Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Nuovo Mondo
October 28, 2018
in
Nuovo Mondo
October 28, 2018
0

L’italiano nei media e l’impatto all’estero: la conferenza di Toronto

Per la settimana della lingua italiana nel mondo, alla University of Toronto un incontro denso di interventi significativi per capire chi parlerà la nostra lingua

Enza AntenosbyEnza Antenos
L’italiano nei media e l’impatto all’estero: la conferenza di Toronto

Silvana Ferreri durante il suo intervento (Foto VNY)

Time: 7 mins read

Non guardiamo allo strumento, guardiamo all’uso che sapremo farne.
Tullio de Mauro

All’Università di Toronto, dove si studia italiano da prima che il Canada diventasse una nazione, si è svolto il 19 ottobre uno degli oltre 1300 eventi programmati per la Settimana della Lingua italiana nel mondo sul tema “L’italiano e la rete. Le reti per l’italiano”.

Il direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Toronto Alessandro Ruggera (Foto VNY)

All’interno della tematica proposta dal Ministero degli Affari Esteri, la giornata seminariale “Italian Language and Media in Toronto” ha visto la collaborazione delle figure chiave dell’italianità a Toronto: Alessandro Ruggera, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura; Eugenio Sgrò, Console Generale d’Italia a Toronto; Salvatore Bancheri, direttore del Department of Italian Studies, University of Toronto; Emanuel Nikiema, direttore del Department of Language Studies, University of Toronto Mississauga; e Gabriella Colussi Arthur del Department of Languages, Literatures and Linguistics, York University. L’evento ha visto anche la partecipazione di esponenti italiani e internazionali di primo piano a confrontarsi sulle opportunità didattiche offerte dai media e conoscere meglio la eccezionale realtà linguistica e culturale nordamericana.

Una manifestazione del genere con una tale collaborazione tra strutture del governo italiano e enti accademici canadesi diventa uno strumento strategico per la diffusione della lingua italiana all’estero, sostenuta e appoggiata in modo particolarmente unico. Come ha affermato il professor Emanuel Nikiema, docente di francese e Chair del dipartimento di lingue: “Il discorso del Console mi rende un po’ invidioso dell’appoggio e sostegno enorme che il governo italiano e le autorità italiane prestano per tutelare e promuovere la lingua e cultura italiana. Siete fortunatissimi. Magari lo avessimo per la francophonie…”.

Eugenio Sgrò, console generale d’Italia a Toronto (Foto VNY)

Dopo i saluti istituzionali, la relazione plenaria, intitolata “I media e la lingua: uno sguardo attraverso la storia linguistica italiana” e tenuta dalla professoressa Silvana Ferreri, ordinario di Linguistica presso l’Università della Tuscia di Viterbo, che ha così provocato il pubblico: “Cosa pensiamo che facciano i media per l’italiano? Un’operazione di crescita? Mantenimento? Salvaguardia?”.  La professoressa Ferreri ha ripercorso delle tappe fondamentali nel ruolo dei media che hanno condizionato la lingua e i linguaggi d’Italia, un paese con il maggior numero di lingue al suo interno, caratterizzato da un antico plurilinguismo endogeno.

“Dietro alle nuove tecnologie, c’è sempre il linguaggio e la capacità di elaborare pensieri”.
Tullio De Mauro

Vari studi del grande linguista Tullio de Mauro sui media, vecchi e nuovi, i quali presentano un punto di vista innovativo, esaminano quello che è successo alla lingua italiana e in più anche quello che è successo agli utenti della lingua, agli Italiani. Di queste ricerche se ne occupa tuttora Ferreri. Inoltre, la rete ha segnalato “un cambiamento radicale nell’uso dei media—afferma la professoressa Ferreri—cambia il passo della comunicazione”. Si sofferma sull’uso dei cellulari, citando che l’Italia è il paese più telefonico del mondo tuttavia non si usano per fare telefonate. “Sono interattivi, bidirezionali, svincolati dai limiti di ben poco spazio, favoriscono una partecipazione al processo comunicativo”.

