E’ vero che un solo ascolto può essere insufficiente per giudicare la bontà o meno di un brano, ma è anche vero che nella storia del festival ci sono state canzoni che hanno colpito e messo d’accordo tutti fin dal primo ascolto, vedi Non ho l’età di Gigliola Cinquetti, Nel blu dipinto di blu di Modugno, Perdere l’amore di Massimo Ranieri, Ti lascerò di Anna Oxa, e più recentemente Come saprei di Giorgia, Occidentali’s Karma di Francesco Gabbiani, Zitti e buoni dei Maneskin e la vincitrice dello scorso anno Brividi di Mahmood e Blanco. Quello che sembra mancare in questa 73.ma edizione del Festival di Sanremo è una canzone che “spacca” lo schermo e dà emozioni così profonde, o così gioiose, da proporsi da subito come il tormentone dell’anno. Forse anche perché sono troppe, 28, le canzoni in gara e non sempre la quantità è sinonimo di qualità.
Detto questo, ecco la classifica della seconda serata votata all’Ariston e il mio voto personale (ognuno può pensarla come vuole – ricordate l’articolo 21 della Costituzione? Bene):
1 Colapesce Dimartino Splash -7,5- Dopo Musica leggerissima (vincitrice del premio della Sala stampa nel 2021) non era facile riproporsi all’attenzione ma loro ci riescono, con un brano dal sapore battistiano e con atmosfere cinematografiche. “Meglio soli su una nave / per non sentire il peso delle aspettative”.

2 Madame Il bene nel male -5,5- Ci si aspettava molto da lei, tanto amata dai social ma… dopo alcuni brani più complessi, tenta una via un po’ più facile con una base che non mi ha convinto molto.
3 Tananai Tango -7- L’ultimo posto quest’anno sarà di qualcun altro (alla faccia del Fantasanremo). Ha dimostrato che la voce ora c’è, eccome (dopo le piccole stonature dello scorso anno): una ballata (nulla di rivoluzionario, ma che piace) sulla fine di una storia d’amore.
4 Lazza Cenere -6,5- Il re delle classifiche 2022 presenta un pezzo ben costruito che dovrebbe piacere anche ai meno giovani. Cantando “Primo in classifica ma non importa / mi sento l’ultimo come persona”, Lazza cita l’ottimo risultato del suo disco Sirio, il più venduto nel 2022.

5 Giorgia Parole dette male -6- La voce non si discute, ma i fasti di Come saprei sono lontani. Non è sembrata particolarmente in forma. Problemi tecnici? Spiace, ma il brano sembra fermo agli anni ’90, non decolla.
6 Rosa Chemical Made in Italy -5,5- Accompagnato alla vigilia da tante polemiche (forse costruite ad arte?), il brano, volutamente trash, ha ritmo, ma il format del ritornello “parola + titolo canzone” per farci i meme non è una formula perfetta e si sente: “Il sesso (made in Italy) / L’amore (made in Italy) / Il sogno (made in Italy)”. Rosa Chemical (alias Manuel Franco Rocati) è “figlio” di Renato Zero, “fratello” di Achille Lauro: gioca con il look, con il trucco. Comunque omaggio alla diversità.
7 Paola & Chiara Furore -5,5- Gli anni Novanta sono ancora vivi e vegeti: dance pop spinta che ci riporta su MTV, le radio ringraziano per l’effetto nostalgia, ma le lancette si sono fermate!

8 Levante Vivo -7- Bene, molto bene. Porta a Sanremo un percorso di crescita femminista, la sua storia di buio dopo il parto, con sincerità e intensità. Grande emozione.
9 Articolo 31 Un bel viaggio –5- Sanremo fa rimettere assieme J-Ax e DJ Jad, ma è un brano già sentito in abbondanza che punta sull’effetto generazionale del testo che di ricerca ne ha ben poca. “Non volevamo crescere / che ansia che stress /però è un bel viaggio”!
10 Modà Lasciami -6- Come i carabinieri, fedeli a sé stessi nei secoli. Un pezzo sulla fine di un amore che può essere indifferentemente di oggi o di molti anni fa. A Kekko Silvestre il merito di aver portato sul palco la sua depressione senza vergogna.
11 LDA Se poi domani -5- Una ballata un po’ acerba per il figlio di Gigi D’Alessio che sembra rifarsi a Perfect di Ed Sheeran e alla tradizione del cantautorato classico. Da ragazzi nati dopo il 2000, a Sanremo, ci si aspetta freschezza.
12 Will Stupido -4,5- Azzeccare il ritornello non è mai facile e Will, anche se emozionato, ci riesce in modo molto furbo, ma non basta per un testo un po’ banale. In arrivo da Sanremo Giovani deve farsi notare e trovare la sua strada: l’Ariston è un palco difficile e non fa sconti.
13 Shari Egoista -5- Forse far passare sei giovani direttamente ai Big è stato un po’ eccessivo e di certo non aiuta la loro crescita. Sul finire qualche richiamo al R&B ma non poco altro. Dimostra comunque di essere brava e la sua voce ha un timbro particolare, anche se non sempre precisa.
14 Sethu Cause perse -4,5- Look vagamente inquietante alla Edward Mani di forbice, ma senza il fascino di Johnny Depp, e frangetta da frate francescano. Tanto ritmo, ma la strada è ancora lunga per il rapper e cantautore ligure Marco De Lauri. Un brano che zoppica tra generi diversi senza trovare una sua autenticità.
Stasera il voto sarà affidato per il 50% al televoto e per l’altro 50% alla giuria demoscopica (composta da 300 persone). Nel corso della quarta serata la votazione sarà tripartita: il 34% affidato al televoto, il 33% alla giuria sala stampa, tv, radio, web e il 33% alla giuria demoscopica, mentre nella quinta i 28 cantanti saranno giudicati dal solo televoto che andrà a sommarsi alle precedenti classifiche. Al termine della quinta serata per decretare il vincitore del 73° Festival di Sanremo tra i 5 finalisti (ovvero i primi 5 classificati nella somma di tutte le votazioni della settimana) nuova votazione da parte di televoto, giuria sala stampa, tv, radio, web e giuria demoscopica.
Molta attenzione al televoto! Non si può infatti non mettere in conto il “peso” social dei 28 artisti in gara. Nel complesso sistema di elezione del vincitore di Sanremo 2023, come negli ultimi anni, conterà – e non poco – il televoto. Per questo, avere una fanbase numerosa potrebbe aiutare i cantanti e le loro canzoni a scalare la classifica. Come già successo nel 2021. In quell’occasione Fedez e Francesca Michielin parteciparono con la canzone Chiamami per nome: fuori dal podio secondo i voti della stampa e della giuria demoscopica, la coppia riuscì a rimontare in maniera clamorosa la classifica arrivando nel trio dei super finalisti e piazzandosi al secondo posto definitivo alle spalle dei Maneskin!