Mangiare bene e sano è una cosa che bisogna imparare fin da piccoli perché l’alimentazione si trasformi in cultura. Da questa consapevolezza nasce lo spettacolo di teatro ragazzi Cuoca Primavera, in arrivo a New York per il festival In Scena!. L’esigenza crescente di affrontare con i giovanissimi i temi legati al cibo sano, viene qui declinata in una forma divertente e coinvolgente.
Lo spettacolo affronta il tema dell’alimentazione consapevole e della stagionalità di frutta e verdura, partendo dalla convinzione che un’educazione alimentare positiva si rifletta sul singolo, ma anche sulle famiglie e sulla società. I bambini vengono guidati a ragionare sul fatto che star bene con sé stessi significa star bene con gli altri e che le sane abitudini possono essere anche gustose e divertenti. Guidando i bambini in un percorso di esplorazione dei gusti, una cuoca pasticciona finisce per insegnare modi nuovi di scegliere i cibi e responsabilizza i bambini facendo loro capire quanto ognuno di noi possa contribuire al miglioramento di sé stesso come del mondo in cui vive. I bambini si sentono così d’aiuto alla natura e alla società.
E se l’Italia ha una gran bella reputazione quando si tratta di cucina, Cuoca Primavera porta orgogliosamente questa bandiera. Il messaggio di Cuoca Primavera è un messaggio di attenzione: attenzione a ciò che si mangia perché la salute parte da questo, a come si sfrutta il territorio perché la natura ha i suoi tempi che vanno rispettati, rispetto per il lavoro di chi coltiva la terra e produce generi alimentari, rispetto anche di chi questi generi li trasforma per il nostro gusto. Ora questo messaggio arriva oltreoceano grazie allo spettacolo prodotto da Centopercento Teatro di Brescia, scritto da Chiara Cervati e interpretato dalla stessa Chiara Cervati con Elena Trombini. Ce ne parla la regista.
Con che obiettivo arrivate a NY?
“Gli obiettivi sono molteplici: Prima di tutto siamo felici di portare a New York la nostra realtà che da anni si difende nel panorama locale. Il tema dell’alimentazione poi ci è molto caro perché sia come persone che come associazione siamo vicini al mondo dei bambini. Un’alimentazione sana e corretta, la stagionalità di frutta e verdura e il rispetto per la natura sono i temi del nostro spettacolo. Dopo l’anno di Expo pensiamo che questi temi non debbano essere dimenticati, ma la discussione deve rimanere aperta anche per il futuro”.
Che cosa potrà vedere il pubblico attraverso il vostro spettacolo?
“Attraverso il nostro spettacolo il pubblico vedrà affrontato il tema della stagionalità di frutta e verdura in modo divertente e coinvolgente, risultato di anni di lavoro di teatro, teatro ragazzi e clownerie. Una cuoca pasticciona che non trova la sua ricetta, un frullatore che tra una frullata e l’altra aiuterà a scoprire la frutta e la verdura di stagione”.
Come mai avete scelto questo tema?
“Pensiamo che questo tema raccontato ai bambini in età scolare faciliti l’introduzione di comportamenti più sani all’interno delle famiglie e dalle famiglie essi possano diffondersi alla comunità. E quale miglior mezzo se non il teatro per comunicare con i più piccoli restando nell’abito del divertimento e delle creatività?”.
Qual è lo stato del teatro italiano? È difficile oggi fare teatro in italia? Perché?
“Il teatro in Italia è vivo, il desiderio di raccontare e comunicare è presente, ma tale entusiasmo spesso per le giovani compagnie viene smorzato per mancanza di forze e di forme giuridiche che le tutelino e le sostengano”.
Ritieni che il teatro italiano sia esportabile? Quali caratteristiche lo rendono più o meno esportabile?
“Il teatro per noi è comunicazione, è raccontare e raccontarsi, trasmettere la propria storia e la propria cultura, quindi si! Il teatro è esportabile e deve diffondersi, andare oltre i propri confini”.
Che accoglienza vi aspettate dal pubblico americano e cosa volete lasciare con questo spettacolo alle persone che verranno a seguirlo?
“Ci aspettiamo un’accoglienza calorosa, un interesse ai temi affrontati da parte degli adulti e un desiderio di conoscere davvero la cultura anche da parte di più piccoli. Vogliamo suscitare tanta curiosità nei bambini, vogliamo che, guardando nel loro piatto, si chiedano: da dove provengono questi cibi?”
Date ai nostri lettori una ragione per venire a vedere il vostro spettacolo
“Divertimento e allegria e convincere i propri bambini a mangiare frutta e verdura!”.