La Grande Mela, si sa, è una fucina di idee. Questa volta c'è chi ha pensato di facilitare la vita ai newyorchesi con una trovata che promette di risolvere uno dei loro crucci maggiori: trovarsi nel bel mezzo di una giornata di pioggia senza avere un ombrello con sé. Chi vive nella City lo sa bene, non c'è nulla di peggio che venire sorpresi da un'acquazzone mentre si sta camminando per strada, poiché nella maggior parte dei casi non si tratta di semplice pioggia, ma di un vero e proprio nubifragio. Non di rado, soprattutto nei mesi primaverili o estivi, le 'storm' arrivano in maniera del tutto inaspettata – chi scrive lo può confermare – cogliendo di sorpresa turisti e cittadini. Ma non si salvano nemmeno i più previdenti: spesso infatti gli acquazzoni sono talmente violenti da rompere gli ombrelli dopo pochi isolati, come testimonia il "cimitero" di "parapoggia" che compare sulle strade della Grande Mela dopo un temporale.
Per questo è nato 'brellaBox, il nuovo programma per la condivisione degli ombrelli, che verrà lanciato alla fine di maggio nella City con un progetto pilota. Piuttosto che acquistare prodotti di scarsa qualità dai venditori ambulanti, per poi doverli buttare via alla prima folata di vento, tale programma permette ai newyorchesi di affittare un ombrello da una delle 500 stazioni che verranno disseminate in giro per la città, e quando esce il sole, si può restituirlo al più vicino 'brellaBox. Per rintracciare le stazioni basta scaricare l'apposita applicazione sul proprio telefonino, e gli ombrelli di 'brellaBox saranno riconoscibili per il loro colore verde chiaro, scelto perché considerato una metafora della natura eco-friendly del prodotto.
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Il concetto è il medesimo del programma di 'bike sharing', lanciato in città un anno fa. Come ha raccontato uno dei creatori, John O'Connor, "la gente può usare l'ombrello quando ne ha bisogno, e poi restituirlo, senza doverlo portare con sé per tutto il giorno". Rischiando tra l'altro di dimenticarlo in giro. E il prezzo? A parere di alcuni osservatori, un po' troppo salato. L'affitto per un tempo massimo di 12 ore costerà 2.50 dollari, mentre per chi lo vuole acquistare, bisognerà sborsare 15 dollari. Ma i creatori del programma assicurano che la differenza, sta tutta nella qualità.
New York, insomma, diventa sempre più la città della condivisione, ma a guardare le ultime bizze metereologiche questa volta, a differenza delle biciclette, lo 'sharing' rischia di durare per tutto l'anno.