Silvana Ferreri

Il cellulare (e altri dispositivi) è riuscito ad aumentare il numero di persone che scrivono e anche leggono attraverso i media i quali “sono soprattutto multimodali — io uso più canali contemporaneamente: ascolto, scrivo, leggo, rispondo — non è più una specializzazione di un canale a rispetto a un altro—spiega la professoressa—cambiano le condizioni di produzione e ricezione, scrivo ma non so chi mi riceverà, ci saranno interazioni tra parlanti senza alcuna distinzione di status, di ruolo, di tutto”. Le implicazioni sul piano linguistico educativo sono notevoli, in modo particolare quando si pensa alla compenetrazione dei media, i nuovi intrecci delle abilità che non si possono più studiare singolarmente a prescindere da ciò che ancora continuiamo a farlo.

“Questa multimedialità richiede alti livelli culturali–afferma–senza il netto della cultura, la riduzione delle potenzialità, delle possibilità espressive, è massiccia”. A proposito dei media come strumento didattico, il suo consiglio è di “affiancare ma non sostituire i corsi in presenza con i media perché c’è una differenza tra apprendimento incidentale e un insegnamento intenzionale”.

Sul ruolo attuale dei media, visto che l’italiano “è una lingua minoritaria dal punto di vista della presenza all’interno del web a causa della scarsa produzione di contenuti all’interno del web” la Ferreri ha proposto “i media potrebbero affianco alle cose che fanno, occupare uno spazio nella formazione di prodotti culturali da mettere sul web per occupare maggiore spazio. E per i giovani che seguono quello c’è in rete, la possibilità di trovare più produzioni culturali nella nostra lingua”.

Un ottimo discorso sui media, sulla loro potenzialità straordinaria al livello linguistico, ma anche un’occasione per riflettere sulla correlazione tra lingua e cultura.

Rappresentanti italiani, italocanadesi e italoamericani alla tavola rotonda

A seguire una tavola rotonda, altrettanto informativa e interessante, moderata da Corrado Paina, direttore della Camera di Commercio Italiana dell’Ontario in cui si è parlato dei media etnici con l’On. Joe Volpe, direttore del quotidiano Corriere Canadese, Onofrio De Lernia dell’OMNI News, Cristiano De Florentiis della RAI Tv, Stefano Vaccara de La Voce di New York e Umberto Manca della CHIN Radio. Prendendo spunto dalla relazione della professoressa Ferreri, Paina ha accennato a una operazione di mantenimento, addirittura salvaguardia per i media italiani, e da qui nasce la prima domanda: “Per chi scrivete oggi?” cioè chi è il pubblico che legge, segue i media italiani? Si sono confrontati sul futuro di tutti — televisione, radio, giornali, internet, e i social (Facebook, Instagram, Twitter) — per poter comunicare con le nuove generazioni di origine italiana, ed essere quel contatto continuo con la lingua e cultura. Ad un certo punto della tavola rotonda, una domanda dal pubblico che si concentrava sui numeri, sui nuovi media che vanno fortissimo e sono di tendenza. In risposta a questa domanda, Vaccara ha citato Netflix e il suo rapido incremento di popolarità, che addirittura occupa il 15% del traffico web. “Netflix ha iniziato con grande qualità. ma ora sta scadendo perché punta solo ad allargare la richiesta di milioni e milioni di persone”. Stiamo attenti: soffermarsi solo sulla finalità quantitativa facilmente potrà ridurre la qualità del contenuto.

Vaccara ha poi elaborato la funzione dei giornali per gli italiani in Nord America, dalle origini rifacendosi all’evoluzione dello storico quotidiano italo-americano di New York. “Il Progresso, giornale che a un certo punto vende 300.000 copie a New York negli anni Trenta del secolo scorso, nasce perché nei primi del ‘900 gli Italiani che arrivavano a New York non parlavano neanche una parola d’inglese. Allora se per esempio qualcuno era arrestato e processato, sulle pagine del Progresso trovavano la traduzione di quello che veniva detto in aula. Era soprattutto uno strumento di aiuto. Poi, dopo il periodo in cui furono utilizzati anche dalla propaganda del regime fascista, inizia l’epoca dell’informazione delle notizie soprattutto dall’Italia, perché un giornale italiano ci metteva giorni prima di arrivare negli USA. Con la televisione e internet questa funzione è finita perché giustamente gli Italiani che non parlano inglese non ci sono più oppure sono persone che sanno benissimo come informarsi su internet. E allora a che serve la stampa italiana all’estero? Oltre a informare sugli avvenimenti strettamente comunitari, deve rimanere legata alla cultura italiana, alla lingua degli italiani e concentrarsi soprattutto sulla qualità. Insomma uno strumento per diffondere cultura italiana e far pensare ancora in italiano”.

