Si è concluso il turno infrasettimanale che vedeva impegnate le quattro squadre superstiti per accedere alla finalissima del 7 Giugno allo Stadio Olimpico di Roma. La Lazio ha pareggiato contro il Napoli in una gara in cui le due squadre hanno lottato come leoni in un campo reso infame dalla pioggia caduta copiosa sin dal primo pomeriggio. Il terreno di gioco reso scivoloso dall'acqua non ha certo favorito lo spettacolo che ne ha risentito parecchio in termini di trame di gioco, ma ha esaltato il carattere e la prova fisica dei giocatori che hanno onorato questa semifinale buttandosi in mischia su ogni pallone con rinnovato vigore e slancio atletico degno di un incontro di Rugby. In tribuna il CT della Nazionale Antonio Conte dovrà scegliere un'altra data per il suo personale punto di osservazione a caccia degli italici talenti poiché la gara dell'Olimpico, proprio per le condizioni del campo, non ha saputo dare le giuste indicazioni al tecnico salentino che si aspettava una gara meno atletica e più tecnica. Al gol di Klose nel primo tempo risponde Gabbiadini nella ripresa. Parte bene la Lazio che sfiora il gol in più riprese con il Napoli che sembra reiterare la sonnolenza di Torino contro i granata. Klose centra il palo al 9' e si rende pericoloso due minuti dopo sempre di testa. Le due squadre sono lunghe e si innescano continui capovolgimenti di fronte, nelle ripartenze è più lesto il Napoli ma è la Lazio a fare male ed al 33' passa in vantaggio: assist del magico Anderson che serve Klose in profondità il quale infila Andujar in uscita. Altre due occasionissime per i biancocelesti allo scadere del primo tempo con Andujar miracoloso sempre sull'eterno Klose e Britos che salva sulla linea di porta la ribattuta a colpo sicuro di Felipe Anderson. L'intervallo scuote il Napoli che si ripresenta in campo motivato e dopo 10' pareggia: fuga di Gonzalo Higuain sulla sinistra, palla al bacio per Gabbiadini che da pochi passi mette in rete. Il Napoli si impadronisce della metacampo avversaria e fa registrare una notevole superiorità territoriale mentre la Lazio cede l'iniziativa agli avversari e bada a non capitolare. Al 75' valzer di sostituzioni, Keità sostituisce Candreva nella Lazio e Gabbiadini e Britos nel Napoli fanno posto a Callejon e Koulibaly. Il Napoli appare più incisivo nel finale e coglie un risultato utilissimo per la gara di ritorno che si giocherà l'8 aprile a Napoli.
Servirà un'impresa ai bianconeri per ribaltare il risultato di 2-1 con cui la Fiorentina ha battuto la Juventus in questa semifinale di andata di Coppa Italia. La Juventus si piega di fronte alla Viola e all'astro nascente del calcio italiano, Mohamed Salah: sono bastati infatti 10' per permettergli di portare in vantaggio la Viola, l'egiziano si fa 70 metri di campo lanciando se' stesso in fuga verso la porta bianconera, anticipa Padoin e fulmina di sinistro l'estremo Storari. Salah esulta a modo suo inchinandosi in preghiera verso La Mecca. Al pareggio momentaneo di Llorente è ancora la Stella del Cairo a brillare nella notte torinese: perde palla Marchisio sulla trequarti, ne approfitta Salah che irrompe come una furia, si porta avanti il pallone e di interno sinistro gela la Juve e lo stadio che dopo quasi due anni fa registrare una sconfitta. L'ultima squadra a vincere a Torino era stato il Bayern Munchen, e scusate se è poco…
Risultati semifinale di coppa:
Lazio – Napoli 1-1
Juventus – Fiorentina 1-2
Ritorno semifinali di Coppa Italia (TIM CUP)
7 Aprile ore 20:45 (New York ore 2:45 pm)
Fiorentina – Juventus
8 Aprile ore 20:45 ( New York ore 2:45)
Napoli – Lazio
Serie A: Settima di ritorno
Sabato 7 Marzo
ore 18 ( New York ore 12)
Sampdoria – Cagliari 1 (1,83) X (3.50) 2 (4,60)
Anticipo di questa giornata di campionato tra i doriani e gli isolani, ciascuno alla ricerca del giusto riscatto. I blucerchiati alternano risultati deludenti a buone prestazioni e devono ancora misurare la loro forza per convincere e meritarsi un posto in Europa. Doppia seduta di allenamento voluta da Mihajlovich che per la gara di sabato rinforza i ranghi con i recuperi importanti di Soriano, Obiang ed Eder, quest'ultimo a formare il tridente con Okaka e Muriel. Problemi di formazione per Zola che dovrà fare a meno di Conti e Joao Pedro squalificati, Balzano fuori causa per infortunio ed in forte dubbio Sau afflitto da problemi di natura muscolare. Il tecnico isolano probabilmente opterà, per in modulo ad una sola punta, Longo, che finora non ha segnato nemmeno un gol. All'andata finì 2-2 con un gran gol di Gabbiadini che allora militava nella Sampdoria.
