L'interessante articolo di Alan Cowell sul NYT di ieri (11 novembre), 100 Years After World War I Began, Europe Remembers Its End, menziona Gran Bretagna, Francia e Belgio come i vincitori europei della Grande Guerra. Ma si ricorda mai nessuno che l'Italia dette un molto significativo contributo a quella vittoria? Per qualche ragione misteriosa, la parte dell'Italia viene al giorno d'oggi regolarmente omessa. Chiedete a un esponente della cosiddetta 'generazione millenaria' degli Stati Uniti, per esempio, e nove su dieci ti risponderanno di non sapere nemmeno che l'Italia fosse tra i belligeranti. Gli storici, naturalmente, conoscono la verità. Per esempio, commentando in un libro di Margherita Grassini Sarfatti uscito quest'anno sotto il titolo My Fault, Mussolini As I Knew Him,' l'ex insegnante di Yale University Brian R. Sullivan scrive, a proposito della finale controffensiva italiana contro le forze dell'impero austro-ungarico: "L'esercito italiano combattè con coraggio e abilità… Dopo parecchi giorni di feroce resistenza, gli austro-ungarici si dettero vinti. La guerra sul fronte italiano finì pochi giorni dopo". Quella guerra costò all'Italia mezzo milione di morti e seicentomila tra feriti e mutilati. Sono forse i vecchi pregiudizi nutriti contro l'Italia la causa della mancanza di memoria da parte dei suoi ex-alleati?
Mauro Lucentini, New York