Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Nuovo Mondo
November 17, 2018
in
Nuovo Mondo
November 17, 2018
0

Federica Belletti, produttori indipendenti crescono… a New York

"Voglio raccontare storie che emozionano attraverso il cinema. In America me lo hanno insegnato!"

Manuela CaracciolobyManuela Caracciolo
Belletti Federica
Time: 6 mins read

La storia di Federica  Belletti, marchigiana, sembra scritta da un bravo sceneggiatore. Il suo percorso rappresenta la voglia di fare e conquistare i sogni oltreoceano, nonostante gli impedimenti, le difficoltà che invece sono parti reali della sua esperienza. E ora Federica ha raggiunto una meta importante: essere produttrice di film.

Nel 2015, Federica è stata ammessa ad una delle prestigiose università di New York, la Columbia University, affrontando il primo ostacolo con intraprendenza e creatività per sostenere le alte tasse universitarie da pagare e i costi della città, rivolgendosi al mondo web per una raccolta crowfunding. In pochi mesi il traguardo di 80mila dollari è stato raggiunto permettendole di portare avanti e concludere con ottimi risultati il suo percorso di studi. Ne avevamo scritto qui. Nel 2017 ha vinto l’Arthur Krim Memorial Award, il Katharina Otto Bernstein Award e lo Sloan Treatment Award.

Nel 2017 ha anche sviluppato un lungo “La Balena più piccola del mondo” con il quale è stata finalista al prestigioso Sundance Producing Lab 2017, e lavorato in case di produzione come Maven Pictures (I ragazzi Stanno Bene, Still Alice), l’Austin Film Festival e Gamechanger Films (The Tale), un fondo che finanzia opere dirette esclusivamente da registe. Dopo aver prodotto diversi cortometraggi, è stata finalista della prestigiosa Marcie Bloom/Sony Fellowship, un programma di mentorship creato dalla fondatrice di Sony Picture Classics che sceglie 4 film makers in tutta la nazione. Ha anche lavorato come Produttore Associato alla realizzazione di un documentario su Nuvolari, prodotto da una casa americana e girato tra l’America Latina e l’Italia questa estate, e da poco è location manager di film indipendenti (uno dei capi dipartimento in produzione) per Big Mouth Productions, Animal Kingdom e per Tape, un film diretto da Deborah Kampmeier e prodotto da Veronica Nickel (co-produttrice dell’Oscar winning Moonlight)  ispirato alla campagna #metoo e lo scandalo Weinstein.

Nel 2015 perché hai scelto quel corso alla Columbia ?
“Ho scelto il corso in Creative Producing alla Columbia perché era uno dei pochi al mondo che offriva una formazione in produzione dando anche accesso a discipline come sceneggiatura e regia; insomma, una esposizione a 360 gradi con la necessità poi di una specializzazione precisa.
Inoltre è una scuola di cinema indipendente, dove i temi e i generi non sono per forza hollywoodiani e ti spinge a lavorare contro gli stereotipi e a trovare la tua voce grazie anche al contatto con  studenti da tutto il mondo, ognuno porta con se’ la sua cultura e il suo mondo all’interno di una classe di 10 persone.

Refuge
Lo staff sul set del film Refuge ad Atene

Poi perché la scuola é conosciuta come the-story-school, dove la cosa più importante é avere una storia che funziona, con una struttura solida e impeccabile. Ti insegnano una formula che funziona e che, indipendentemente che tu sia produttore, sceneggiatore o regista, tutti sanno. Alla fine della giornata non importa girare sull’ultimo modello di telecamera, avere l’attrezzatura migliore o chissà quali budget! La cosa più difficile non è creare un’ inquadratura bella ma raccontare una storia che emoziona, e Columbia si concentra molto su questo.
Inoltre ci sono molti studenti e professori usciti dal mio stesso programma che ammiro, come Katherine Bigelow ( The Hurt Locker), Malia Scotch Marmo (Hook), Jack Lechner (Blue Valentine), Andy Bienen (Boys Don’t Cry), Simon Kinberg ( Mr. and Mrs. Smith), Albert Berger (Little Miss Sunshine), Shari Springer Berman and Robert Pulcini (American Splendor)”.