Il Pallone segue l'onda, segno 1
ore 20:45 ( New York ore 2:45 pm)
Milan – Verona 1 (1,65) X (3.75) 2 (5,60)
La “Fatal Verona” si ripresenta al pubblico milanista in ricorsi storici scanditi da armonie perfette. Era il 1973 quando i rossoneri persero proprio a Verona uno scudetto già cucito sulla maglia. Il Verona fece 5 gol ai rossoneri con tanti saluti allo scudetto che finì invece alla Juventus. Oggi il tecnico Pippo Inzaghi spera che l'Hellas non gli sia fatale perché un risultato diverso dalla vittoria potrebbe significare l'addio definitivo alla panchina del Milan. In emergenza perenne e privo di Montolivo e De Jong, è probabile che il mister decida finalmente di esibire Cerci sin dall'inizio retrocedendo Bonaventura sulla mediana oppure inserire Honda sbilanciando il centrocampo con l'innesto di Van Ginkel in cabina di regia, snaturando per l'ennesima volta schemi e giocatori. In difesa ballottaggio per un posto tra il redivivo Mexes e Bocchetti. Sulla sponda dell'Adige il tecnico Mandorlini si gode la bella vittoria in terra sarda e ripresenta al Meazza la stessa formazione vincente al Sant'Elia. 4-3-3 dal tridente Juanito Gomez, Toni e Jankovic con 11 gol all'attivo in questo campionato. All'andata vinse il Milan per 3-1 con una doppietta del giapponese che forse sabato non sarà della partita. Inzaghi era appena nato quando il Milan perse lo scudetto a Verona e chissà se qualcuno gli avrà mai raccontato quella storia prima di addormentarsi…
Il Pallone rimembra ancora, segno 2
Domenica 8 Marzo, Festa della Donna
ore 12:30 ( Alba a New York)
Cesena – Palermo 1 (3,30) X (3.30) 2 (2,25)
Primo anticipo domenicale della giornata. All'ora del pranzo il Cesena apparecchia il prato del “Manuzzi” ed imbandisce la tavola per un incontro dalle premesse interessanti che lo metterà a confronto con il Palermo. Romagnoli praticamente ultimi ma rinvigoriti dalla vittoria di Udine ultimamente hanno mostrato un bel gioco ed alcune individualità interessanti. La vittoria contro la Lazio ed il pareggio ottenuto contro la capolista non sono frutto di occasioni fortuite ma dell'applicazione di schemi tattici e corsa. Mister Di Carlo ci crede e contro i rosanero maschera la formazione per non offrire indizi. E' probabile che il tecnico dei bianconeri opterà per il modulo ad unica punta Defrèl con Djuric e Brienza pronti ad infilarsi tra gli spazi per formare un inedito tridente in fase di possesso palla. Problemi di organico per il Palermo di Iachini che dovrà fare a meno dello squalificato Rispoli oltre che di Morganella, Lazaar e Gonzalez afflitti da lesioni muscolari e stesso modulo del collega Di Carlo con la punta Dybala davanti al gemello Vazquez che giocherà da interditore. Rientri di Barreto e Maresca a centrocampo. All'andata finì 2-1 per il Palermo; vittoria acciuffata nei minuti di recupero con un gol di Gonzalez, che non sarà disponibile per la gara di domenica.
Il Pallone ha seri dubbi, ma non li mostra. Segno 1/2
ore 15 ( New York ore 9 am)
Empoli – Genoa 1 (2,20) X (3.25) 2 (3,50)
Mister Sarri chiede sacrifici ad i suoi e li sottopone periodicamente a turni estenuanti di allenamento, ricetta che ha dato dei buoni frutti considerando la striscia positiva dell'Empoli che non perde da 5 turni di campionato. Quindi per non viziarli troppo il tecnico toscano ha indetto un doppio turno anche oggi in vista del delicato incontro di domenica contro il Genoa, che ha usufruito di una giornata di riposo per i fatti che coinvolgono la Società del Parma. Archiviato definitivamente il tridente, Sarri ha adottato il modulo a due punte che si riduce poi ad una sola punta per la mancata convocazione di Pucciarelli che non ha ancora firmato il rinnovo del contratto. Maccarone in avanguardia solitaria sarà affiancato dal giovane Verdi e da Saponara, duo assestato sulla trequarti con il compito di attaccare e, nello stesso tempo, impedire le ripartenze avversarie a seconda delle circostanze. Lavoro extra anche per i Grifoni che hanno recuperato tutti gli infortunati grazie al turno di riposo concesso loro dallo sciopero dei calciatori del Parma che non si sono presentati invalidando il calendario previsto. In attesa delle decisioni della federazione, Gasperini si schiera con il tridente Falque, Perotti e Niang, bocche da fuoco terrificanti anche per il Mister d'Acciaio che risponde al nome di Sarri. Il risultato dell'andata fu di 1-1 , al gol del genoano Bertolacci rispose Tonelli nel finale di gara.
