Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
New York
October 24, 2017
in
New York
October 24, 2017
0

Caso Anna Frank: Di Segni condanna i “disinibiti nei confronti della Shoah”

A New York il rabbino Riccardo Di Segni presenta il "Progetto Traduzione Talmud Babilonese" e commenta gli adesivi a Roma: "Sintomo preoccupante"

Davide MamonebyDavide Mamone
Caso Anna Frank: Di Segni condanna i “disinibiti nei confronti della Shoah”

Il rabbino Riccardo Di Segni durante il pranzo al Lincoln Ristorante a New York (Foto VNY/D.M.)

Time: 4 mins read

“Quello che è successo è un sintomo preoccupante del fatto che molte persone sono disinibite nei confronti della Shoah, ma in generale per quanto riguarda il rapporto con il razzismo e così via. E questo essere disinibiti è un sintomo a sua volta di un malessere di una società che non sta più tenendo”. Il rabbino a capo della comunità ebraica di Roma Riccardo Di Segni, a margine della presentazione del Talmud al Lincoln Ristorante di New York, martedì 24 ottobre, alla Voce di New York lo dice in modo chiaro: l’episodio degli adesivi di Anna Frank con la maglia della Roma, distribuiti da alcuni ultras (una quindicina, di cui uno di 13 anni) appartenenti alla curva della Lazio, non si può e non si deve sottovalutare. Per Di Segni, infatti, “quello che è successo è un sintomo allarmante”, forse legato al fatto che “chi rappresenta la società consolidata non riesca a risolvere i gravi problemi del Paese, come quello economico ad esempio”. Il che, secondo Di Segni, porta le persone a essere “scontente” e le “strutture base della società a rischiare di saltare”.

Clelia Piperno, direttrice del “Progetto Traduzione Talmud Babilonese” e il rabbino di Roma Riccardo Di Segni (Foto VNY/D.M.)

Quello che ci vorrebbe, fa intendere il rabbino di Roma, è più rispetto. Un concetto emerso più volte già nella giornata di lunedì 23 ottobre a Washington, durante la presentazione alla Library of Congress del Talmud, il corpus di leggi, usi e consuetudini ebraiche di origine millenaria. E ribadito dalla direttrice del “Progetto Traduzione Talmud Babilonese”, Clelia Piperno, in uno dei suoi interventi dal Lincoln Ristorante di New York, dove si è svolto un pranzo di presentazione newyorkese della traduzione in italiano del testo. Un progetto di traduzione enorme, che coinvolge oggi circa 90 persone in tutto il mondo tra ricercatori e traduttori, che ha visto il coordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri italiano e del MIUR, e che prevede la resa integrale in italiano del corpus (di più di 4mila pagine), in circa 30 volumi: “Quando mi chiedono come una donna possa gestire questo progetto, io rispondo dicendo che basta una sola parola: rispetto” ha detto Piperno nel suo intervento iniziale. “Rispetto per il lavoro che si fa, per la religione e per la cultura delle persone del mondo. Un rispetto che a sua volta viene ricambiato ogni giorno dalle persone con cui lavoro”, ha sottolineato la direttrice. Una figura che durante il pranzo, nella presentazione del progetto, è emersa particolarmente. Come quando ha precisato il processo relativo all’investimento economico: “Non ho e non abbiamo mai promesso di spendere un solo soldo in più di quello che eravamo sicuri di avere”, il che ha reso i passaggi del progetto più lunghi ma, forse, più stabili. O come quando, a La Voce di New York, ha precisato la sua vision del progetto di traduzione e del suo sviluppo nei prossimi cinque anni: “Come lo vedo da qui al 2022? Come un progetto che diventerà globale. Una metodologia globale di approccio ai temi dell’inclusione, che potrà essere applicato in tutte le situazioni nelle quali ci sarà bisogno di un colloquio o di un dialogo tra un mondo poco conosciuto e che quindi viene discriminato e ritenuto residuale, e una maggioranza che fatica a comprendere che fino all’altro ieri definivamo altro e che ora ha tanti nomi”. Un mondo in cui la tecnologia assume e si ritaglia un rapporto fondamentale: “Nessuno può sostituire il lavoro di un ricercatore, ma un software come quello che stiamo utilizzando, il Traduco, può aiutare quella ricerca e rendere concreta la volontà del ricercatore”.

La direttrice del progetto Clelia Piperno, durante l’evento al Lincoln Ristorante a New York (Foto VNY/D.M.)