Per quanto riguarda la formazione che differenze ci sono con l’Italia?
“In Usa il corso metteva insieme formazione pratica (quello che in Italia offre l’accademia) e formazione universitaria. Volevo una laurea e volevo imparare un mestiere, cioè avere un titolo riconosciuto a livello globale accompagnato da una formazione tecnica di livello avanzato. Inoltre, ho sempre ammirato i film americani, non solo a livello di storie ma anche per la capacità di fare film in grado di imporsi ad un pubblico globale”.

Qual è la tua motivazione? Avevi già ben chiaro il tuo percorso?
“La motivazione? Nasce da due cose. Volevo imparare e avevo qualcosa da dire. Una voglia incontrollabile di esprimermi e il cinema é stato il linguaggio più affine, quello che con me funzionava. Il valore sociale del cinema é stato importante per me, come sapere che le immagini hanno la forza di cambiare le cose e di ispirare discussioni  rendono le persone migliori.
E sembrerà una contraddizione ma no, non avevo chiaro il mio percorso. La Produzione era l’ambito più vicino alla mia personalità. Chi produce é “tutto arrosto e niente fumo”, the person that makes things happen. E io sono così, mi metto all’opera, senza troppi discorsi. Ovviamente poi, studiando, le idee si sono chiarite e tutto ha avuto senso. Ci sono state anche delle scoperte, per esempio, ho iniziato a scrivere. É una abilità importante perché, come produttore è più semplice capire ciò che é efficace in una sceneggiatura si rischia, non solo di fare flop ma rovinare le potenzialità di una determinata storia”.

Set
Il set a Times Square durante le riprese

Cosa significa quindi essere creative producer negli Stati Uniti? Che paragoni puoi fare con il mondo del cinema indipendente europeo?
“Il Produttore Creativo è la persona che si preoccupa della realizzazione del film dal momento della stesura fino alla proiezione in sala. Acquista i diritti e sviluppa la sceneggiatura con lo scrittore, gli fa “da pubblico” durante la scrittura, e lo aiuta a definire la storia prendendo in considerazione prospettive di produzione, distribuzione e mercato,  mette insieme il team creativo, vale a dire scrittore, regista, cast (sembra banale, ma le collaborazioni sbagliate affondano la realizzazione di storie perfette sulla carta).
Ed è colui che mette insieme i finanziamenti per il film (che non vuol dire finanziarlo in prima persona).
La chiave sta nel “guardare alla creazione del film tenendo in considerazione la distribuzione”. Questa è la cosa più importante, perché il cinema non può essere autoreferenziale, ha bisogno di un pubblico per definirsi tale. Chi produce creativamente sviluppa storie che parlano ad un pubblico e, allo stesso tempo, si assicura che quel qualcuno abbia accesso al film”.

Tra tutti i tuoi progetti quale ti ha coinvolto maggiormente a livello emotivo ?
“Refuge è stato quello che mi ha coinvolto di più a livello emotivo. É stata un’esperienza umana forte, dove ho conosciuto persone meravigliose che hanno dato l’anima per questo film. Sia io che il regista Federico Spiazzi abbiamo continuamente messo in discussione cosa stavamo facendo e questo ci ha portato alla stesura di tre pellicole diverse nel corso di un anno, collaborando di continuo con i nostri amici siriani. Ci sono stati molti viaggi, mesi di pre-produzione e riscritture all’ultimo secondo. Siamo stati molto critici con noi stessi, cercando di non inventare nulla, e non assumere un punto di vista che non ci apparteneva.
É la storia di un avvicinamento tra persone di etnie diverse, che si ritrovano a condividere uno spazio a causa di un temporale. Dopo la diffidenza iniziale, il loro destino si intreccia abbattendo le barriere linguistiche, culturali (e politiche), creando una scintilla di speranza che magari l’Europa possa essere un luogo grande abbastanza per accogliere tutti. È stato difficile produrre un film di finzione, e allo stesso tempo avere un approccio documentaristico, con “persone vere” invece che attori…Ad un certo punto sul set si parlava italiano, inglese, greco, arabo e urdu! Comunicavamo a gesti, con gli occhi, i sorrisi, il tono della voce. C’è stata molta improvvisazione e anche pianti, fatica e molta emozione!”