Il Pallone esterna, segno 2
Chievo – Roma 1 (4,60) X (3.35) 2 (1,50)
Allora Mister Garcia, passerà per Verona, il “Fatal Destino “della Roma? Sarà ancora la città scaligera ad essere giudice delle altrui avverse sorti ? La sesta giornata di ritorno pone un paio di quesiti imprescindibili a seconda dei risultati. La AS Roma dopo la sfida di domenica contro il Chievo saprà se abbandonare definitivamente il miraggio di una rincorsa improbabile ma possibile, oppure disertare definitivamente il posto in prima classe ed occupare a suon gomitate la seconda piazza ambita da almeno quattro squadre. Rudi Garcia riparte dai dieci minuti finali disputati contro la capolista, gli innesti di Iturbe e Naingolan sono stati decisivi per agguantare il pareggio che pareva ormai lontano. Le sostituzioni di Totti e De Rossi forse non devono contrapporsi al repentino cambio di passo della squadra ma bisogna anche considerare il contrario; Rudi Garcia ha fatto una scelta ponderata, ha messo in gioco la sua reputazione ed ha mostrato tutto il suo coraggio togliendo dal campo due “senatori” del calibro dei due capitani. Mbiwa e Torosidis squalificati lasceranno il posto a Florenzi ed Astori. Dumbià deve ancora smaltire l'infortunio ed i fischi dell'Olimpico per cui non parteciperà alla trasferta del “Bentegodi”.
Il Chievo è un brutto cliente per tutti. Il suo tecnico schiera con successo il 4-4-2, modulo quasi snobbato dal calcio moderno ma ancora efficace se si rispettano tempi e geometrie. Coppia d'attacco formata da Paloschi e Meggiorini, due calciatori non completamente valorizzati a dovere dai grandi Club che scovano troppo spesso all'estero ed a volte trovano purtroppo molti bidoni imbarazzanti.
All'andata la Roma liquidò il Chievo all'Olimpico per 3-0, reti tutte nel primo tempo di destro, Liajic e Totti su rigore.
Il Pallone chiude un occhio, anzi due , segno 2
Udinese – Torino 1 (2,70) X (3.10) 2 (2,80)
Il Toro in striscia positiva da ben nove partite considerate anche quelle in Europa League si presenta al “Friuli” con il morale a mille deciso a portare a doppia cifra i turni favorevoli. Stramaccioni non se la passa troppo bene, non raccoglie i frutti sperati ma applica un gioco piacevole seppur non redditizio in termini di punteggio. Il modulo adottato da Strama è il 3-5-2, difesa a tre, folto centrocampo dinamico che muta atteggiamento in fase di possesso palla ed arretra con alcuni suoi effettivi in fase di non possesso e lascia alle due punte il compito di fare male e di creare spazi per gli inserimenti dei laterali. Ma non sempre le alchimie strutturali sono applicabili al terreno di gioco e l'Udinese si ritrova a veleggiare in media classifica, non vince da più di un mese e non convince definitivamente il pubblico e la critica. Stesso modulo per Ventura ma orchestra che suona una musica decisamente diversa. Toro promosso in Europa ed in piena corsa in zona League in campionato, affronterà l'Udinese privo degli infortunati Masiello e Gonzalez recupera Vives in mediana dopo il meritato turnover e la coppia Maxi Lopez e Quagliarella sulle righe dell'area avversaria. Nella partita di andata vinse il Torino per 1-0 in una partita che definire brutta sarebbe un eufemismo. Decise la rete di Quagliarella ad un quarto d'ora dalla fine.