Volontà che rappresenta una fonte primaria di interesse per i ricercatori coinvolti nella traduzione: “Vedendo tutte le difficoltà che abbiamo dovuto affrontare, possiamo dire ora che la macchina è stata messa in moto e questo è importante per tanti aspetti, sia dal punto di vista del software sia per quanto riguarda la coesione di questa scuola che si pone l’obiettivo di spiegare il Talmud”, ha detto il rabbino Di Segni a La Voce di New York. Che comunque rimane cauto per quanto riguarda il ruolo che potrà ritagliarsi lo stesso testo in futuro nel mondo: “Bisogna contestualizzare il Talmud, senza fare apologia, sena raccontare buguie. Bisogna conoscerne il pensiero e contestualizzarlo” ha spiegato. Precisando: “È di certo un documento che fotografa tutte le difficoltà di relazione, per questo nella storia è stato considerato come un testo da sconfiggere: bisogna andare contro questa corrente e per farlo il segreto è quello di avere buoni maestri capaci di spiegare”. Perché l’educazione, come aveva ribadito non a caso la stessa Clelia Piperno nel corso del pranzo, rimane oggi più di ieri un punto fermo per qualsiasi processo di conoscenza.

Da sinistra: il direttore della Casa Italiana NYU Zerilli-Marimò Stefano Albertini, il rabbino di Roma Riccardo Di Segni, il rabbino Adam Mintz e Natalia Indrimi (Executive Director of Centro Primo Levi) Foto VNY / DM

L’importanza del processo di conoscenza di questo testo, non a caso, è stata al centro anche del dibattito organizzato nel pomeriggio di martedì 24 ottobre presso la Casa Italiana Zerilli-Marimò della New York University. Un incontro introdotto da Natalia Indrimi, Executive Director of Centro Primo Levi, e aperto dal direttore della Casa Italiana NYU Stefano Albertini, che ha sottolineato l’importanza e “il privilegio di avere con noi i protagonisti di un progetto così importante”. Un progetto di traduzione di un testo profondo e complesso, che assume ancor più importanza “se consideriamo che la comunità ebraica in Italia è tra le più piccole in termini numerici rispetto ad altre parti del mondo, e credo che in questo contesto vada anche ricordato il lavoro compiuto dal Governo italiano che lo ha reso possibile”. La conversazione alla Casa Italiana ha visto tra i protagonisti Riccardo Di Segni, che ha spiegato l’iter del progetto, dalla firma del protocollo d’intesa del 2011, e  il rabbino di New York, Adam Mintz: “L’incendio del 1553 è uno dei momenti più drammatici e importanti della storia di questo testo, ma credo che un altro episodio fondamentale arrivi prima di quella data e sia da ricercarsi nel giorno in cui il Talmud è stato stampato per la prima volta a Venezia, nel 1521” ha detto in uno dei suoi interventi. Il fatto che la stampa e la traduzione del testo arrivino in due momenti storici così lontani ma nello stesso Paese, infatti, rappresenta per il rabbino newyorkese “un ponte di continuità nella storia del Talmud”.

Share on FacebookShare on Twitter
Davide Mamone

Davide Mamone

Davide Mamone è un giornalista freelance di base a New York. Cresciuto a Milano, di origini palermitane, collabora con Radio Popolare, ha scritto reportage per testate italiane come L'Espresso, Panorama e InsideOver e per testate americane come Market Watch del gruppo Dow Jones Newswires. Ha coperto le Nazioni Unite per La Voce di New York.

DELLO STESSO AUTORE

Washington il giorno dopo l’insediamento di Joe Biden, quando non sembra più Baghdad

Washington il giorno dopo l’insediamento di Joe Biden, quando non sembra più Baghdad

byDavide Mamone
The Matera Model, European Capital of Culture

The Matera Model, European Capital of Culture

byDavide Mamone

A PROPOSITO DI...

Tags: Anna Frankcaso anna frankclelia pipernoComunità ebraicarabbino Riccardo Di SegniTalmud
Previous Post

Cara Anna, abbi pietà di loro. Sai, con quella maglia onori il tifo giallorosso

Next Post

MovEasy: dalla Sicilia al mondo, un sito salvagente per turisti e viaggiatori

DELLO STESSO AUTORE

Dal sangue di Gaza al silenzio all’ONU, la guerriglia continua tra veti e deja-vu

Dal sangue di Gaza al silenzio all’ONU, la guerriglia continua tra veti e deja-vu

byDavide Mamone
Israele: fiumi di parole all’ONU, mentre il sangue continua a sgorgare a Gaza

Israele: fiumi di parole all’ONU, mentre il sangue continua a sgorgare a Gaza

byDavide Mamone

Latest News

Taylor Swift trascinata nella causa legale tra Blake Lively e Justin Baldoni

Taylor Swift trascinata nella causa legale tra Blake Lively e Justin Baldoni

byZoe Andreoli
Claudia Sheinbaum / Ansa

Il Messico fa causa a Google: è scontro sull’uso del nome “Golfo d’America”

byEmanuele La Prova

New York

Justice Dept. Probes NY AG Letitia James Over Mortgage Deal

byPaolo Cordova
La procuratrice James pronta a richiedere il sequestro dei beni di Donald Trump

Letitia James nel mirino del Dipartimento di Giustizia per abusi immobiliari

byPaolo Cordova

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post
MovEasy: dalla Sicilia al mondo, un sito salvagente per turisti e viaggiatori

MovEasy: dalla Sicilia al mondo, un sito salvagente per turisti e viaggiatori

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?