Accanto Osama bin Laden; sotto il presidente Barack Obama domenica annuncia l’uccisione del capo di Al Qaeda
"Justice has been done". Giustizia é stata fatta, ha detto il Presidente Barack Obama alle 11:35 di domenica sera agli americani e al resto del mondo. Osama Bin Laden é stato ucciso e a trovarlo, a dare l’ordine di fare finalmente giustizia a quasi dieci anni dall’11 settembre é stato lui, Barack Hussein Obama. Lo ha sottolineato subito all’inizio del suo discorso lui stesso, ricordando che appena entrato alla Casa Bianca aveva ordinato al suo direttore della Cia, Leon Panetta, di porre come assoluta prioritá, al di sopra di qualunque altra, l’individuazione e cattura, vivo o morto, del capo di Al Qaeda Osama Bin Laden.
Dal 4 marzo a venerdí scorso, il presidente Obama ha presieduto cinque riunioni del National Security dedicate alla cattura di Bin Laden. Giá lo scorso agosto una traccia era stata individuata. Poi a marzo il cerchio ha cominciato a chiudersi, e venerdí Obama ha dato l’ok all’operazione che é stata portata a termine da un commando di "Navy Seals", che con degli elicotteri sono penetrati dentro una villa di Abbotabad, una cittá a circa 100 chilometri dalla capitale del Pakistan Islamabad.
Nel suo discorso alla nazione, il presidente Obama ha detto che, durante uno scontro a fuoco, Osama é stato ucciso e il suo corpo recuperato. Nessun militare americano é stato ferito, ha detto il presidente. Poi si é venuto a sapere, che anche un figlio di Osama bin Laden é stato ucciso durante il conflitto a fuoco.
Quindi il capo di Al Qaeda, l’uomo piú ricercato del mondo che la piú grande potenza militare della terra non riusciva a catturare da quasi dieci anni, non se ne stava rintanato in una caverna, ma viveva in una comoda villa di una cittá a poche miglia dalla capitale del Pakistan. Il presidente George W. Bush aveva detto "dead or alive", ma pur invadendo prima l’Afghanistan e poi l’Iraq, aveva miseramente fallito: gli americani hanno dovuto convivere, ad ogni anniversario dell’11 settembre, con la rabbia di sapere che l’uomo che aveva pianificato e ordinato l’attacco terroristico piú spettacolare e sanguinario della storia, rimaneva libero di vivere – comodamente tra i suoi familiari, ora sappiamo – e pianificare altri attacchi.
Come giá sottolineato, il presidente Obama nel suo discorso ha ricordato che lui, appena entrato alla Casa Bianca, ha ordinato che la cattura di Osama bin Laden doveva avere la precedenza su ogni altra operazione. A questo punto, nel condividere la grande soddisfazione di tutti i cittadini americani per questa "mission accomplished", ci torna anche l’amarezza nel constatare che questo giorno di giustizia per le vittime di 9-11, sarebbe potuto arrivare prima, se solo gli Stati Uniti avessero potuto concentrare tutte le loro risorse di intelligence e militari nella cattura del capo di Al Qaeda invece che disperderle altrove, come nella tragica guerra in Iraq.
Durante la sua campagna elettorale per la presidenza, Barack Obama disse: "We will kill Osama Bin Laden". Complimenti all’America che anche riguardo alla sua sicurezza, due anni fa ha visto giusto nello scegliersi il suo nuovo "Commander in Chief": ci voleva Obama per farla finita con Osama.