Il Pallone si bilancia , segno X
ore 20:45 ( New York ore 2:45 am)
Napoli – Inter 1 (1,95) X (3.50) 2 (4,00)
Serata di lusso al San Paolo per il posticipo della domenica. La cena della festa della donna, usanza discutibile ma seguita, allontanerà le donzelle partenopee dallo Stadio? Il Napoli è alla ricerca del secondo posto che si allontana e si avvicina, un moto sussultorio ed ondulatorio direttamente proporzionale ai risultati positivi o negativi del team azzurro. Rafa Benitez si adira per un extra time di due minuti non concesso dal direttore di gara a Torino mentre la sua squadra ha sonnecchiato per quasi un ora prima di combinare qualcosa da menzionare nelle cronache. Dopo il pari dell'Olimpico contro la Lazio in Coppa Italia il Napoli non ha particolari problemi di formazione eccetto per i "lungodegenti" Insigne e Zuniga. Rafa sceglie di non applicare il turnover vista la delicatezza dell'incontro e l'imprevedibilità dell'avversaria di turno, così lo spagnolo opterà per le tre punte, Callejon, Hamsik e Gabbiadini dietro al vertice offensivo Higuain per un Napoli d'attacco. Per l'Inter Brozovic rientra da titolare al posto di Kovacic apparso un po opaco nella gara contro la Fiorentina ed Hernanes partirà dalla panchina. Il rombo nerazzurro a centrocampo Medel, Shaqiri, Brozovic e Guarin a supporto delle punte Icardi e Palacio. Lo scivolone di Torino ha messo in allarme l'ambiente partenopeo e Rafa Benitez dovrà lavorare sulla testa dei giocatori che contro i granata hanno mostrato disattenzioni pericolose. Il risultato dell'andata fu di 2-2 : Una bella partita resa quasi drammatica per il pareggio di Hernanes al 91' ed il gol mancato da Mbaye al 96' hanno avuto l'effetto di una scarica di adrenalina che ha investito i supporters nerazzurri e napoletani presenti allo stadio e relative chiamate al 118.
Il Pallone è in stato di quiete, segno 1
Lunedì 9 Marzo
ore 19 ( New York ore 1 pm)
Lazio – Fiorentina 1 (2,00) X (3.40) 2 (3,70)
Le due squadre si affrontano dopo il turno faticoso di Coppa Italia, in cui la Lazio ha pareggiato contro il Napoli e la Fiorentina uscita vittoriosa dallo Stadium bianconero. Entrambe le compagini hanno problemi di infortuni e l'infermeria affollata. I Viola , oltre allo squalificato Aquilani non potranno disporre di Babacar e Savic ed in dubbio per l'eventuale impiego ci sono Tomovic, Pizarro e Gomez, tutti a causa di problemi muscolari dovuti a scontri di gioco. La Lazio conta i feriti della battaglia contro il Napoli, Mauri e Marchetti non saranno della partita e fanno il tris con Parolo squalificato. Rientrano nei ranghi in campionato Candreva e Klose dopo uno stop dovuto al turnover. Pioli assapora la quarta vittoria di fila dopo aver vinto e convinto nelle ultime tre uscite e staccare la Viola di quattro punti. Montella sogna il sorpasso in classifica ai danni dei biancocelesti ed allungare la serie positiva arrivata a 13 risultati utili consecutivi tra campionato, League e Coppa Italia. Al “Franchi “ vinse la Lazio per 2-0. Djordjevic al 35' e Lulic al 92' siglarono le reti della vittoria biancoceleste, poi entrambi rimasti vittime di seri infortuni che li hanno purtroppo allontanati dai campi di gioco.
Il Pallone segna X
ore 21 ( New York ore 3 pm)
Juventus – Sassuolo 1 (1,20) X (6,35) 2 (13,75)
Brutto scivolone interno in Coppa per la Juventus a causa della Fiorentina che ha violato lo Stadium imbattuto dall'aprile del 2013 dove in quell'occasione la Juve perse la gara contro il Bayern Monaco. Indisponibili Pirlo, Asamoah e Coman acciaccato contro i Viola in coppa, rientra Pogbà che ha osservato un turno di meritato riposo. Dopo il 4-3-3 visto nel turno di Coppa, Allegri torna al solito modulo in campionato; difesa a quattro, mediana formata da Pogbà, Marchisio e Vidal, Pereyra da interditore tra il centrocampo e le due punte Tevez e Morata, preferito a Llorente che partirà dalla panchina. Bianconeri tranquilli giocano sul velluto forti dei nove punti di distacco consolidati all'Olimpico contro la ex diretta inseguitrice che ora bada a non farsi raggiungere dal gruppo. Il Sassuolo affronta l'ultima del ciclo terribile a cui è stato sottoposto il mese scorso e deve smaltire in fretta le tre sconfitte consecutive rimediate contro Fiorentina, Napoli e Lazio. Non sarà certo la Juventus a cavare le castagne dal fuoco a Mister Di Francesco, che valuterà i danni a partire dalla successiva giornata di campionato in cui (dovrebbe) affrontare il Parma. Al Mapei Stadium finì 1-1 ; una bellissima partita con molte occasioni da entrambe le parti, gol annullati ed emozioni continue. Quella di domenica sarà un altra Juventus
Il Pallone si quota. Segno 1
Parma – Atalanta: rinviata a data da destinarsi, se mai verrà giocata.