Fiml
Federica al lavoro per il film di Kirsten Jhonson

I tuoi prossimi progetti ?
“Sto sviluppando due lungometraggi e scrivendo una serie tv.
Uno dei lunghi é stato scritto da Bane Fakih ed é ambientato in Libano durante la guerra civile degli anni ‘70. Racconta di May, una giovane donna che vuole liberare il suo quartiere dalla minaccia di un cecchino, mentre cerca di mandare avanti una relazione segreta con un’altra donna. May combatte al fianco del suo migliore amico, entrambi giovani che preferiscono vivere a rischio ma liberi, piuttosto che al sicuro ma sotto controllo.
Il secondo é stato scritto da Harriet Beaney ed é una storia d’amore che, con toni giocosi e un po’ dark, indaga il modo in cui il senso di colpa, il perdono, e le scuse funzionano nelle relazioni umane.
Il terzo progetto invece é una serie che sto scrivendo con Kenneth Sala e che si interroga su cosa vuol dire sentirsi a casa, e come si fa a ritrovare se stessi quando ci si perde.
Poi lavorerò per CounterNarrative films dove farò da assistente ad Anna Gerb e Neal Dodson. Mi hanno da poco, non vedo l’ora di imparare da dei grandi come loro!”

Share on FacebookShare on Twitter
Manuela Caracciolo

Manuela Caracciolo

Manuela Caracciolo, fin da bambina ha coltivato la passione per tutto ciò che è creazione ed espressione artistica. Dopo avere frequentato l’Istituto Europeo di Design a Torino e si diploma nel 2001 al Corso di Fashion & Textile Design, lavora per alcuni anni come stilista e graphic designer. Amante della creatività anche nel campo letterario, rispolvera la sua antica passione per la scrittura. E’ giornalista e reporter dal 2007 e collabora con il giornale locale Gazzetta d’Asti e altri fogli locali e con i magazines americani America24 del gruppo il Sole24ore e La Voce di New York scrivendo articoli di costume, arte e cultura. Si occupa di comunicazione per varie realtà associative nell’ambito dell’arte, della cultura , dell’enogastronomia. Ha partecipato e vinto numerosi riconoscimenti letterari con racconti e poesie e ha pubblicato nel 2011 una raccolta di racconti “Storie sole” per Carta e Penna edizioni . A gennaio 2017 è stato pubblicato il suo primo romanzo "Quella notte a Merciful street" edito da Trenta Editore.

DELLO STESSO AUTORE

Steve Birnbaum Brings 80’s Musicians and Places Back to Life with Photos

Steve Birnbaum Brings 80’s Musicians and Places Back to Life with Photos

byManuela Caracciolo
Torna in Sardegna il festival “MusaMadre”: richiamo della cultura e delle radici

Torna in Sardegna il festival “MusaMadre”: richiamo della cultura e delle radici

byManuela Caracciolo

A PROPOSITO DI...

Tags: cinemaColumbia UniversityexpatFederica BellettifilmItaliaNew York
Previous Post

Migrant Caravan: Does the Mainstream Media Think We Can’t Handle the Truth?

Next Post

Best Eating in Venice: Discovering the Specialties of Venetian Seafood

DELLO STESSO AUTORE

Roma – New York: 6900 km di “Esercizi Sull’Abitare”

Roma – New York: 6900 km di “Esercizi Sull’Abitare”

byManuela Caracciolo
Al Festival AstiTeatro arriva “Il Merito delle donne”

Al Festival AstiTeatro arriva “Il Merito delle donne”

byManuela Caracciolo

Latest News

I militari si schierano sulla Piazza Rossa per la parata

I militari si schierano sulla Piazza Rossa per la parata

byAskanews-LaVocediNewYork
Centomila persone a San Pietro attendono il nuovo Papa

“Sorpreso ma felice” per Leone XIV; fuori i transgender dall’esercito

byMaria Galeotti

New York

Agenti USA / Ansa

Spara a un corriere di Door Dash: arrestato funzionario di New York

byGrazia Abbate
Times Square, aggrediti agenti: sospetti legati alla gang Tren de Aragua

Times Square, aggrediti agenti: sospetti legati alla gang Tren de Aragua

byMaria Nelli

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post
Best Eating in Venice: Discovering the Specialties of Venetian Seafood

Best Eating in Venice: Discovering the Specialties of Venetian Seafood

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?