In Italia non ci facciamo sfuggire nessuna occasione per riunirci intorno a una bella e ricca tavolata. E celebrare le nostre tradizioni gastronomiche. Tra tutte, il Natale è l’occasione più sentita, imperdibile momento di unità famigliare. E famiglia in Italia, si sa, significa ricette tramandate di generazione in generazione.
Ogni regione ha le sue tradizioni, i suoi riti e i suoi piatti tipici, conditi da altrettanti tipici vini e liquori. Alcuni di questi hanno superato i confini regionali e sono diventati un classico del Natale italiano, come il lombardo panettone e il torrone beneventano. Ma per ogni classico nazionale, ci sono varianti regionali.
E poi ogni famiglia ha le sue particolari usanze, interpretazioni dei piatti e variazioni sul tema. E che ché ne dicano gli uomini, che negli ultimi anni hanno conquistato un ruolo in cucina (spesso scegliendo proprio i giorni di festa per dare sfoggio delle proprie qualità ai fornelli), depositarie di questo sapere (e sapore) sono, da sempre, le donne. Per questo a La VOCE abbiamo voluto chiedere a tre donne di tre regioni diverse di raccontarci il loro Natale. Tre donne appassionate di cucina ci guidano in un viaggio nell’Italia dei sapori natalizi. Abbiamo scelto tre regioni dalla grande tradizione gastronomica, una del Nord, una del Centro, una del Sud. Tania Cestari ci racconta il menù di Natale del Piemonte e i suoi personali ricordi del giorno più magico dell’anno; Rosanna Di Michele condivide con noi i grandi classici del pranzo del 25 in Abruzzo; Liliana Rosano ci porta nella tradizione gastronomica natalizia della Sicilia.
Cambiano i menu, i prodotti, le ricette, ma non manca mai il gusto, quello del cibo e quello del riunire la famiglia intorno a dei buoni piatti preparati con amore dalle donne di casa. Questi tre viaggi nella gastronomia regionale natalizia sono allora il nostro modo per augurarvi un gustoso Natale italiano e per ricordare che per secoli, prima che l’estro culinario maschile irrompesse in cucina, erano loro, le donne, ad avere la responsabilità e il piacere di nutrire la famiglia — durante le feste, come nella quotidiana routine domestica. Il nostro Natale è un omaggio anche a tutte quella madri, mogli, nonne, sorelle, figlie, cognate, nuore che quella tradizione gastronomica hanno condiviso, custodito, tramandato e arricchito nei secoli con la loro personale creatività. Buon Natale a tutte (e, ok, anche a tutti…).