Enza Antenos

La seconda parte della giornata, dedicata alle opportunità didattiche offerte dai media, è iniziata con l’intervento di chi scrive queste righe,  “Twitta per imparare italiano: gli ultimi 10 anni e uno sguardo al futuro”. In quest’anno 2018 ricorre il decimo anniversario del primo studio sull’uso di Twitter all’università (i risultati di cui sono stati pubblicati nel 2009 e presentati anche qui). Secondo un articolo approfondito sui primi 10 anni di Twitter a scuola, sono stati pubblicati più di 750 articoli accademici su Twitter come strumento didattico per lo studio delle lingue straniere. Peccato che tra tutti questi articoli fino al 2016, solo due sono per l’italiano (dato davvero allucinante!). Ragioniamoci insieme. Docenti e studiosi della lingua italiana dovrebbero andare a pari passi con le altre lingue straniere. Come possiamo discutere del ruolo dei media sul piano linguistico educativo se non siamo pronti a esaminare i social e i giovani che, piaccia o non piaccia, sono un binomio inscindibile? Bisogna poter riconoscere le potenzialità di questi strumenti, valutarle e riflettere sul loro ruolo nell’insegnamento.

Iuri Moscardi

Passiamo da Twitter a Betwyll, una applicazione di social reading che permette all’utente di  leggere, commentare in 140 battute e condividere con una comunità di lettori  con lo scopo di sviluppare una lettura profonda del testo e non solo. “È stato un grande onore e un enorme piacere essere invitato a questa proficua giornata di studio organizzata dalle università di Toronto e dall’istituto Italiano di cultura. Essere invitati ufficialmente, in una cornice così istituzionale, a discutere di come i media possono servire per insegnare l’italiano ha significato che Betwyll viene considerata uno strumento utile per l’insegnamento della lingua — dice il project manager Iuri Moscardi — Nei primi mesi del 2019 dovrebbe infatti partire un progetto di social reading che coinvolgerà gli studenti di italiano di UoT, UTM e York, oltre agli studenti dell’istituto.  Sono molto soddisfatto dell’accoglienza ricevuta da parte dei professori presenti, incuriositi e attenti.”

A chiudere la giornata il professor Salvatore Bancheri ha provocato con la domanda “Ma veramente….stiamo tutti bene?”. Guardiamo i dati che riguardano la situazione della lingua italiana che emerge dagli Stati Generali organizzati dal Ministero degli Esteri: la quarta lingua più studiata nel mondo con 2.145.093 studenti in 115 paesi. Un trionfo per l’italiano. Ma veramente…stiamo tutti bene?

Un approfondimento dei dati rivela invece che in Nord America al livello universitario c’è stato un calo significativo; l’insegnamento K-12 una situazione peggiore. Non per un calo ma per quel che sembra un immobilismo da parte delle istituzioni scolastiche nei confronti dei programmi d’italiano. Bancheri segnala “tra le 665 istituzioni scolastiche che offrono italiano negli USA, appena 150 (il 27,3%) hanno partecipato alla rilevazione”. Questo atteggiamento insieme al calo degli iscritti nelle università cosa prevede per la lingua e cultura italiana?

Il professor Salvatore Bancheri, direttore Department of Italian Studies, University of Toronto

Dunque la rete non è solo internet, media, ecc., ma anche una rete di persone “attori diversi italiani e stranieri, istituzionali e accademici, ed ancora accademici, scolastici e di comunità—conclude Bancheri—che hanno la voglia e l’entusiasmo di sedersi attorno ad un tavolo per guardare assieme alla lingua italiana e a quello che con la lingua italiana e per la lingua italiana si può ancora fare”.

