Gli italiani sono gli europei più “spreconi”: parola di eBay. Nell’era della globalizzazione il sito di vendite online più cliccato è un’ottima cartina di tornasole per misurare i comportamenti sociali, forse ancor più dei tradizionali strumenti di rilevazioni e dei classici sondaggi.
Sta di fatto che il negozio virtuale – che sarà pure virtuale ma è molto concreto: ogni giorno sui suoi bytes transita un’enorme quantità di offerte, negoziazioni e soldi – ha commissionato una ricerca che ha portato alla conferma: nelle case del Vecchio Continente ci sono tesori nascosti per miliardi di euro. Un numero indefinito di telefoni cellulari, borse e macchine del caffè giace dimenticato in cassetti, credenze o persino sul pavimento.
Oggetti non più utilizzati, nonostante siano intatti e in ottime condizioni. In pratica le famiglie europee ne posseggono in media 50.
«Un vero e proprio capitale che può rappresentare un potenziale guadagno: basta mettere in vendita elettrodomestici, mobili o vestiti scartati» commentano a eBay, che ha chiaramente in mente di avviare una campagna in tal senso (nella foto: una delle immagini). È chiaro che questi mediatori d’affari del Terzo Millennio tirano l’acqua al proprio mulino; il messaggio è: «Noi siamo qui, siamo i migliori, portateci la vostra roba».
Ma hanno ragione. La ricerca, condotta su otto paesi europei, vede l’Italia in testa. Non ci capita spesso, soprattutto di questi tempi, e questa è una classifica tutto sommato al negativo. Ma accontentiamoci. In Italia, in ciascun nucleo familiare ci sarebbero circa 85 oggetti inutilizzati per un valore stimato di quasi 1.70 euro. Siamo secondi solamente alla Spagna. Ci seguono nell’ordine: Belgio, Austria, Germania, Francia, Irlanda e Gran Bretagna.
«Guardando però al valore medio che si otterrebbe rivendendo tali prodotti su eBay, gli italiani si posizionano primi rispetto agli altri Paesi EU» assicura la responsabile della comunicazione di eBay.it, Irina Pavlovava, un nome e un cognome da perfetta globalizzazione. «Ma il potenziale di guadagno derivante dalla messa in vendita di tali oggetti inutilizzati porta la cifra a quasi 4.000 euro, ben oltre il doppio del valore stimato». La ricerca è divertente anche per i dettagli e le curiosità che ne escono. In Italia, per esempio, non riusciamo a liberarci delle vecchie borse. Sarà perché siamo la patria della moda, ma ogni donna dello stivale possiede in media 4,23 borse che non utilizza più. Un record, seguono in classifica le irlandesi (3,24). Con un valore stimato di 41,83 euro per borsa, rivendendole su eBay «si potrebbero guadagnare circa 177 euro» insinua la suadente Irina. «E con il ricavato ci si potrebbe comprare qualcosa di nuovo… magari proprio un’altra borsa!».
Ma ci piacciono anche molto i nostri vecchi fumetti, probabilmente accumulati nei lontani anni della gioventù ma di cui ci rifiutiamo categoricamente di liberarci.
Forse proprio perché ci ricordano i nostri anni verdi. Qui, tra vecchi Topolino e Tex, ogni famiglia ha almeno 15,5 comics (lo 0,5 sarà dovuto a qualche copia con le pagine inevitabilmente strappate). Chissà se nell’era del rigore prussiano e del fiscal compact, la cancelliera tedesca Angela Merkel e il nostro Mario Monti non butteranno uno sguardo interessato a questa ricerca. Tutto, pur di uscire dalla crisi.