da Ettore Scola, il Teatro Piccinni ospiterà un tributo alla Titanus – la più antica casa cinematografica italiana fondata nel 1904 da Gustavo Lombardo, guidata poi con successo dal figlio Goffredo e ora nelle mani del nipote Guido – intitolato La Titanus che avrà 120 anni nel 2024 con la presentazione di 10 film che hanno fatto la storia del cinema italiano: “Le amiche” di Antonioni, “Rocco e i suoi fratelli” di Visconti, “L’armata Brancaleone” di Monicelli, “Operazione San Gennaro” di Dino Risi, “L’uccello dalle piume di cristallo” di Dario Argento, “Ballando, ballando” di Scola, “Troppo forte” di Verdone, “Roma” di Fellini e la proiezione del documentario di Giuseppe Tornatore “L’ultimo Gattopardo–Ritratto di Goffredo Lombardo”.
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