La conferenza sul ruolo linguistico educativo dei media in Italia e in Canada (e in USA) è stata non solo un’occasione per confrontarci ma anche un invito ad agire, di raggiungere mete sfruttando i media, vecchi e nuovi, mettendo alle prove le potenzialità delle reti mediatiche e umane. La lingua associata alla bellezza, che si studia per passione, per amore (parole del ministro degli Esteri Moavero Milanesi), qui in Nord America si può mantenere solo se tutti noi siamo pronti a cambiare, migliorare, aggiornarci, lavorare.

Share on FacebookShare on Twitter
Enza Antenos

Enza Antenos

Infanzia e studi in Canada (dottorato all’uni di Toronto), radici e anima in Italia, residenza in America. Linguista e poliglotta, insegno Italiano alla Montclair State con metodi che vanno oltre l’aula. Docente geek (la prima a introdurre Twitter nei corsi di italiano), sperimento continuamente smartphone, tablet, i social e le potenzialità di Internet per il miglioramento dell’apprendimento e della didattica. Creativa, eclettica e pragmatica in ogni aspetto della vita, amo passeggiare a piedi nudi sulle rive, dall’Atlantico all’Adriatico, per poi correre nella Tri-State con tacchi a spillo. Raised and educated in Canada (PhD @UofT), now a U.S. resident, yet my roots and soul are in Italy. Linguist and polyglot, I teach Italian at Montclair State using tools that expand learning beyond the classroom. I’m a geek at heart (the first to introduce Twitter to teaching foreign languages), and continuously experiment with smartphones, tablets, social networks and the potential of the Internet to improve teaching and learning. Creative, eclectic, pragmatic in all aspects of life, I enjoy walking barefoot along the shore from the Adriatic to the Atlantic and then running in heels through the Tri-State.

DELLO STESSO AUTORE

As the Web Turns 30, Education and Learning are All the Richer for It

Il web ha compiuto 30 anni: i benefici per l’apprendimento e l’insegnamento

byEnza Antenos
As the Web Turns 30, Education and Learning are All the Richer for It

As the Web Turns 30, Education and Learning are All the Richer for It

byEnza Antenos

A PROPOSITO DI...

Tags: cittadini italiani all'esteroLingua italianamedia italianimedia italiani all'esteroretesettimana della lingua italiana nel mondoSilvana FerreriTorontoTullio De MauroUniversity of Toronto
Previous Post

The Media’s Fake News Hysteria is Edging Us Toward Censorship

Next Post

Maura Ardu, chi è Miss Chef New York 2018

DELLO STESSO AUTORE

Cuomo vs de Blasio, dal Bronx la regola delle “tre C” per smettere di litigare

Farewell to the Italian Language? Italians in the U.S. Speak it “poco”

byEnza Antenos
Quando a Little Italy scoppia la storia d’amore tra San Gennaro e Lady Liberty

Addio alla nostra bella lingua? In America si parla sempre meno italiano

byEnza Antenos

Latest News

Chicago, Leone XIV “conteso” da Cubs e White Sox: per chi tifa il Santo Padre?

Chicago, Leone XIV “conteso” da Cubs e White Sox: per chi tifa il Santo Padre?

byEmanuele La Prova
Johnson, non ci fidiamo di TikTok, aveva 9 mesi per vendere

Donald Trump Pressures House Speaker Mike Johnson on Tax Hikes for the Wealthy

byRalph Savona

New York

Agenti USA / Ansa

Spara a un corriere di Door Dash: arrestato funzionario di New York

byGrazia Abbate
Times Square, aggrediti agenti: sospetti legati alla gang Tren de Aragua

Times Square, aggrediti agenti: sospetti legati alla gang Tren de Aragua

byMaria Nelli

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post
Maura Ardu, chi è Miss Chef New York 2018

Maura Ardu, chi è Miss Chef New York 2018

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?